giovedì 3 febbraio 2011

L'ateneo Magna Graecia di Catanzaro si piazza al primo posto nel Meridione e in sesta posizione tra tutti gli atenei Italiani.

 
Finalmente una buona notizia in questa nostra terra nella quale ci  siamo così poco abituati che quando arrivano destano stupore. E «sorprendente» - nonostante i tanti traguardi d'eccellenza raggiunti finora - è sembrato agli stessi vertici dell'Università Magna Graecia di Catanzaro il piazzamento dell'Ateneo al primo posto tra le università meridionali e in sesta posizione tra tutti gli atenei italiani nella classifica sull'attività di ricerca dei propri docenti pubblicata dalla Via-Academy, associazione di accademici italiani all'estero.

Il rettore Saverio francesco Costanzo.
Un riconoscimento prestigioso che fa onore all'intera regione migliorandone l'immagine nei circuiti che contano. Un risultato ottenuto senza clamore ma "certificato" con criteri oggettivi, quello che vede il sesto posto dell'Umg nella graduatoria "per frazione" di ricercatori d'eccellenza (Tis, ossia top italian scientists) lasciare dietro di sé Università come quelle di Milano, Roma 2, Bologna e la stessa Bocconi posizionata al decimo posto. Un dato ottenuto incrociando il numero dei docenti con quello dei ricercatori di chiama fama, selezionati in base all'"H-index". Un parametro che tiene conto sia del numero di pubblicazioni scientifiche sia delle citazioni degli stessi lavori di ricerca nell'ambito della comunità scientifica internazionale.
Se nel mondo accademico la sopravvivenza del ricercatore è scandita dal detto "publish or perish" (pubblica o muori), l'Università del capoluogo calabrese si è garantita quanto meno la longevità visto che a Germaneto la Tis Fraction (3,43%) è più del doppio del valore medio nazionale, pari a 1,2%.   
Il risultato è stato presentato ieri in una conferenza stampa svoltasi nel rettorato di un Ateneo che vanta, tra l'altro, un campus nel Sud senza uguali per estensione e per pregio dell'enorme complesso edilizio concepito con criteri d'avanguardia e ancora in via di ulteriore ampliamento.
A tal propositi dice Damiano Carchedi:
Essere risultati sesti nella graduatoria nazionale , e primi tra gli Atenei del sud è stato il giusto riconoscimento al ruolo della ricerca svolta all'interno del nostro Ateneo , un risultato che non può che non essere frutto di un alto livello didattico .Un risultato ancora di più sorprendente se si pensa che il nostro Ateneo è giovane , piccolo e allo stesso tempo convive con delle situazioni economiche sicuramente meno favorevoli rispetto Atenei di " fama " o che hanno le proprie sedi al nord e possono contare sul doppio dei fondi su cui può contare l'ateneo Catanzarese.

3 commenti:

  1. sicuramente una buona notizia anche se la maggiorparte dei giovani emigra in altre uiversità del nord

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  2. finalmente ....................... si parla bene di noi
    Massimo.

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  3. Primo posto nella ricerca scientifica roba di molto valore per capire come studiano i ragazzi

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