Si è conclusa la conferenza dei servizi decisoria sulla ..............
Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha concluso le procedure di valutazione delle offerte tecnico-economiche della gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’elettrificazione sulla tratta Crotone-Catanzaro Lido.
È stato individuato come migliore offerente il Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da Euro Ferroviaria, Morelli Giorgio, Esperia S.r.l. Architecna Engineering S.R.L., Studio Mattioli e A4ingegneria. Parte ora l’avvio della fase esecutiva. L’intervento consiste nella realizzazione di circa 58 km di elettrificazione dell’esistente tratta Crotone– Catanzaro Lido, mediante la realizzazione di 3 sottostazioni elettriche e la posa del sistema per la trazione elettrica ferroviaria, completando in tal modo i lavori propedeutici di allestimento dei pali già in corso di esecuzione lungo la linea a partire dal 2018. L’appalto ha un valore di circa 27,4 milioni di euro finanziati in parte con fondi PNRR, ponendosi in continuità con il recente provvedimento dell’elettrificazione della Lamezia Terme-Catanzaro Lido e consente l’avvio del secondo dei tre lotti funzionali in cui risulta articolato il complessivo progetto d’investimento “Potenziamento Collegamento Lamezia Terme - Catanzaro Lido - Dorsale Jonica” approvato dal........
"Il Ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ha dato un forte impulso alla realizzazione della nuova SS106, che collegherà Crotone a Catanzaro. È stata, infatti, aggiudicata la gara per il primo lotto di lavori, che sarà realizzato dalla società consortile RTI Consorzio Stabile Medil. Questo primo tratto di strada rappresenta il progetto bandiera del nuovo processo di ammodernamento della Stata le 106 nella regione calabrese. L'importo offerto e aggiudicato per questo primo lotto è di 220.386.810,74 euro, ai quali si aggiungeranno 9.162.523,45 euro per gli oneri relativi alla sicurezza. Questi fondi serviranno per realizzare il tratto compreso tra il bivio di Passovecchio, dove termina il tratto a 4 corsie nel territorio di Crotone, e lo svincolo per Papanice sulla Provinciale 252". Lo dichiara il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.
"In totale, si tratta di 15 km - ha precisato Saccomanno - dei oltre 50 previsti per completare la strada fino a Simeri Crichi, nel catanzarese, dove si ricongiungerà all'altro tratto a 4 corsie che procede verso Catanzaro-Lamezia Terme (a ovest ) e Soverato (a sud). Prima di iniziare i lavori, la società RTI Consorzio Stabile Medil dovrà redigere il progetto definitivo e completare l'iter ministeriale per la Valutazione di Impatto Ambientale. Grazie alle nuove regole stabilite dal Governo Meloni, la VIA relativa alle opere infrastrutturali potrà essere eseguita dagli Uffici regionali, semplificando così la burocrazia. Tuttavia, questa semplificazione sarà applicata solo per i prossimi tratti, quindi la restante progettazione della Crotone-Catanzaro e dell'intero tratto della Sibari-Corigliano-Rossano seguiranno ancora le procedure tradizionali. Nel frattempo, si sta concludendo la fase progettuale del Piano di fattibilità tecnico-economica dell'opera sull'asse della Statale 106, subito a Sud di Sibari. Il fascicolo passerà alla Regione Calabria per la successiva valutazione d'impatto ambientale. Se tutto procederà senza intoppi, a fine primavera 2024 si potrà mandare in gara anche la nuova grande opera st radale che collegherà il terzo m egalotto, la SS 534, con la città di Corigliano-Rossano. La realizzazione della nuova SS106 rappresenta un importante passo avanti per l'ammodernamento delle infrastrutture stradali nella regione calabrese, migliorando la viabilità e favorendo lo sviluppo economico e turistico del territorio. Dopo anni di proclami, finalmente si sta ............
Sono 10 le persone soccorse nell’ultimo fine settimana dalla Guardia costiera di Crotone impegnata nella quotidiana attività di controllo e vigilanza del litorale.
