Sersale: I militari
della locale stazione dei carabinieri hanno sorpreso in flagranza di reato D.A.
giovane 19 enne residente nel centro presilano, mentre era intento ad appiccare
il fuoco ad un cumulo di rifiuti speciali che erano stati precedentemente
ammassati in un area già sottoposta a sequestro. IL fatto è accaduto in
località “Monacheria” del comune di Sersale. Il giovane secondo la
ricostruzione dei militari dell’Arma, aveva avviato la combustione di rifiuti
pericolosi e nocivi senza alcun rispetto delle più semplice norme ambientali,
violando anche un area che si trovava con i sigilli perché sotto sequestro. Il
19 enne è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del rito per
direttissima. I carabinieri hanno anche denunciato la persona al ...
quale era
stata affidata in via giudiziaria l’area sotto sequestro dove è avvenuto l’episodio.
Rimesso in libertà senza alcun obbligo il giovane di Sersale
accusato di incendio doloso.
Il giudice monocratico di Catanzaro davanti al quale si è
presentato ieri il giovane 19 enne ha prima convalidato l’arresto, poi accogliendo
le istanze dell’avvocato difensore Luigi Sciumbata l’ha scarcerato senza alcun
obbligo in attesa della prossima udienza fissata per il 16 febbraio 2015 quando
l’imputato A.D. chiederà un rito alternativo.
Sellia racconta il Comprensorio
Certo che lasciare rifuti "speciali" in modo non costituito ci fa capire come ci tengono le nostre amministrazioni alla salute dei cttadini e dell'ambiente.
RispondiEliminaFa capire soprattutto come siano competenti in materia!
RispondiEliminaImmagino che i "rifiuti speciali" li avessero in consegna chi avrebbe avuto il dovere di smaltirli in modo lecito, caro Francesco, e non lasciati al caso come crede..
RispondiEliminaC'è da capire dove sia la "falla"...
Dovevano arrestare il titolare dell'azienda...........non il D.A...............................che per colpa ............ si è macchiato la fedina penale
RispondiEliminaUn forte plauso all'arma dei carabinieri ultimo baluardo in difesa di noi cittadini
RispondiEliminaun bravo ragazzo molto bravo lavoratore
RispondiEliminaE' vero: andrebbe messa sotto sequestro l'azienda intera, ma anche se fosse, il ragazzo ha 19 anni e per legge è grande abbastanza per capire e conoscere le implicazioni del suo gesto.
RispondiEliminaMi spiace per lui, ma SOLO per la sua giovane età. Il gesto è INGIUSTIFICABILE. Purtroppo per lui, ha eseguito ordini che non rientravano nelle mansioni di lavoro. E' stato pedina nelle mani di chi, meno ingenuamente, se n'è fregato sia delle implicazioni penali a cui lo mandava incontro e, soprattutto, della sua salute. Ma anche della NOSTRA!
Lo vogliamo capire o no che siamo la terza regione d'Italia - dopo Campania e Puglia, che è tutto dire- col più alto tasso di leucemie e cancro sotto i 40 anni d'età? Credete che tutto questo sia scollegato da episodi come quello raccontato nell'articolo? Episodi manovrati dalla TOTALE ASSENZA DI SENSO CIVICO E ETICO di pochi IGNORANTI?
E a chi applaude sarcasticamente l'Arma dei Carabinieri, voglio chiedere: cosa avrebbero dovuto fare, secondo lei? Non disturbarlo in modo che potesse continuare agevolmente ad intossicare i NOSTRI territori? Ma in che mondo vivete?
Dovevano arrestare il titolare dell'azienda non un ragazzino onesto e lavoratore che e stato mandato a fare quel determinato lavoro
RispondiElimina"Nel diritto italiano il reato di falsa testimonianza è previsto all'art. 372 del codice penale, per il quale Chiunque, deponendo come testimone innanzi all'Autorità giudiziaria, afferma il falso o nega il vero, ovvero tace, in tutto o in parte ciò che sa intorno ai fatti sui quali è interrogato, è punito con la reclusione da due a sei anni."
RispondiEliminaSe fossi in voi non credere a tutto ciò che raccontano i "media".
Xoxo
Non conoscete la vicenda quindi tacete, rifiuto speciale è anche una bottiglia di plastica, il ragazzo si alza alle 4 del mattino e con grande umiltà lavora, cosa che parecchi ragazzi di oggi sono allergici. Non giudicate viviamo in uno stato di polizia dove la povera gente viene condannata e i ricchi fanno politica.
RispondiEliminaArticolo di merda.
RispondiEliminaMa non si faceva la differenziata? Che ci faceva un ragazzo di 19 anni in un'area sequestrata per appiccare un incendio?
RispondiEliminaSemplice smaltiva per conto della ditta i rifiuti che i cittadini pagano per essere differenziati: se c'è colpa è di chi non sorveglia questa ditta!