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giovedì 3 novembre 2011

La vita nell'antico borgo di Sellia durante il mese di novembre


Nel  borgo antico di Sellia 
Il suggestivo quadro

Trinità, Vergine Maria e Anime Purganti 

Dipinto olio su tela, cm. 174 x 124. Opera di Giò Paladino del XIX secolo (1855). Di modesta fattura, rappresenta la Trinità con la Madonna che intercede per la salvezza delle anime peccatrici, raffigurate in basso, tra le fiamme del Purgatorio. La tela, commissionata da Nicola Biamonte membro della Confraternita dell' Immacolata, e sistemata sulla parete del primo altare della navata laterale sinistra della chiesa San Nicola.
Durante il mese di novembre si respirava un aria tipicamente invernale, i camini erano  fumanti , mentre tutti avevano provveduto a farsi la scorta di legna per il lungo,fredddo inverno che era ormai alle porte. Nelle varie dispense si trovavano i vari frutti dell’autunno come le noci,le castagne,i loti. I vari frantoi iniziavano con le varie macine con turni anche durante la notte. Il mese di novembre mese dedicato ai cari defunti ognuno  coltivava nei vari orti oppure direttamente nei vasi dei fiori tipici dei morti che avrebbero poi portato ai vari parenti. L’arciprete assieme a due chierichetti uno con una “vertula” l’altro con un campanello per richiamare l’attenzione giravano per il paese dove ognuno dava a secondo delle proprie possibilità dei “ficu tosti”  le quali una volta vendute con il ricavato si sarebbero dette delle Messe per quei poveri defunti  che non avevano nessuno che prenotasse qualche messa in suffragio, Il tutto si ripeteva anche alla fine della campagna olearia quando nel corridoi dell’entrata laterale della Chiesa  veniva sistemato un grande recipiente con un imbuto dove ognuno a secondo delle proprie possibilà vi versava l’olio il quale una volta venduto serviva per dire le messe per tutte quelle anime del Purgatorio che non ne avevano la possibilità. In Chiesa veniva sistemato il suggestivo quadro dedicato ai morti verso il quale noi bambini ne avevamo spesso paura per nostra fortuna una volta passato il mese di Novembre riveniva risistemato in sacrestia per poi rivederlo tra un anno esatto. La navata centrale veniva addobata con il parato nero di lutto il quale contribuiva a dare un ulteriore tocco di malinconia, il parato veniva sistemato spesso durante i vari funerali anche se ovviamente aveva un costo supplementare. Ricordo ancora....

mercoledì 2 novembre 2011

A due anni esatti dalla morte di Natuzza Migliaia di fedeli si sono recati a Paravati provenienti da ogni parte d'Italia


Alle prime luci dell’alba del 1 novembre 2009, mamma Natuzza ritornava alla casa del Padre e noi, dopo due anni, siamo ancora qui, su queste colline di Paravati, ad ascoltare le sue parole scolpite sul frontespizio della tomba: << Non cercate me. Alzate lo sguardo verso Gesù e la Madonna. Io sono con voi e prego.>> -

Con queste parole, Don Pasquale Barone ha salutato le migliaia di pellegrini venuti da ogni parte d’Italia per venerare la mistica calabrese, e il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo, che, nella celebrazione della messa, ha espresso il suo grande desiderio di dare avvio alla causa di beatificazione di Natuzza. - Ho recentemente incontrato il Papa- ha confidato il vescovo ai fedeli, durante l’omelia- e gli ho detto che stiamo aspettando un miracolo da Natuzza per aprire l’istruttoria per la causa di beatificazione. E lui mi ha risposto: “Va bene, vai avanti”. Il vescovo ha continuato la sua omelia leggendo la testimonianza di un’anziana signora che è vissuta per più di 50 anni vicino a Natuzza, e che racconta di aver imparato dalla mistica a pregare la Madonna come ci si rivolge ad una mamma viva e vera, pronta a lenire i nostri affanni, oltre che aver capito che tutto ciò che noi presumiamo sia importante nella vita, passa presto, svanisce senza lasciare traccia, e invece l’amore di Dio resta per sempre. Quell’amore che sperimentano i pellegrini che ancora oggi sono accorsi a Paravati, per i quali Mamma Natuzza è viva più che mai, anche nell’eredità concreta che ha lasciato: la ''Fondazione Cuore Immacolato di Maria” ed i progetti in corso, come la costruzione della Chiesa, che una volta terminata potrà accogliere oltre tremila fedeli, ed il centro per l'accoglienza dei malati terminali. Infatti, continuano i lavori di completamento della “Villa della Gioia” con una ulteriore sistemazione ed estensione del verde attrezzato, della chiesa con la cupola sormontata dalla grande croce opera dell'artista calabrese Cosimo Allera e con le operazioni di rivestimento finale. Per decine di anni la nostra amata mamma Natuzza ha ricevuto presso la sua abitazione migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, accorse per incontrarla, principalmente nella speranza di avere notizie dall'aldilà dai propri defunti o indicazioni sulle proprie malattie. Moltissimi testimoniano di aver ricevuto grazie e benefici dopo la visita alla sua persona. Natuzza ha avuto modo di esercitare una enorme funzione consolatoria, perché con i suoi colloqui con i defunti delle persone che andavano a trovarla, ricuciva quel legame umano che la morte aveva interrotto. Aveva il dono del ''profumo mistico”, che veniva spesso percepito anche a distanza, nei suoi viaggi bi locativi. La sensazione di molti partecipanti all'evento è stata quella di un senso di pace e di gioia sotto lo sguardo calmo e soave di Natuzza Evolo.....