Nel pomeriggio di venerdì, a circa 2 miglia da Steccato di Cutro, una unità in difficoltà per una grave avaria al motore, con quattro persone a bordo, ha richiesto soccorso al numero blu 1530. Il mezzo veloce della Guardia costiera dislocato presso il porto di Le Castella è prontamente intervenuto soccorrendo i diportisti e consentendo il rientro in porto dell’imbarcazione. Ieri, domenica, si sono registrati due distinti interventi. In mattinata, ancora a Steccato di Cutro, un canoista, allontanatosi con il proprio figlio a bordo, sorpreso dall’improvviso peggioramento delle condizioni meteomarine, è stato soccorso ed assistito sino al rientro in spiaggia. Nel tardo pomeriggio, a circa tre miglia da Catanzaro Lido, la Sala operativa della Guardia costiera di Crotone ha coordinato il soccorso ad una unità da diporto, con quattro persone a bordo, che registrava un principio di incendio a bordo e la conseguente avaria del motore e degli impianti di navigazione. Sul posto è intervenuta una unità veloce della.............
E così, anche quest’anno, il rito si è rinnovato con un rustico ma al contempo raffinato banchetto “alla calabrese” fra vino, brindisi e canti. È fin dall’anno 2000 che l’azienda agricola Nicolazzi festeggia il Primo Maggio con i lavoratori a Fieri di Belcastro (CZ).
Si è tenuta nei giorni scorsi la riunione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha espresso i pareri per la nuova SS106 Jonica - CZ391 che verrà realizzata per il tratto Simeri Crichi (CZ) - Crotone (Passovecchio). Un altro importante passo in avanti è stato quindi fatto per la realizzazione di questa importantissima arteria, che sarà realizzata sulla costa Jonica calabrese e che consentirà un collegamento diretto tra il capoluogo di Regione e la Città di Crotone.
"Un particolare plauso per la costanza e coesione di intenti va certamente a tutti i sindaci territorialmente interessati della provincia di Catanzaro e di Crotone ed al coordinatore Dott. Fabio Bruno Pisciuneri (che ho voluto nel mio staff tecnico, nella mia qualità di Consigliere Regionale dell’area centrale della Calabria), Responsabile del Servizio Trasporti della Provincia di Crotone" scrive il consigliere regionale Antonello Talerico. Il finanziamento previsto per quest’opera è superiore a 3 miliardi di euro ed è già disponibile, grazie all’interessamento del Presidente Occhiuto rispetto alle azioni di Governo (vds. recente finanziaria). Il bando, previsto per Giugno, servirà ad individuare la ditta per il Progetto Esecutivo e per la realizzazione dell'Opera, dando il via alla più grande infrastruttura mai realizzata su questo versante della costa calabrese e consentirà nell'arco di dieci anni, termine presunto di fine dei lavori, tempi di percorrenza della tratta Crotone / Catanzaro sotto i 30 minuti. L’attuale tracciato, tutto di categoria C, è lungo 61,8 km con un tempo di percorrenza medio pari a 1h e 30 minuti, attraversa i comuni di Simeri Mare, Sellia Marina, Cropani, Botricello ed il quartiere Poggio Pudano di Crotone.
Si tratta di un tracciato che negli ultimi 10 anni circa ha fatto registrare un numero di 675 incidenti stradali che hanno provocato 1.352 feriti di cui 433 nella provincia di Catanzaro e 919 nella provincia di Crotone ed hanno purtroppo determinato numero 60 morti di cui 22 nella provincia di Catanzaro e 38 nella provincia di Crotone.
Con la Legge n. 197 del 29 dicembre 2022 - Finanziaria 2023 al comma 511 è stato previsto per la realizzazione dei lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della strada statale 106 Jonica una spesa complessiva di 3.000 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, 150 milioni di euro per l’anno 2027, 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031, 250 milioni di euro per l’anno 2032 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2033 al 2037.
