Questo è il momento giusto! Per respirare nel polmone verde d’Italia in un perfetto mix tra natura incontaminata e panorami mozzafiato! Se non..........
Si è concluso nel tribunale di Catanzaro (presidente Beatrice Fogàri) il processo a carico di Moreno Bertucci accusato, nell’ambito del procedimento penale scaturito dall’operazione denominata Big Bang,
Esercizio arbitrario delle proprie ragioni aggravato dal metodo mafioso, con sentenza di non doversi procedere per difetto di querela. Bertucci, noto imprenditore di Sellia Marina, era stato l’unico, nel corso dell’udienza preliminare, a richiedere che la propria posizione fosse definita con il rito ordinario che, dopo una serie di rinvii preliminari, ha trovato il suo epilogo con l’accoglimento dell’eccezione difensiva presentata dal legale Piero Mancuso, tesa ad evidenziare che la mancanza della querela da parte della presunta persona offesa avrebbe dovuto impedire l’esercizio dell’azione penale. L'imputato è ............
Si è dimesso questa mattina il sindaco del Comune di Sorbo San Basile, Vincenzo Nania, indirizzando la lettera di “dimissioni irrevocabili dalla carica” e “da ogni altro incarico connesso o collegato” al segretario comunale e, per conoscenza, al Prefetto, al responsabile del Settore Amministrativo e ai consiglieri comunali.
Nelle motivazioni della decisione come riporta l'edizione odierna online della Gazzetta del Sud il primo cittadino evidenzia che “l’indagine della Procura della Repubblica di Catanzaro, avente ad oggetto gravi ipotesi di reato connesse all’esercizio del mio ufficio di Sindaco, mi impone sul piano politico la scelta responsabile delle dimissioni irrevocabili dalla carica e da ogni altro incarico connesso o collegato, con effetto immediato. Sebbene non mi sfugga la genesi del procedimento e sia fermamente consapevole della mia totale innocenza - avendo sempre agito con limpidezza e nel pieno rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza, oltre che nell’esclusivo interesse della collettività - ritengo doveroso restituire serenità all’ente locale così gravemente turbato dall’indagine in corso e concentrarmi, com’è giusto che sia, sulla difesa della mia onestà e probità di uomo e di amministratore, gravemente messe in discussione in questo momento storico. Chi ha dato a causa tutto ciò, con ......
Nonna Maria vanta il ragguardevole primato di essere la donna più anziana della Calabria ed una delle più anziane d'Italia e d'Europa.
i suoi compleanni vengono scanditi dall'autorevole Blog inglese Gerontology. A raccontare la sua storia l'Associazione Giustitalia che si occupa, tra le altre cose, della tutela legale delle persone molto anziane. Nata il 25 gennaio 1915 a Spadola in Provincia di Vibo Valentia, solo un anno dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Nella sua lunga vita ha visto alternarsi il Regno d'Italia e poi la Prima e Seconda Repubblica, oltre 10 Papi, Re e Capi di Stato e di Governo. Scampata agli orrori delle due Guerre Mondiali, era sopravvissuta alla spagnola nel 1918 (quando aveva solo 3 anni), alla Sars nel 2004 ed al Covid nel corso degli ultimi anni. Ha una famiglia molto numerosa che conta figli, nipoti e pronipoti per un totale di 26! Il segreto della sua longevità è una vita tranquilla, pasti leggeri accompagnati da .....
Con questa legge dovrà pagare l’assicurazione della sue Lambretta d’epoca anche don Andrea Bruno che ha coronato il suo sogno realizzando il Museo Meridionale della Lambretta (Musmer) di Sellia Marina (Catanzaro) che raccoglie 70 pezzi unici.
