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giovedì 28 marzo 2024

elettrificazione della Catanzaro Lido/ Crotone; 58 km per un valore di circa 27,4 milioni di euro, in continuità con il recente provvedimento dell’elettrificazione della Lamezia Terme-Catanzaro Lido

 Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha concluso le procedure di valutazione delle offerte tecnico-economiche della gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’elettrificazione sulla tratta Crotone-Catanzaro Lido


È stato individuato come migliore offerente il Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da Euro Ferroviaria, Morelli Giorgio, Esperia S.r.l. Architecna Engineering S.R.L., Studio Mattioli e A4ingegneria. Parte ora l’avvio della fase esecutiva. L’intervento consiste nella realizzazione di circa 58 km di elettrificazione dell’esistente tratta Crotone– Catanzaro Lido, mediante la realizzazione di 3 sottostazioni elettriche e la posa del sistema per la trazione elettrica ferroviaria, completando in tal modo i lavori propedeutici di allestimento dei pali già in corso di esecuzione lungo la linea a partire dal 2018. L’appalto ha un valore di circa 27,4 milioni di euro finanziati in parte con fondi PNRR, ponendosi in continuità con il recente provvedimento dell’elettrificazione della Lamezia Terme-Catanzaro Lido e consente l’avvio del secondo dei tre lotti funzionali in cui risulta articolato il complessivo progetto d’investimento “Potenziamento Collegamento Lamezia Terme - Catanzaro Lido - Dorsale Jonica” approvato dal........ 

sabato 13 gennaio 2024

La strada della morte (Forse) sarà tutta ultimata. La nuova SS106 costerà allo Stato 15 miliardi di euro: una cifra superiore a quella del Ponte sullo Stretto.

 Alla Cittadella Regionale a Catanzaro, si è svolta una riunione tra il presidente della Regione, sindacati e Anas. In un video Roberto Occhiuto spiega: “abbiamo lavorato tanto per ottenere dal Governo 3 miliardi, ora nella riunione con i sindacati, alla quale parteciperà anche Anas, si dirà entro quanto tempo questi soldi verranno spesi per la realizzazione delle opere, perchè la SS106 non può essere più chiamata la strada della morte”.


“È una strada gestita da Anas, la Regione ha svolto un’azione di pressione per avere dal Governo le risorse che Anas deve spendere”, conclude Occhiuto.

La SS106 Taranto-Reggio Calabria, considerata la “strada della morte“, diventerà nei prossimi anni una vera e propria autostrada con i maggiori crismi di sicurezza e modernità. Lo prevedono i provvedimenti del governo Meloni, che ha stanziato investimenti senza precedenti per ammodernare le infrastrutture del Sud Italia. Infatti la Legge n. 197 del 29 dicembre 2022 in cui è contenuto il Bilancio di previsione pluriennale dello Stato per il triennio 2023-2025, ha già previsto l’enorme cifra di tre miliardi di euro per trasformare la SS106 da una statale a un’autostrada (due carreggiate con due corsie per ogni senso di marcia) da Sibari a Catanzaro.Negli anni successivi si procederà da Catanzaro a Reggio Calabria, per un investimento complessivo di 15 miliardi di euro: una cifra superiore al costo del Ponte sullo Stretto. Altro che “cattedrale nel deserto“, quindi: il Governo sta investendo somme senza precedenti in tutte le strade minori e nelle zone svantaggiate dell’estremo Sud, proprio nell’ottica di determinare uno sviluppo economico mai visto prima per il meridione, come alternativa alle politiche assistenziali delle mancette che hanno caratterizzato gli ultimi decenni (dal posto fisso al reddito di cittadinanza).