I prossimi adempimenti e passaggi procedurali prevedono :
Piovono segnalazioni sulle condizioni della strada provinciale 159/4, che collega i centri del Catanzarese e del Crotonese. Dopo le pesanti critiche di famiglie e studenti che hanno evidenziato la situazione di precarietà in cui versa l’arteria, anche il consigliere comunale di minoranza Vincenzo Talarico ha alzato la voce per denunciare l’impraticabilità di un’importante via di comunicazione. «La strada provinciale che parte da Sersale e porta a Mesoraca – ha detto - passando per Andali, Cerva e Petronà, non dà garanzie sul piano della sicurezza tra barriere di protezione inesistenti, muri ammalorati, depressioni dell’asfalto e smottamenti.
a seguire l'articolo tratto dalla Gazzetta del Sud oggi in edicola.
Per Catanzaro/Crotone il costo dell’intervento è 1,500 miliardi ma sono disponibili solamente 220 milioni. Per Crotone Sibari fino a Reggio sono previsti solamente studi di fattibilità con nessuna disponibilità finanziaria. Se dobbiamo quindi parlare di risorse certe, al momento ve ne sono soltanto 220 milioni.
Nell’allegato infrastrutture al Def -
Un finanziamento pluriennale di 3 miliardi di euro per l'ammodernamento e la messa in sicurezza della Statale 106. È quanto sarebbe contenuto all'interno della Manovra di bilancio varata dal Governo e annunciata negli scorsi giorni in conferenza stampa dal Presidente Giorgia Meloni.
L'arteria veniva definita strategica per il Paese e venivano contabilizzati i finanziamenti necessari per ultimare i lavori già progettati. Per la 106 il costo degli interventi preventivati, stando all’allegato, è pari 2,835 miliardi mentre le risorse disponibili sono pari a 1,555 miliardi. Il fabbisogno residuo è pari a 1,280 miliardi. Tuttavia vi è da rilevare che dei 1,555 miliardi disponibili ben 1,335 miliardi sono destinati al completamento del Terzo Megalotto SS 106 jonica innesto-Roseto Capo Spulico, conteggiati per l’ennesima volta nei programmi da circa vent'anni tant’è che i relativi lavori risultano appaltati da tempo per l’intero importo. Per Catanzaro/Crotone il costo dell’intervento è 1,500 miliardi ma sono disponibili solamente 220 milioni. Per Crotone Sibari fino a Reggio sono previsti solamente studi di fattibilità con nessuna disponibilità finanziaria e aleatorie previsioni di spesa. Se dobbiamo quindi parlare di risorse certe, nella manovra dello scorso anno ve ne erano soltanto 220 milioni. Si sperava che nelle future manovre di bilancio si sarebbero trovati i.......
Intervento insolito e delicato dei vigili del fuoco del comando di Crotone su richiesta del personale medico del pronto soccorso. È accaduto ieri sera, il pronto soccorso dell'ospedale di Crotone ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco per tagliare ed estrarre il manubrio e la manetta del freno conficcati nell'addome di un bambino a seguito della caduta dalla bicicletta. I vigili del Fuoco in collaborazione e sotto la supervisione del personale medico hanno provveduto ad effettuare il piccolo intervento permettendo la rimozione del corpo estraneo. Il bambino, di origini napoletane, è in ferie con la famiglia presso un villaggio turistico nel crotonese. L'intervento per quanto complesso e delicato ha avuto esito positivo con grande soddisfazione per il personale vigilfuoco e per i medici del pronto soccorso. Con autorizzazione da parte dei genitori per la pubblicazione delle immagini i vigili del fuoco tutti augurano una pronta guarigione al .........
