La mia prima Comunione. Ricordi,pensieri ad alta voce di Zagor*
Proprio in questo periodo un caro amico con
insistenza mi ha invitato alla prima comunione di sua figlia, io più di una
volta rifiutai dicendogli che era una cerimonia intima da invitare al massimo i
paranti ma lui quasi offeso insistette, alla fine fu impossibile dirgli di no.
Ero un po’ impreparato non sapevo cosa regalargli,cosi lo chiesi direttamente
all’interessata la quale con molta naturalezza mi disse che come regali da
comprare potevo scegliere tra la il
cellulare o un orologio, scelsi l’orologio perché mi sembrava un regalo più
consono per una bambina di 10 anni forse perché speravo che era anche il meno
costoso… ma non fu cosi. Nel vedere tutti questi preparativi: il ristorante,le
bomboniere,i fiori, i vestiti, il fotografo, i vari regali, tutta questa
frenesia di fare una grande festa dove
molto probabilmente ci si dimentica il valore religioso della prima comunione.
Con i ricordi rivivo la mia prima comunione una cerimonia semplice ma piena di
fede, piena di emozioni. Come minimo un giorno prima non bisognava mangiare
nulla perché il pancino doveva ospitare il Corpo di Gesù si aveva paura di non essere pronti, di non essere
preparati per un evento cosi grande. L’arciprete durante il catechismo ci aveva
spiegato ogni cosa dando il giusto valore per quel giorno cosi importante nella
crescita religiosa della nostra vita. Ricordo la prima confessione, mi
vergognavo dei miei peccati, peccati di un bambino di circa 10 anni,avevo
voglia (per sentirmi con la coscienza apposto) di raccontare ogni giorno dei
miei 10 anni con le varie monellerie che avevo combinato. feci di tutto per
essere il primo a confessarmi, l’arciprete appena mi inginocchiai nel
confessionale aveva premura nel fare in fretta ( visto che in fila dopo di me
c’erano circa 25 bambini ) io invece
avevo premura nel non dimenticare nulla. Fui un fiume in piena, ogni volta che
l’arciprete alzava le mani per darmi l’assoluzione io ricordavo un altro
piccolo peccato alla fine era cosi stanco che esclamò: “Figgliarè! A prossima
Duminica veni e continui ccu u secondu tempu sinnò oja cunfessu sulu a ttia e a
prima Comuniona a facimu a duminica prossima… decidata tu…” A malincuore decisi
per la prima opzione, durante la settimana quando mi venivano in mente alcune
monellerie le annotavo per poterle poi dirle alla confessione della domenica
successiva. Ora invece ci si confessa molto più di rado e spesso volutamente
non si vogliono ricordare alcuni episodi che creerebbero imbarazzo nel dirle.
Alla fine quando anche l’ultimo bambino fece la sua prima confessione vedevamo
di capire chi aveva ricevuto la penitenza più grande ….
Io solo 2 ave Maria
diceva contento Salvatore, io 2 ave
Maria più 2 pater Nostri…. Io anche l’atto di dolore voleva dire che ero stato
molto monello.
Continua...........
Autore: sellia racconta. Si
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esplicito riferimento della fonte
bei tempi, erano anche i miei tempi, tempi che non ritorneranno mai più
RispondiEliminaGianni
leggo sempre con nostalgia queste belle rievocazioni di zagor
RispondiEliminaMaria
che bei ricordi io con un bellissimo vestito da sposina mentre faccio la mia prima comunione eravamo tantissimo una trentina alla fine la processione con noi davanti disposte su due file che buttavamo per terra petali di rosa di ginestre
RispondiEliminaTERESA