Il nuovo anno ci ha portato in materia di assicurazioni due notizie: una buona e una cattiva. Quella buona è la conferma della possibilità di sospendere l’assicurazione fino a 10 mesi nel corso dell’annualità. E questa opportunità, che era offerta a discrezione delle Compagnie, ora è diventato un diritto dell’utente. Quella cattiva, molto cattiva, è l’obbligo di assicurare le moto non circolanti, come la mia Moto Morini Kanguro del 1982 che per affetto tengo in vita e custodisco sotto un portico in campagna. Il decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, infatti, recepisce una direttiva europea del novembre 2021, e l’obbligo, recita il decreto “si applica a prescindere dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento”. Prosegue il comma successivo: “L’obbligo di cui al comma 1 riguarda anche i veicoli utilizzati esclusivamente in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni”. Le deroghe che sembravano in una prima stesura e secondo alcune interpretazioni (anche la mia) offrire una scappatoia non pare diano via di scampo neanche per le moto chiuse a chiave in un box o dimenticate in un fienile. Con questa legge dovrà pagare l’assicurazione della sue Lambretta d’epoca anche don Andrea Bruno che ha coronato il suo sogno realizzando il Museo Meridionale della Lambretta (Musmer) di Sellia Marina (Catanzaro) che raccoglie 70 pezzi unici. Lo sciagurato provvedimento ha origine dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 4/9/2018, chiamata a pronunciarsi su chi dovesse pagare il danni di un incidente provocato da un giovane portoghese che aveva sottratto l’auto alla madre. La vettura era parcheggiata in garage da tempo e la donna non l’aveva più assicurata. “E’ un bel problema – afferma Paolo Marchinelli, direttore del Museo Espositivo delle Moto Benelli MotoBi e delle Moto Marchigiane di Pesaro – e sono tempestato di telefonate di collezionisti che vogliono avere chiarimenti. Sto contattando compagnie assicurative per capirne di più, anche perché il Museo che conta 150 pezzi, ospita moto di collezionisti e di associati al nostro Moto club, in gran parte funzionanti e regolarmente targate. Non possiamo togliere le ruote, né radiare le moto, alcune già assicurate perché vengono utilizzate per sfilate e manifestazioni d’epoca. Certo – conclude amaramente Paolo Marchinelli – a novembre ci fanno un regalo con la possibilità di reimmatricolare auto e moto storiche richiedendo la targa e i documenti conformi agli originali, e due mesi dopo ci dicono che è obbligatorio assicurarli”. E questa è la prima contraddizione. Pagare o radiare? Ma perché devo togliere di mezzo la mia Morini che curo con amore nella speranza di avere il tempo di restaurarla alla perfezione. Perché la devo radiare e mettere, se va bene, in salotto? Oppure la rottamo alla prossima occasione che avrò di comprare una moto nuova, se qualcuno mi darà due lire. Così la rottamazione, che ha già dato un duro colpo al patrimonio storico della Penisola, segnerà un altro punto a suo favore. Ma al di là delle ricostruzioni storiche, l’attuale decisione governativa ha creato un danno e la confusione regna sovrana tra gli addetti ai lavori e tra gli specialisti che si trincerano dietro un “stiamo valutando”. Certo io alla Morini le ruote non gliele tolgo. Ma tornando alla sentenza che ha dato origine alla questione c’è anche un altro particolare. Avrebbe fatto differenza per il giovane portoghese se l’auto della madre oltre a non essere assicurata non avesse avuto la targa, ovvero fosse stata radiata? Lui voleva fare un giro e basta e quindi la nuova legge assicurazione o meno, targa o meno, non risolve, secondo me la faccenda. C’è di più. Se io assicuro la mia moto, una qualsiasi moto, e poi nei mesi invernali sospendo la copertura, la moto è nel box senza assicurazione e quindi esposta al rischio che qualcuno la possa prendere e usare. Proprio quello che la nuova legge voleva evitare. Qual è la logica? Inoltre non è ancora chiaro chi controllerà la situazione delle moto, in gran parte di valore storico, che sono nei box di migliaia di italiani. Verrà il vigile urbano a farti aprire il box? Il Ministero incrocerà i dati del PRA con quelli dei veicoli assicurati? E chi andrà a controllare se il veicolo non assicurato è in grado di circolare o è senza ruote? Siamo ancora al campo di cento pertiche. Però nel numero di dicembre 2023 di Motitalia il mensile della Federazione motociclistica italiana, in un articolo sulle novità legislative, si sosteneva che il recepimento della direttiva europea “rappresenta un grave problema per tutti i veicoli di interesse storico e collezionistico” e che la FMI “grazie al supporto dell’Intergruppo Parlamentare per la mobilità motociclistica e alla sensibilità del Ministero delle Imprese …… ha avviato una ipotesi di esonero assicurativo per tutti i mezzi di interesse storico e collezionistico. I dettagli di tali novità saranno esplicitati in .......
Zagarise; MUSEO DIFFUSO: È in fase di allestimento il museo diffuso voluto e finanziato da Luigi Verrino, che vede numerose opere in bronzo di particolare pregio in luoghi della memoria del popolo zagaritano.
L'ultima in ordine di realizzazione è il "Carrettino" o "Carricegliu" posizionato, per volontà dell'amministrazione comunale e di Luigi, vicino al ponte della legalità e porta d'accesso al costruendo parco urbano dei frutti del Mediterraneo. L'opera immortala i "giochi di una volta" per evitare che il passato sia cancellato dalla memoria delle nuove generazioni. Ogni opera è dotata di un QR code che consente al visitatore di visualizzare la storia di ogni opera d'arte inserendola all'interno di un percorso artistico. Questo progetto è inserito all'interno di un percorso avviato ormai da dieci anni e che troverà la massima espressione con la realizzazione del Museo delle Arti di Zagarise all'interno del primo piano di palazzo Parisi dove troveranno collocazione stabile opere di Guttuso e Ligabue, oltre alle opere di Fiume, Rotella ed artisti locali attualmente collocare all'interno del centro di piazza A. Moro. Zagarise si candida a diventare città delle arti richiamando artisti ed appassionati da ...........
Creatività, gusto, ingredienti genuini selezionati e abbinati con criterio, cottura e fermentazione accurate: sono questi gli ingredienti che hanno portato sul podio delle migliori birre d'Italia il birrificio "Simon&Co Brewery", calabrese di Andali, con ben 5 delle sue birre.