3 fabbricati e una villa di pregio; un autoveicolo; la partecipazione totalitaria in una società, all’epoca dei fatti attività del settore del turistico alberghiero, tutti i rapporti bancari intestati o riconducibili ai proposti ed ai loro familiari.Beni per un ammontare di circa 1,5 milioni di euro, riconducibili all'ex parroco di Isola di Capo Rizzuto (Kr), Edoardo Scordio ed a due suoi nipoti sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Crotone, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
Per quasi trent'anni ha guidato la parrocchia di Isola Capo Rizzuto, la cittadina del Crotonese troppo spesso finita agli onori della cronaca nazionale per essere patria di una 'ndrangheta sanguinaria e spietata. Don Edoardo Scordio, sacerdote rosminiano ormai ultrasettantenne al quale questa mattina la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 1 milione mezzo di euro, contro quella 'ndrangheta aveva alzato spesso la voce finendo a sua volta sulle prime pagine dei giornali per il suo coraggio. Se non fosse che nel 2017 un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha raccontato un’altra verità: con quella 'ndrangheta il parroco faceva regolarmente affari; sfruttando la sua posizione di correttore spirituale della Misericordia, l’associazione religiosa che per anni ha gestito il Centro per i migranti di Isola Capo Rizzuto, Scordio avrebbe messo a disposizione delle cosche i proventi dell’accoglienza.
Tra il 2006 e il 2015, per la gestione del Cara la Misericordia ha incassato 103 milioni di euro dei quali almeno 36 milioni, secondo i magistrati, sarebbero stati riversati nella «bacinella» dei clan per le esigenze di mantenimento degli affiliati o impiegate in partecipazioni societarie e altre forme di investimento in favore del sodalizio.
L’intervento, condotto dai carabinieri, è stato indirizzato alla prevenzione e al contrasto dell’inquinamento ambientale, mediante azioni utili a conoscere e valutare il fenomeno in ambito regionale e, nel contempo, valorizzare le funzioni di polizia ambientale affidate in ambito nazionale all’Arma dei carabinieri. Il fenomeno del degrado e dell’inquinamento ambientale di acque e suolo ha, infatti, ripercussioni estremamente negative sull’intera società per i potenziali rischi alla salute umana e animale, per gli ecosistemi presenti sul territorio, sul sistema economico con particolare riguardo al settore turistico. Per tutta la giornata di ieri, nel quadrante jonico delle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, a seguito di attività di verifica avviata dal Comando Legione carabinieri “Calabria”, d’intesa con il Comando della Regione carabinieri forestale, è stata data esecuzione all’operazione denominata “Deep 3”. L’intervento, secondo gli uomini dell’Arma, ha costituito il completamento delle analoghe attività, che, nel bimestre scorso, hanno interessato preliminarmente il settore tirrenico delle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Cosenza e, in una seconda fase, l’intera provincia di Reggio Calabria. L’attività dei militari ha permesso di contrastare gravi violazioni in materia ambientale.Nell’ambito dell’operazione, che ha avuto un forte impatto sia sul piano preventivo che repressivo, controllate circa 50 attività produttive (tre ditte di autospurgo, undici autolavaggi, sei cementifici, cinque caseifici, undici aziende agricole e zootecniche, quattro aziende agro alimentari, quattro lavanderie industriali, quattro aziende chimiche e di produzione di manufatti per l’utilizzo dei prodotti chimici).
Deferiti in stato di libertà i titolari di sei autolavaggi, tre caseifici, tre cementifici, un’azienda agricola, un’azienda zootecnica, un cantiere navale, un mercatino dell’usato e un esercizio adibito a meccanico, a vario titolo, per “gestione dei rifiuti non autorizzata”, “scarico di acque reflue non autorizzato”, “smaltimento illecito dei rifiuti”, “sversamento non autorizzato di liquami derivati dalla produzione di latticini”, “scarico abusivo di siero caseario nell’alveo di un fiume”, “abbandono illecito di rifiuti” e “reati in materia edilizia”; Elevate numerose sanzioni amministrative, per una cifra complessiva prossima ai 15.000,00 Euro, nei riguardi dei titolari di 1 azienda vitivinicola e allevamento zootecnico, 1 auto spurgo, 1 caseificio, 1 impianto di produzione di marmi, 1 autolavaggio, 1 cantiere navale e 1 azienda agricola, responsabili, a vario titolo, di “mancato aggiornamento del registro di carico e scarico dei rifiuti”, “mancata tenuta del registro sul luogo di produzione dei rifiuti” e “omessa tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti”, nonché per “omessa iscrizione all’anagrafe canina”. Sequestrati penalmente o amministrativamente gli impianti di scarico di...........
