Su segnalazione
“Contadini rivoluzionari del Sud” il richiamo alla memoria attraverso la figura di Rosario Migale
Presentato nei giorni scorsi, nella Libreria Ubik di
Catanzaro Lido, il libro “Contadini rivoluzionari del Sud”. Oltre a Pino
Fabiano sono intervenuti Nunzio Belcaro e Raffaele Mercurio, che ha
posto delle domande significative all’autore. “Contadini rivoluzionari
del Sud”, edito da Città del Sole, è incentrato sulla figura di Rosario
Migale, originario di Cutro, che ha partecipato attivamente alla vita
politica e alle lotte dei contadini calabresi durante la seconda guerra
mondiale. Il libro, come sostenuto da Raffaele Mercurio, appare
strutturato in modo molto intelligente, in cui sono presenti
informazioni di natura giornalistica e rilevanti anche dal punto di
vista amministrativo. Pino Fabiano, giornalista e scrittore, ha
sostenuto di aver incontrato molte difficoltà durante i suoi viaggi, per
la raccolta dei documenti, utili alla realizzazione del libro. Ciò è
stato fondamentale perché ha permesso il recupero della nostra memoria,
che, secondo Fabiano, ha una funzione rivoluzionaria e consente
oggigiorno di identificarci all’interno della società in cui viviamo.
Rosario Migale visse in un contesto drammatico: la maggior parte delle
terre a Cutro era in mano agli usurpatori e Migale lottò sempre per il
fine collettivo, cercando di contrastare la prospettiva utilitaristica.
In seguito aderì al Partito comunista perché sentì di dover
concretizzare il suo credo politico. Fu, però, arrestato per reati
politici e si diede alla latitanza. Migale strinse amicizie con figure
rilevanti, tra le quali: il partigiano Angiolo Gracci e Pier Paolo
Pasolini. Di estrema importanza l’amicizia con Pier Paolo Pasolini, che
si consolidò nel momento in cui venne girato il film “Il Vangelo secondo
Matteo” e Migale fu incaricato da Pasolini ad interpretare l’apostolo
Tommaso. Inizialmente scettico, Migale fu persuaso da Pasolini ad
accettare la parte. Pino Fabiano ha dichiarato di aver cominciato a
leggere le opere di Pasolini quando ancora era ragazzo e scoprì quella
libertà intellettuale che gli permise di rivendicare le proprie idee.
E’, infatti, presente nel libro l’intreccio tra macrostoria e
microstoria, che permette di ....
oltrepassare le vicende biografiche di
Migale, analizzando anche il contesto politico, culturale e storico
dell’epoca.
Matilde Altomare
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La cultura questa sconosciuta. Poco amata ma solo conoscendola possiamo arricchire il nostro sapere.
RispondiEliminaMancuso Gino
Già la cultura questa sfacciata rompiscatole che bussa alle porte di ognuno ma noi non aprimo forse pensando che siano i testimoni di geova
RispondiElimina