Commemorazione dei defunti in Calabria

Sellia cimitero urbano
Deus, in adjutorium meum intende.
Domine, ad adjuvandum me festina.
Requiem aeternam dona eis, Domine.
Et lux perpetua luceat eis.
Ancora oggi, nonostante le radicali trasformazioni sociali dovute al progresso scientifico, la morte costituisce per tutti un motivo di profondo turbamento.
"Il timore della morte perseguita l'uomo. La morte è inammissibile, inaccettabile. Essere per finire, nascere per morire, ecco l'assurdo. L'avverti come una violenza fatta alla tua natura, l'insopportabile torto fatto alla tua esistenza". (G. Albanese: "Così disse Gesù" - Cittadella ed., 1985).
E mentre si vanno attenuando le usanze tramandateci dall'antichità classica, come il lamento delle prefiche e la purificazione dai cadaveri - che i Greci hanno eternato persino col teatro - un sentimento di accorato dolore, seguito da una cristiana rassegnazione, pervade anche l'animo della nostra gente quando Atrapo decide di tagliare impietosamente lo stame di chi ci è caro.
E' vero che in molte abitazioni calabresi - al momento del decesso di un congiunto - si spostano i mobili e si coprono gli specchi, come pure vengono disposti nella bara gli effetti personali dell'estinto e si praticano alcuni giorni di lutto, ma si è lontani ormai dallo strepito finale e dal divellersi i capelli da parte delle donne.
"Anche i più potenti diventano stracci di fronte alla morte, e i più orgogliosi e sapienti son caduti in ginocchio dinanzi a questo rivale onnipotente che falcia tutti senza pietà. Tutti tranne uno, Cristo, che la storia riconosce come unico e definitivo vincitore. Anche Lui si spense e fu sepolto, ma il suo sepolcro divenne la più grande beffa alla morte. Quel sepolcro non fu la fine di Cristo, ma la sua seconda culla". (G. Albanese, op. citata).

martedì 1 novembre 2011

Il blog Selliaracconta durante il mese di novembre 2011



Anche  durante il mese di novembre come al solito il blog Selliaracconta cercherà di tenervi informati  con molti post ( cercheremo di inserirne uno  al giorno). Il mese che è da poco iniziato ci porta al secondo compleanno del blog nato esattamente il 9.11.2009 ((data non casuale ) Due anni pieni di lavoro nel certosino recupero della nostra identità di una comunità che era un vanto dell’intero comprensorio. Abbiamo cercato di far conoscere la bellissima storia,i tanti racconti,molti aspetti sconosciuti del suggestivo borgo di Sellia. Due anni possono sembrare pochi ma credetemi su internet sono tanti basti pensare in che modo veloce vengono fagocitate molte tecnologie,molti siti. Noi nel nostro piccolo ormai viaggiamo con una buona  media di utenti che quotidianamente visitano il blog trovandolo sempre aggiornato sulle notizie più importanti del nostro paese,comprensorio,Regione ecc..  Voglio ringraziarvi tutti per la vostra giornaliera presenza per le tante E-mail di incoraggiamento, di sprono nel continuare nel narrare,raccontare la storia di questa belle Regione. Avevo deciso di non parlarne ma il conseguimento di questo importante premio è anche per merito vostro Grazie!
Giorno 13 agosto sera, nel corso della festa per gli emigranti, ho ricevuto  il premio "Ulivo d'oro 2011 con la seguente motivazione: Per l' impegno nella promozione delle tradizioni della storia e della cultura selliese.
Un riconoscimento che mi riempie di gioia che premia il bel lavoro svolto sul blog selliaracconta nel promuovere,far conoscere,valorizzare il nostro stupendo borgo.Molti racconti, storie, curiosità sin qui inserite spesso risultavano quasi sconosciute anche agli anziani e solo dopo averle lette i loro più remoti ricordi si risvegliavano ricordandoli almeno in parte. Senza la trascrizione e pubblicazione di essi sicuramente molti sarebbero stati definitivamente cancellati dalla memoria storica di Sellia questo rimane l'obiettivo primario del sottoscritto farli conoscere sopratutto ai giovani che spesso vedono il nostro paesello come un piccolissimo borgo senza futuro,senza passato quando invece Sellia ha avuto un glorioso passato essendo nei secoli il vanto dell'intero circondario....