L’indagine è una continuazione dell’operazione “Malapianta” che aveva già inferto un duro colpo alla cosca Mannolo-Zoffreo-Trapasso
Decine di estorsioni nei confronti dei villagi turistici della costa a cavallo tra le province di Crotone e Catanzaro, secondo un modus operandi consolidato nel tempo, ma anche alle aziende che nei villaggi si occupavano di forniture e manutenzione: è il quadro che emerge dall’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro portata a termine questa mattina dalla Guardia di finanza di Crotone che ha eseguito 10 misure cautelari disposte dal Gip distrettuale Matteo Ferrante.
L’indagine è di fatto una continuazione dell’operazione “Malapianta”, con la quale nel maggio 2019 la Dda di Catanzaro aveva già inferto un duro colpo alla cosca Mannolo-Zoffreo-Trapasso, radicata nel territorio di San Leonardo di Cutro e che opera a cavallo tra le province di Crotone e Catanzaro. Al vertice c’è l’anziano boss Alfonso Mannolo, 83 anni, raggiunto questa mattina da una nuova misura cautelare, che è già detenuto in carcere per scontare una condanna a 30 anni di reclusione che gli è stata inflitta a conclusione del processo d’appello scaturito proprio dall’indagine “Malapianta”. La nuova operazione della Guardia di Finanza riguarda una serie di attività criminali, soprattutto estorsioni aggravate dal metodo mafioso, commesse dal 2001 al 2018 nei .............................
Piegati dal Covid e strozzati dalla criminalità, è il tragico destino di sei imprenditori dell'alto jonio catanzarese. Un incubo iniziato nel 2020 con la crisi pandemica e terminato solo all'alba di ieri quando i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina hanno dato esecuzione all'operazione Cashback sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro.
Cinque le persone raggiunte da misura cautelare. In contemporanea i carabinieri hanno anche eseguito il sequestro di beni per un valore di circa 85mial euro. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di usura in concorso, estorsione, ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria, nel territorio di Cropani, con l'aggravante del metodo
Per le presunte condotte illecite, è stata ritenuta, altresì, la sussistenza dell'aggravante del metodo mafioso in quanto sarebbero state poste in essere avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo a riconducibile a cosche di ‘ndrangheta, e in alcuni casi per agevolare l'attività di una delle cosche di ‘ndrangheta operante sul territorio. Con le vittime gli indagati avrebbero usato frasi allusive per far comprendere di avere alle spalle le cosche dominanti sul territorio. In particolare si faceva riferimento ai «migliori malandrini a Cutro, a Isola Capo Rizzuto, Steccato di Cutro, alle Castella». In altre occasioni gli aguzzini avrebbero creato uno stato di prostazione nella persona offesa facendo riferimento all'intervento di «cristiani buoni». Secondo l'accusa Santino Tropea avrebbe assunto la gestione delle «attività illecite facenti capo sul territorio di Cropani alla cosca Tropea» per come emerso nell'inchiesta Borderland scattata nel novembre 2016.
Non è la prima volta che le indagini degli inquirenti fanno emergere il fenomeno dell'usura nell'alto jonio catanzarese. Lo scorso anno l'inchiesta Big Bang ha svelato la ............
Il primo è quello di rimodulare il progetto attraverso un tracciato che possa avere il minore impatto possibile sull’ambiente, avvicinandolo quindi al territorio di Botricello. Quindi, l’adeguamento e l’ammodernamento del tratto di strada che collegherà il vecchio tracciato con il nuovo svincolo, passando la competenza di questo tratto ad Anas. Terzo punto riguarda una cartellonistica stradale di rilievo turistico da concordare con gli enti locali. Ultimo punto concordato riguarda.......