Nella mappa dell’ANAS (a corredo dell’articolo) possiamo vedere le fasi dei lavori della nuova SS106: i tratti prioritari sono Sibari-Rossano e Catanzaro-Crotone, che saranno i primi ad essere completati. Con questi interventi, la Calabria – per cui si prevede anche l’alta velocità ferroviaria lungo la fascia tirrenica fino a Reggio – diventerà una ........

lunedì 2 ottobre 2023

Un mare di milioni nel piano triennale dei lavori pubblici della Provincia di Catanzaro: Ecco l'elenco degli interventi programmati tra strade, scuole e manutenzione

 Nell'ultima adunanza del consiglio provinciale di Catanzaro (come riporta sul sito di lanuova calabria.it), tra le altre cose, è stato approvato anche il Piano triennale del lavori pubblici per il periodo 2023-2025



Ma quali sono gli interventi messi in campo? L'elenco è stato pubblicato dall'Ente provinciale, allegato alla delibera dell'ultimo consiglio. In programma svariate opere di manutenzione stradale, ma non solo. Diversi interventi di sistemazione o costruzione presso varie scuole del territorio, adeguamenti sismici, operazioni di messa in sicurezza infrastrutturale. Vediamo nello specifico quali. Tra le opere in elenco appare la messa in sicurezza della provinciale 143 (440mila euro preventivati), opere di potenziamento e completamento funzionale per il Parco della Biodiversità di Catanzaro (1,2 milioni), con l'aggiunta del sistema di videosorveglianza (1,2 milioni). Prevista la messa in sicurezza della provinciale 152/2 (1 milione circa), e del tratto provinciale 38-39 sull'alveo del fiume Corace (1 milione circa). Ancora, circa 4,5 milioni saranno destinati ai lavori di messa in sicurezza, per via di pericolo di dissesto idrogeologico, della provinciale 34/1. Seguono 74mila euro destinati alla palestra del Liceo Scientifico "Costanzo" di Decollatura e 159mila euro per la palestra dell'Istituto Superiore "Malafarina" di SoveratoSeguono in programma una quindicina di interventi di manutenzione straordinaria nel comparto stradale. Interventi ciascuno da circa 200mila euro, per un totale di 3 milioni. In programma il completamento del liceo scientifico di Siano a Catanzaro (890mila euro circa), i lavori di ampliamento all'ITE "Calabretta" (470mila euro circa), l'ampliamento dell'IPSSEO di Soverato per convitto e attività didattica (670mila euro circa). Segue la messa in sicurezza di due ponti sulla provinciale 4 e altre tre messe in sicurezza di ponti e strade per un totale di 1,5 milioni. Previsto poi, ancora, l'adeguamento sismico del ponte sul fiume Corace (2m milioni di euro circa) nonché un intervento, per circa 43mila euro, lungo la provinciale di Gagliano. In cantiere anche due interventi, rispettivamente da 350mila e da 250mila euro, per la messa in sicurezza del ponte in località "Militello" e del pontino sul torrente "Cantagalli". Tra svariati altri interventi di sistemazione, si legge ancora la demolizione e ricostruzione dell'IPAA di Soveria Mannelli per circa 3,5 milioni (più 1 milione ulteriore nel 2024) e interventi di messa in sicurezza stradale lungo le provinciali dell'area del Reventino. Diviso tra il 2023 e il 2024 un intervento (da oltre 600mila euro totali) per l'adeguamento e la parziale demolizione dell'ITE "Scalfaro". Spartito, invece, tra il 2024 e il 2025 un intervento da 2 milioni in totale per il completamento del collegamento tra Jacurso e la provinciale Girifalco-Maida. Sempre tra il 2024 e il 2025 è suddiviso, a livello di previsione economica, il lavoro di demolizione e ricostruzione di parte dell'edificio scolastico dell'Industriale di Chiaravalle Centrale "Ferrari", totale 4,1 milioni. Nel 2024 è in programma anche (1,7 milioni) la realizzazione di nuovi laboratori presso l'ITT "Malafarina" di SoveratoAdeguamenti ulteriori previsti anche per l'Istituto "Calabretta" di Soverato, suddivisi tra il 2024 e il 2025, per un totale di 3,2 milioni. In previsione, invece, altri 4 milioni, suddivisi tra il 2024 e il 2025, per....... 

martedì 26 settembre 2023

Approvato il progetto definitivo della tratta Catanzaro Lido Lamezia. Velocizzazione e elettrificazione mediante rettifiche di tracciato.