Quattro luppoli d'oro e uno d'argento: è questo il bottino portato a casa da Luigi Masciari, titolare del birrificio e dell'omonimo pub a Catanzaro, dal "Best Italian Beer", il concorso nazionale organizzato da Feder Birra. Luppolo d'oro per "Zezé", la birra allo zenzero, ma anche per la birra dedicata a La Nuova Calabria, "Stefy Anna Gabry" tra le più apprezzate tra i tavoli del Simon Pub, gusto ciliegie e amarene, e ancora sul podio delle migliori birre la "Bard" al limone e lime, e la "Cacova vs Gambalese", dal particolare gusto e aroma di fico d'india. Luppolo d'argento per "Sulla", la birra al miele, anche questa tra le più richieste e vendute nelle serate al pub catanzarese. "Simon&Co Brewery" è un micro birrificio artigianale ma anche un beer-shop, lavora su piccoli e medi quantitativi di birra e non finisce mai di sorprendere per la proposta creativa, ogni anno sempre più varia e ricca di ingredienti più o meno comuni. Dai frutti alle spezie, agli ortaggi: le birre a marchio "Simon&Co Brewery" sono un viaggio nel gusto capace di rallegrare e incuriosire sorso dopo sorso, con la complicità di chi sa ben proporle e abbinarle ai pasti o alla personalità del suo cliente: il titolare Luigi Masciari. Anni e anni di passione, ricerca, sperimentazione, fanno di lui un vero "vate" della birra, il cui talento è stato negli anni già ampiamente riconosciuto e premiato, da ultimo con il riconoscimento ottenuto alla Beer Attraction di Rimini. Non .......
Finti carabinieri, finti tecnici dell'Enel o semplicemente malviventi in giacca e cravatta: cambia scenario, ma non copione, con anziane truffate e derubate senza che nessuno veda o senta nulla anche nei quartieri più popolosi.
Ed è ormai allarme a Catanzaro. L'ultimo episodio in ordine di tempo ( come riporta l'edizione online di lanuovacalabria.it a firma della giornalista Stefania Papaleo) si è verificato nei giorni scorsi a Pontepiccolo, dove un'anziana donna si è vista portare via perfino la catenina d'oro che portava sempre al collo e sfilare le fedi nuziali sua e del marito deceduto, quasi uno sfregio da parte di chi avrebbe bussato alla sua porta chiedendole una ingente somma di denaro in cambio della libertà del figlio da loro preso in ostaggio, con un documento da firmare per il rilascio. Inevitabile il senso di panico e paura provati dalla donna, che intanto veniva anche trattenuta al telefono da un complice, rimasto sotto casa a svolgere il ruolo di palo, in attesa di mettere in moto l'auto a bordo della quale fuggire a tutto gas insieme al delinquente che, dopo essersi introdotto in casa, aveva già provveduto a mettere le mani su denaro e gioielli consegnati dall'ingenua madre interessata solo a salvare il figlio. Un episodio gravissimo, dunque, che va ad allungare l'elenco di truffe sempre più brutali messe a segno in città da malviventi senza scrupoli che, peraltro, continuano a .............
Nuovi guai per D. S., 44 anni, infermiere dell’ospedale Ciaccio-De Lellis di Catanzaro, (Come riporta l'edizione online di Calabria7.it) finito nel mirino della Procura per aver violentato pazienti oncologici, per concussione, violenza privata, minaccia aggravata e peculato mediante profitto di un errore altrui, arrestato per la seconda volta nel giro di tre mesi dalla Guardia di finanza. Lo scorso settembre è s tato destinatario di una misura cautelare in carcere, poi sostituita dal Tribunale del riesame con i domiciliari, mentre ora è stata raggiunto da un’altra ordinanza agli arresti domiciliari dal gip su richiesta del sostituto procuratore per una nuova ipotesi. Si aggrava il quadro accusatorio per il camice bianco in servizio all’Unita operativa di Oncologia del Presidio Ospedaliero, che avrebbe approfittato dello stato di vulnerabilità della moglie di un malato affetto da leucemia, costringendola a consegnargli la somma di 600 euro col pretesto di dover retribuire un medico di un noto ospedale di Milano per una consulenza utile al marito, dal momento che secondo lui il paziente sarebbe stato curato male al De Lellis. Avrebbe telefonato alla donna dicendole di avere assoluta urgenza di parlarle di persona, riferendole che le condizioni di salute del marito necessitavano di un approfondimento medico, di aver fatto visionare la cartella clinica del marito al primario del reparto di Ematologia ricevendo come risposta che il sanitario che lo aveva in cura non aveva capito nulla delle sue reali condizioni di salute e di aver contattato un medico dell’ospedale di Milano il quale avrebbe prestato una consulenza sulle condizioni di salute del marito dietro pagamento della somma di 600 euro. Un’ ipotesi di accusa che si aggiunge alle altre gravi ipotesi di reato, prima fra tutte quella di .........