venerdì 24 ottobre 2025

Chi è il comune Calabrese con più suolo cementificato? Classifica regionale dei comuni con più suolo consumato.

 


Calabria Virtuosa”: nel 2024, la percentuale di suolo consumato è stata del....

5,10%, inferiore rispetto alla media nazionale che si attesta al 7,17%. L’andamento del consumo di suolo nel tempo in Calabria registra incrementi minimi. 

La superficie di suolo consumato in Calabria nel 2024 è pari al 5,10% della superficie totale (rispetto a indici massimi in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Campania), corrispondente a 2.640 km². Sono i dati del Rapporto ISPRA-SNPA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, che fotografa con precisione l’evoluzione di un fenomeno capace di incidere sulla qualità della vita, sull’ambiente e sugli ecosistemi.


In particolare, a livello comunale Lamezia Terme con 2.387 ha - dopo Reggio Calabria e Corigliano Rossano - risulta tra i primi tre comuni nella regione per Superficie di suolo consumato in ettari riferito al 2024.Nel quadro nazionale, la Calabria conferma una delle incidenze di consumo di suolo più basse d’Italia, grazie a un elevato indice di naturalità territoriale e a una rete estesa di aree protette e Siti Natura 2000 che coprono oltre il 37% del territorio regionale. La presenza di tre Parchi Nazionali (Aspromonte, Sila e Pollino) e di numerose Riserve Regionali e Oasi WWF contribuisce alla conservazione di ecosistemi ad alto valore ecologico e paesaggistico, che rappresentano una barriera naturale all’artificializzazione e un volano di rigenerazione ambientale. Negli ultimi anni, la Regione ha avviato progetti di rigenerazione urbana e territoriale che integrano la tutela della biodiversità con il riuso sostenibile del suolo, in particolare attraverso iniziative finanziate dal PNRR M2C4 e dai fondi POR-FESR 2021-2027.



L’ARPACAL, in sinergia con il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), ha rafforzato le attività di monitoraggio territoriale e di mappatura delle aree a maggiore naturalità, con focus sulle fasce costiere e sulle zone interne soggette a spopolamento, dove si stanno sperimentando modelli di rinaturalizzazione e recupero del patrimonio rurale abbandonato. L’analisi dei dati sul monitoraggio del consumo di suolo e dei servizi eco sistemici, in Calabria, rafforzano il messaggio del Rapporto ISPRA-SNPA 2025: “Contrastare il consumo di suolo non significa fermare lo sviluppo, ma orientarlo verso la rigenerazione e la qualità ambientale.”



Il documento registra, inoltre, esperienze di rigenerazione e rinaturalizzazione che mostrano come invertire la rotta sia possibile. Ad accompagnare il Rapporto c’è, come ogni anno, l’EcoAtlante di ISPRA: mappe interattive e scaricabili che consentono di osservare le trasformazioni del territorio e personalizzare le informazioni in base alle esigenze.

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