 È stato approvato, con Ordinanza del Commissario Straordinario Roberto Pagone, il Progetto Definitivo del potenziamento del collegamento Lamezia Terme–Catanzaro Lido–Dorsale Jonica.



Il progetto di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, sarà realizzato in tre lotti funzionali:

  • Velocizzazione, mediante rettifiche di tracciato, 
  • della tratta Lamezia Terme–Settingiano, 
  • ed elettrificazione della tratta 
  • Lamezia Terme–Catanzaro Lido.
  • Elettrificazione della tratta Sibari–Crotone
  • Elettrificazione della tratta Crotone–Catanzaro Lido.

A conclusione del primo lotto, sarà realizzata una velocizzazione di circa 29 km nel tratto Lamezia Terme–Settingiano, grazie a varianti di tipo plano-altimetrico e di sopraelevazione dell’attuale linea, che consentiranno un innalzamento della velocità di percorrenza dagli attuali 80/90 km/h fino a 140 km/h. A tali interventi si aggiunge l’elettrificazione dei 43 km della tratta Lamezia Terme–Catanzaro Lido. Il secondo lotto prevede la realizzazione di circa 112 km di elettrificazione della tratta Sibari–Crotone, mediante la realizzazione di otto Sottostazioni elettriche e il ................. 

giovedì 20 luglio 2023

Sellia;in arrivo un nuovo finanziamento di 1 milione di euro per la messa in sicurezza dell’area del Castello bizantino.

 


SELLIA
Un milione di euro per la messa in sicurezza dell’area del Castello bizantino. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Davide Zicchinella, continua ad intercettare finanziamenti, finalizzati alla messa in sicurezza del territorio. Del resto la mitigazione del rischio idrogeologico rappresenta da sempre una priorità per l’agenda politica del piccolo borgo. Lo dimostra il fatto che negli ultimi dieci
anni, la somma ottenuta dal Comune per questa finalità è pari a 5 milioni di euro. A questi oggi si aggiunge un ulteriore cospicuo finanziamento, che è stato concesso da parte del Ministero dell’Interno, grazie al quale sarà possibile completare la messa in sicurezza del sito del Castello bizantino.
«Abbiamo realizzato – ha dichiarato il sindaco Davide Zicchinella - la quasi totalità delle opere fino ad ora finanziate, intervenendo nel centro storico e nella parte nuova del paese, dove importanti movimenti di frana mettevano a rischio abitazioni e cittadini». «Abbiamo dimostrato – ha osservato – di sapere ottenere i finanziamenti ma, cosa non meno difficile, di sapere realizzare le opere.  Intanto per..........

a seguire l'articolo completo tratto dalla Gazzetta del Sud 

martedì 4 luglio 2023

322 milioni di euro per il nuovo ospedale di Catanzaro. più il nuovo pronto soccorso a Germaneto Grazie alla nascita dell'Azienda Ospedaliera Universitaria "Renato Dulbecco"

 “La nascita dell’Azienda ospedaliero - universitaria ‘Renato Dulbecco’ non solo ha portato all’istituzione del più grande polo sanitario della Calabria con i suoi 855 posti letto, ma consentirà finalmente di sbloccare le risorse per la realizzazione del nuovo ospedale di Catanzaro



