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mercoledì 2 agosto 2023

Sellia Marina e Falerna traino del turismo della provincia di Catanzaro. Le due località ai primi posti nella ripresa positiva delle presenze dopo il covid.

 


In Calabria il numero di presenze turistiche è in fase di riassestamento e recupero rispetto a quello raggiunto pre-pandemia, nel 2019: parliamo di una cifra che si assesta a 7.254.907. Comunque una dinamica peggiore rispetto a quella rilevata a livello nazionale (-5,5%).  Ma le aspettative positive per l’estate 2023 trainano la domanda di lavoro: nei tre mesi da luglio a settembre 2023 le imprese della Calabria prevedono 31 mila entrate di cui la quasi totalità (81,9%) in Mpi. E’ quanto emerge dallo studio dei dati Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi relativi al 2022 condotto dall’Osservatorio Mpi di Confartigianato Calabria. Risultano, difatti, in salita i pernottamenti nell’ultimo anno, nel 2022 rispetto al 2021, del +21,4%, mantenendosi però ancora al di sotto (-23,7%) rispetto alle oltre 9 mila presenze registrate nel 2019. Per quanto riguarda invece la domanda di lavori, l’incremento maggiore proviene dalle Costruzioni (+45,5%) e dai Servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, in crescita del +17,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nell’ultimo anno crescono soprattutto le presenze straniere, che registrano un +89,0% nel 2022 sul 2021 (incremento superiore al +13,4% rilevato per le presenze di residenti), slancio significativo ma insufficiente a permettere di superare le presenze straniere del 2019 (-45,8%). La componente straniera nel 2022 rappresenta una quota del 16,4% del turismo in regione, valore che si attestava al 10,5% l’anno precedente (2021) e al 23,1% nel 2019.Ad esclusione di Catanzaro che registra una dinamica negativa (-3,3%) in tutte le altre province si registrano crescite tendenziali (2022 su 2021) a doppia cifra del numero di presenze. Se confrontiamo i dati 2022 con quelli del 2019 si rileva l’incapacità di tutti i territori calabresi di recuperare i livelli di turismo raggiunti pre pandemia in modo particolare a Reggio di Calabria (-39,6%) e Crotone (-29,2%); a cui seguono Catanzaro (-25,9%), Cosenza (-23,4%) e Vibo Valentia (-16,1%). Tra i primi comuni calabresi per maggior numero di presenze turistiche nel 2022 – Ricadi, Cassano all’Ionio, Corigliano-Rossano, Pizzo, Scalea, Isola di Capo Rizzuto, Tropea, Cutro, Zambrone, Parghelia, Praia a Mare, Briatico, Villapiana, Rende, Diamante, Sellia Marina, Reggio di Calabria, Curinga, Nicotera, Belvedere Marittimo, Cariati, Catanzaro, Amantea, Falerna, Crotone, Grisolia, Squillace, Sangineto, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio e Cropani- il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi resta ampiamente sotto i livelli precrisi a: Rende (-45,3%), Amantea (-41,5%), Reggio Calabria (-40,3%), Isola di Capo Rizzuto (-38,1%), Corigliano-Rossano (-34,0%), Curinga (-33,3%), Squillace (-33,3%), Sant’Andrea Apostolo dello Ionio (-30,9%) e Catanzaro (-30,4%). Solo in due comuni su 30 la dinamica rilevata è positiva: Falerna e Sellia Marina. Nell’ultimo anno è il turismo proveniente da paesi esteri a trainare il recupero. La spesa di turisti stranieri in Calabria nel 2022 ammonta a 180 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente (+50 milioni di euro, pari al +38,2%) slancio non sufficiente a raggiungere l’ammontare di spesa registrato nel 2019 (-4 milioni di euro, pari al -2,1%). È necessario comunque ricordare che parte di questo aumento è correlato all’inflazione dei prezzi al consumo, pari al +8,1% in Calabria nel 2022. “L’artigianato è tra i settori interessati dalla.........

giovedì 6 maggio 2021

Catanzaro; l’affare eolico sporco con i tedeschi per la finta energia pulita. Gratteri fa piazza pulita portando finalmente aria di legalità



 Il dialogo è stato inserito nelle carte dell’inchiesta “Alibante” per documentare il legame tra il presunto boss 80enne Carmelo Bagalà e uno dei suoi fedelissimi, il 57enne Mario Gallo. (Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta del Sud) Il primo è ritenuto il «capo storico» del clan legato ai Iannazzo e attivo a Falerna e Nocera Terinese, il secondo è il titolare di un distributore di benzina situato sulla statale 18 e ritenuto la «base logistica» di Bagalà. Entrambi sono tra le 7 persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere (altre 10 sono finite ai domiciliari e 2 hanno ricevuto misure interdittive) vergata dal Gip Matteo Ferrante, che ha effettuato il primo vaglio dell’inchiesta del pool di magistrati guidato dal procuratore Nicola Gratteri. Le microspie registrano quello che al distributore di benzina si dicono il presunto boss, il suo «più stretto collaboratore» e il figlio Alessandro (anche lui arrestato). L’anziano «capo storico» della cosca, che in quei territori secondo il Gip è diventato «un’autorità parallela all’autorità pubblica», informa i suoi fedelissimi della necessità di trovare dei terreni che sarebbero dovuti servire all'installazione di alcune pale eoliche, un potenziale affare di cui «aveva avuto notizia in via anticipata e confidenziale». L’80enne racconta ai Gallo che una «ditta tedesca era interessata ad investire nel settore dell'energia rinnovabile ed era alla ricerca di terreni sui quali installare un parco eolico, trovando immediatamente la disponibilità del Bagalà per l'individuazione dei terreni da reperire a tal fine», e ipotizzando di utilizzare delle proprietà dello stesso Gallo: «È chiaro!... qui da te le facciamo mettere…