“L’approvazione della proposta di variante all’itinerario in variante sulla Statale 106 tra Catanzaro e Crotone, da parte dei sindaci dei territori interessanti, è una notizia molto positiva che lascia ben sperare per il futuro prossimo e per quello che significherà la realizzazione di quest’ora. Parliamo di una infrastruttura che sarà capace di rompere l’atavico isolamento a cui sono condannate molte zone di quell’area, che ridurrà sensibilmente i tempi di percorrenza per raggiungere i due capoluoghi di provincia Catanzaro e Crotone e collegherà più facilmente i Comuni montani e costieri alle principali vie di comunicazione e alle infrastrutture, Ma soprattutto, garantirà un miglioramento degli standard di sicurezza per un’arteria che non a caso viene definita come la strada della morte”. E’ quanto affermano il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese e Rossella Napolano, segretaria con delega alle Infrastrutture “Come abbiamo ribadito nella piattaforma programmatica per l’area centrale della Calabria redatta in maniera unitaria con Cisl e Uil per il rilancio tema della mobilità è fondamentale sia per definire i livelli di accesso ai servizi di cittadinanza indicati come pilastri della strategia di rilancio delle aree interne – a partire da lavoro, sanità e istruzione -, sia per la concreta realizzabilità di gran parte dei progetti di sviluppo locale. Occorre ripensare quindi l’attuale rete dei servizi di trasporto pubblico locale – su ferro e su gomma – rafforzando/istituendo servizi di collegamento tra le aree interne e i maggiori poli erogatori di servizi”, affermano ancora Scalese e Napolano.
“E’ una giornata che segna un risultato incredibilmente importante – ha commentato il presidente Abramo -. Grazie alla preziosa collaborazione di Anas Spa e al finanziamento ricevuto dal Governo, è possibile finalmente progettare qualcosa di alternativo rispetto a una strada che negli anni ha provocato strazio e dolore a tante, troppe famiglie. I rapporti che raccontano le morti avvenute su questo tratto stradale sono impietosi. Era prioritario trovare una soluzione al “problema dei problemi” così come richiestoci a gran voce e con grande determinazione da chi il dolore lo ha provato sulla propria pelle ma anche da chi quel dolore non vuole più commentarlo. Tutti i colleghi presenti all’incontro hanno dimostrato grande sensibilità ed espresso enorme soddisfazione per un traguardo che si vede sempre più vicino dopo anni che lo si insegue. Ricordando e rivolgendo una preghiera a ogni singola vittima che su questa strada ha incontrato la fine dei propri giorni, guardiamo al prossimo futuro con la speranza che nulla di tutto ciò dovrà essere più vissuto. A questo aspetto fondamentale si aggiunge la comodità e la rapidità con cui si potranno percorrere le tratte Catanzaro-Crotone e viceversa. In circa trenta minuti sarà possibile, infatti, spostarsi da una città all’altra”. Erano presenti all’incontro i primi cittadini o delegati dei Comuni di: Roccabernarda, Mesoraca, Marcedusa, Andali, Belcastro, Cerva, Cropani, Sersale, Sellia Marina, Soveria Simeri, Simeri Crichi, Crotone e Cutro.
Catanzaro e Crotone sempre più vicine: la “strada della morte”, appellativo con cui viene riconosciuta la statale 106 Jonica, smetterà di mietere vittime su vittime com’è stato finora. Accolti a Palazzo di Vetro dal........ presidente della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo, i primi cittadini interessati al progetto della nuova arteria, insieme al delegato per la Provincia di Crotone Francesco Coco, hanno apposto il proprio ok alla proposta di “itinerario in variante su nuova sede Catanzaro – Crotone” illustrata dal responsabile “Area nuove opere struttura territoriale Calabria” Silvio Canalella.