I Ministeri vigilanti avevano posto come condizione essenziale per l’impiego delle risorse l’integrazione degli ospedali Pugliese-Ciaccio e Mater Domini. Adesso che, dopo decenni di tentativi, l’integrazione è stata realizzata, la Regione ha potuto avviare la procedura che assicurerà a Catanzaro un importantissimo investimento di edilizia sanitaria”. È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, dopo aver incontrato il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto e il dirigente dell’UOA ‘Investimenti sanitari’ Pasquale Gidaro“Nei prossimi giorni, non appena sarà ottenuta la condivisione del Ministero della Salute, sarà adottato da parte del commissario on. Occhiuto il decreto con cui verrà approvato il documento programmatico per il nuovo ospedale del capoluogo. Per le nuove strutture sanitarie - aggiunge Mancuso - e la riqualificazione di quelle esistenti saranno destinati circa 322 milioni di euro, dei quali 235 milioni di fondi ex articolo 20 legge n. 67/88 (che a differenza del precedente stralcio saranno interamente pubblici), mentre altri 86,8 milioni saranno erogati dall’Inail. Il dettaglio degli interventi sarà armonizzato con il piano sanitario che, a breve, sarà definito dal commissario straordinario dell’Aou ‘Dulbecco’ Vincenzo La Regina, che mi ha anche assicurato di essere al lavoro nella predisposizione - in parallelo – di un ..............

martedì 31 gennaio 2023

La Prefettura di Catanzaro dice si ai progetti per la videosorveglianza di: Albi, Cropani, Fossato, Magisano e Pentone assieme a altri 35 comuni della Provincia



 Nell'ambito di due riunioni presiedute dal Prefetto di Catanzaro, Dr. Enrico Ricci, in sede di Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica - di cui l'ultima in data odierna - sono stati vagliati, con parere positivo, i progetti per la realizzazione e l'implementazione di sistemi di videosorveglianza urbana presentati da circa quaranta Comuni della provincia di Catanzaro. Tra questi il Comune Capoluogo e i Comuni di Albi, Andali, Cardinale, Cenadi, Cerva, Chiaravalle, Cropani, Decollatura, Fossato Serralta, Girifalco, Gizzeria, Guardavalle, Jacurso, Magisano, Maida, Marcedusa, Martirano, Montepaone, Olivadi, Pentone, Platania, San Floro, San Pietro a Maida, Sant' Andrea Apostolo dello Ionio, Satriano, Serrastretta, Settingiano, Soverato, Soveria Mannelli, Squillace, Stalettì e Tiriolo. Nel corso di tali incontri il Prefetto di Catanzaro e i Sindaci dei rispettivi Comuni hanno, altresì, provveduto a siglare i Patti per l'attuazione della Sicurezza Urbana. Le risorse stanziate, a livello nazionale, per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza urbana sono, per l'anno 2022, pari a 36 milioni di euro. Le proposte progettuali positivamente vagliate concorreranno con quelle presentate dagli altri comuni italiani per l'attribuzione delle risorse predette . L'ammissione al finanziamento avverrà, dunque, su base di una graduatoria nazionale, predisposta al termine della fase valutativa riservata ad una commissione di nomina ministeriale che valuterà le domande di concessione dei finanziamenti e il contenuto di ogni progetto - fino all'esaurimento delle ........... 

sabato 20 agosto 2022

Il ponte sullo stretto di Messina non si potrà mai realizzare, chi dice l'incontrario lo fa solo per fini elettorali. Ultimati studi internazionali sull' opera ritenuta pericolosa. Costi tra tra i 22 e i 29 miliardi (tra 5 e 7 TAV, per intenderci) tutti a carico dei contribuenti,

