Il mese di aprile mese in cui esplode la primavera con i
suoi mille colori,nell’ antico borgo di Sellia
si respirava questa frizzante aria primaverile assieme ad un aria insita di tradizioni per l’arrivo della settimana Santa preludio alla Santa Pasqua la festa più importante della religione cattolica. Tutta la Calabria è piena di antichi riti, che si intrecciano tra il sacro e il profano. Sellia può vantarsi un antico rituale che puntualmente si ripete da diversi secoli la sera di Pasqua “U Tummulieri ”Durante il periodo pasquale le due congreghe “I Rosarianti” e I Mmaculatisi davano sfoggio a chi parava meglio la chiesa, la sana competizione, la rivalità,il segno di appartenenza ad una o all’altra diveniva in questo periodo più marcato. Pensate tutte le funzioni venivano ripetute due volte una alla chiesa del Rosario poi all’Immacolta; anche la Gloria “Sparava” il sabato santo al Rosario e la domenica alla chiesa dell’Immacolta, ma c’era una funzione (L’unica funzione che riuniva le due congreghe) ed era “A Cunfrunta” la quale si svolgeva di giorno dopo la Santa Messa di Pasqua, la statua del Gesù Risorto usciva dalla chiesa dell’Immacolata mentre la statua della Madonna del Rosario usciva dalla chiesa omonima, le due distinte processioni si univano vicino l’ex bar di “Gigino” dove i due priori delle congreghe si scambiavano gli auguri, dopo i spari di alcuni mortaretti iniziava la “cunfrunta” con la Madonna del Rosario che al terzo incontro con Gesù Risorto gli cadeva il manto nero con sotto il bellissimo manto rosso di festa. La processione continuava con la Madonna che entrava nella chiesa dell’Immacolata ( era l’unica occasione che la statua della Madonna del Rosario entrava nella chiesa Madre)
si respirava questa frizzante aria primaverile assieme ad un aria insita di tradizioni per l’arrivo della settimana Santa preludio alla Santa Pasqua la festa più importante della religione cattolica. Tutta la Calabria è piena di antichi riti, che si intrecciano tra il sacro e il profano. Sellia può vantarsi un antico rituale che puntualmente si ripete da diversi secoli la sera di Pasqua “U Tummulieri ”Durante il periodo pasquale le due congreghe “I Rosarianti” e I Mmaculatisi davano sfoggio a chi parava meglio la chiesa, la sana competizione, la rivalità,il segno di appartenenza ad una o all’altra diveniva in questo periodo più marcato. Pensate tutte le funzioni venivano ripetute due volte una alla chiesa del Rosario poi all’Immacolta; anche la Gloria “Sparava” il sabato santo al Rosario e la domenica alla chiesa dell’Immacolta, ma c’era una funzione (L’unica funzione che riuniva le due congreghe) ed era “A Cunfrunta” la quale si svolgeva di giorno dopo la Santa Messa di Pasqua, la statua del Gesù Risorto usciva dalla chiesa dell’Immacolata mentre la statua della Madonna del Rosario usciva dalla chiesa omonima, le due distinte processioni si univano vicino l’ex bar di “Gigino” dove i due priori delle congreghe si scambiavano gli auguri, dopo i spari di alcuni mortaretti iniziava la “cunfrunta” con la Madonna del Rosario che al terzo incontro con Gesù Risorto gli cadeva il manto nero con sotto il bellissimo manto rosso di festa. La processione continuava con la Madonna che entrava nella chiesa dell’Immacolata ( era l’unica occasione che la statua della Madonna del Rosario entrava nella chiesa Madre)
Ovviamente l’anno successivo si cambiava; la Messa si
celebrava nella chiesa dell’Immacolata con la statua dell’Immacolata mentre
la statua di Gesù Risorto usciva da quella del Rosario.
Sarebbe molto bello riprendere questa antica tradizione che
renderebbe ancora più suggestiva, unica la “Cunfrunta” si dovrebbe ripristinare
antico gonfalone della chiesa del Rosario (che lo vediamo solo il giorno della sagra )
Qui vorrei aprire una piccola parentesi che già in altre occasioni ho avuto il modo di parlarne e che sicuramente ne ridiscuteremo, riguarda tutti i vari reperti sacri (purtroppo sempre di meno) che vengono custoditi in male modo, sarebbe ora che si salvaguardasse il tutto ricordando che sono i pochi reperti del nostro passato. Esponendoli in modo permanente con delle idonee teche in dei locali agibili ad accoglierli.
Autore: sellia racconta. Si prega diinserire sempre il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte
Qui vorrei aprire una piccola parentesi che già in altre occasioni ho avuto il modo di parlarne e che sicuramente ne ridiscuteremo, riguarda tutti i vari reperti sacri (purtroppo sempre di meno) che vengono custoditi in male modo, sarebbe ora che si salvaguardasse il tutto ricordando che sono i pochi reperti del nostro passato. Esponendoli in modo permanente con delle idonee teche in dei locali agibili ad accoglierli.
Autore: sellia racconta. Si prega diinserire sempre il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte