Illeciti ambientali nelle province di Cosenza, Catanzaro e Vibo, blitz in 50 aziende. Dieci persone denunciate
L’intervento, condotto dai carabinieri, è stato indirizzato alla prevenzione e al contrasto dell’inquinamento ambientale, mediante azioni utili a conoscere e valutare il fenomeno in ambito regionale e, nel contempo, valorizzare le funzioni di polizia ambientale affidate in ambito nazionale all’Arma dei carabinieri. Il fenomeno del degrado e dell’inquinamento ambientale di acque e suolo ha, infatti, ripercussioni estremamente negative sull’intera società per i potenziali rischi alla salute umana e animale, per gli ecosistemi presenti sul territorio, sul sistema economico con particolare riguardo al settore turistico. Per tutta la giornata di ieri, nel quadrante jonico delle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, a seguito di attività di verifica avviata dal Comando Legione carabinieri “Calabria”, d’intesa con il Comando della Regione carabinieri forestale, è stata data esecuzione all’operazione denominata “Deep 3”. L’intervento, secondo gli uomini dell’Arma, ha costituito il completamento delle analoghe attività, che, nel bimestre scorso, hanno interessato preliminarmente il settore tirrenico delle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Cosenza e, in una seconda fase, l’intera provincia di Reggio Calabria. L’attività dei militari ha permesso di contrastare gravi violazioni in materia ambientale.Nell’ambito dell’operazione, che ha avuto un forte impatto sia sul piano preventivo che repressivo, controllate circa 50 attività produttive (tre ditte di autospurgo, undici autolavaggi, sei cementifici, cinque caseifici, undici aziende agricole e zootecniche, quattro aziende agro alimentari, quattro lavanderie industriali, quattro aziende chimiche e di produzione di manufatti per l’utilizzo dei prodotti chimici).
Deferiti in stato di libertà i titolari di sei autolavaggi, tre caseifici, tre cementifici, un’azienda agricola, un’azienda zootecnica, un cantiere navale, un mercatino dell’usato e un esercizio adibito a meccanico, a vario titolo, per “gestione dei rifiuti non autorizzata”, “scarico di acque reflue non autorizzato”, “smaltimento illecito dei rifiuti”, “sversamento non autorizzato di liquami derivati dalla produzione di latticini”, “scarico abusivo di siero caseario nell’alveo di un fiume”, “abbandono illecito di rifiuti” e “reati in materia edilizia”; Elevate numerose sanzioni amministrative, per una cifra complessiva prossima ai 15.000,00 Euro, nei riguardi dei titolari di 1 azienda vitivinicola e allevamento zootecnico, 1 auto spurgo, 1 caseificio, 1 impianto di produzione di marmi, 1 autolavaggio, 1 cantiere navale e 1 azienda agricola, responsabili, a vario titolo, di “mancato aggiornamento del registro di carico e scarico dei rifiuti”, “mancata tenuta del registro sul luogo di produzione dei rifiuti” e “omessa tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti”, nonché per “omessa iscrizione all’anagrafe canina”. Sequestrati penalmente o amministrativamente gli impianti di scarico di...........