Ponte sullo Stretto, si può fare? Ecco perché no


Analasi dettagliate articolo tratto dal: ilsole24ore.it

 Il tormentone del ponte sullo stretto di Messina sembra infinito, e val la pena di riprendere innanzitutto alcuni fatti tecnici non notissimi, che suscitano seri dubbi sulla possibilità di costruirlo. Innanzitutto esiste un recente e articolatissimo studio del 2021 che mette in luce che esistono quattro soluzioni ingegneristiche alternative. Quella sub-alveo (cioè un tunnel scavato sotto il fondale marino), non si può fare perché il mare è molto profondo, e le pendenze necessarie sarebbero proibitive, o lo sarebbero le distanze entroterra da cui il tunnel dovrebbe partire. Poi un tunnel semisommerso ancorato al fondo con dei cavi (noto come “ponte di Archimede”): non ne è mai stato costruito uno, quindi presenta moltissime incognite tecniche di stabilità e tenuta. Il terzo è quello sospeso a campata unica di 3 chilometri di luce, con pilastri a terra di 300 metri, che si dovrebbe per forza fare lontano sia da Messina che da Reggio Calabria, perché bisogna farlo nel punto meno esteso dello stretto, che si trova al suo estremo nord. Sarebbe scomodissimo per tutto il traffico locale, che continuerebbe a usare i traghetti perché più veloci. Inoltre presenta problemi sismici non trascurabili, e soprattutto, essendo una struttura molto flessibile, in tutti i giorni di venti forti, molto frequenti sullo stretto, non sarebbe probabilmente utilizzabile. Inoltre le abnormi fondazioni dei pilastri (i maggiori del mondo, cubi di quasi cento metri di lato) presentano incertezze sulle temperature che si generano in fase di presa del calcestruzzo, con conseguenze non del tutto note sui risultati della presa stessa.

La quarta soluzione è la più recente: si tratterebbe ancora di un ponte sospeso, ma molto più lungo, che collegherebbe direttamente le due maggiori città, e sarebbe a tre campate con due pilastri, meno impegnativi dei precedenti, ma appoggiati in mare sulle pendici del fondale dello stretto (che presenta una sezione praticamente a V). Questo però genererebbe severissimi problemi statici, perché quelle pendici non sembrano essere affatto geologicamente stabili. Anche riguardo agli aspetti di traffico ed economici, lo studio citato si presenta molto articolato e approfondito.  I dati del traffico attuale via traghetto sono per i passeggeri pari a circa 4,2 milioni annui (6,3 milioni sono i passeggeri per via aerea), e per le merci di circa 3,3 milioni di tonnellate annue attraverso lo stretto (altri 2,2 milioni di tonnellate viaggiano via navi di lunga percorrenza). Tuttavia non risultano previsioni di crescita quantificate. Viene correttamente ipotizzato un radicale miglioramento del servizio traghetti, con risparmi di tempo rispetto al ponte (per diverse tipologie di questo) generalmente inferiori all’ora (il massimo risparmio sarebbe di 47 minuti). Lo studio non prevede alcun pedaggio per il ponte, ritenendo che comunque i ricavi sarebbero modesti rispetto ai costi totali dell’opera, costi che tuttavia non vengono quantificati nemmeno come ordine di grandezza. Forse per non essere indotti a formulare, a fronte di dati completi, imbarazzanti analisi del tipo costi-benefici sociali (ACB), pur prescritte dalle norme vigenti (il tono complessivo dello studio infatti fa pensare ad un orientamento generale degli autori molto favorevole all’opera, nonostante le difficoltà tecniche sopra illustrate). Tali analisi economiche, anche approssimate,  avrebbero avuto comunque un importante valore indicativo.Tuttavia con quei dati è possibile valutare “a ritroso” l’ordine di grandezza della spesa che sarebbe giustificata dai benefici economici che genererebbe. Assumiamo parametri standard europei o italiani molto «ottimisti», cioè stimiamo quello che è verosimilmente il miglior risultato economico possibile per l’opera in questione. Sia il saggio sociale di sconto il 3%, il valore del tempo (che è il beneficio dominante) sia per le merci 100€/ora per ogni camion (cioè 10€/ora/tonnellata), e per i passeggeri sia 10€/ora il valore unitario medio del tempo risparmiato (arrotondato per eccesso a 1 ora ogni viaggio), e la crescita del traffico il 3% annuo. Assumiamo infine che l’elasticità alla riduzione del tempo di viaggio di un’ora, sia per i passeggeri che per le merci, li faccia aumentare da subito del 20% circa, rispettivamente a 5 e 4 milioni  (il ponte non determinerà forti spostamenti modali per i viaggi di lunga distanza. Per ..............