Alberto Cristiano, professione centrocampista (ma anche..........
Ci sono cinque “passioni” fondamentali nella vita di don Lino Tiriolo: la prima è Gesù, come ci dice lui stesso con un gran sorriso, poi la famiglia, la sua comunità parrocchiale, a seguire i santi Agazio e Vitaliano, protettori della sua diocesi, di cui non manca d’invocare l’intercessione a ogni celebrazione liturgica, e infine il Catanzaro Calcio, di cui è cappellano dal 2001. Un impegno, questo con la squadra calabrese, che ha appena conquistato, battendo, lo scorso 18 marzo, per 2-0 (reti del capocannoniere del girone C Iemmello e di Brignola) la Gelbison con cinque giornate di anticipo, dopo una stagione dominata con numeri da record, la promozione in Serie B dopo 17 anni di assenza, vissuto da don Lino, parroco di Santa Teresa dell’Osservanza e cancelliere della curia catanzarese, con serietà e slancio emotivo a un tempo. Lo incontriamo proprio per commentare il trionfo delle “sue” Aquile, festeggiato sul neutro di Salerno, dove si è giocata la partita contro la Gelbison e non ad Agropoli per permettere la grande affluenza dei tifosi del Catanzaro, arrivati in ben 10 mila, galvanizzati da un campionato da assoluti protagonisti, con 86 punti in 33 partite, un’unica sconfitta e un vantaggio sulla seconda -il Crotone, altra calabrese- di 16 punti. Questa squadra, ribattezzata “il piccolo Napoli” incarna in .......
La società comunica che Mister Giuseppe Saladino non è più l’allenatore dell' Asd Sersale calcio 1975. Tutta la dirigenza lo ringrazia per il grande lavoro svolto e per i risultati raggiunti augurandogli le migliori fortune per il futuro". Lo annuncia il club giallorosso sui propri profili ufficiali.
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Negli ultimi anni, hanno riacceso una rivalità calcistica che per molto tempo era rimasta sopita; anzi, c’è stato anche un periodo in cui le due tifoserie erano amiche e simpatizzanti. Poi, soprattutto da quel rocambolesco 3-4 al Granillo, passando per la maglia sfoggiata da Gallo, un susseguirsi di sfottò da ambo le parti. Dopo l’arresto del patron romano, dalla città catanzarese non si era fatta attendere l’ironia social, che andava soprattutto a rimarcare proprio la frase presente in quella maglia tanto discussa (“lavati i peri e va curcati”). Oggi, a qualche ora dalla beffa subita dalla squadra di Vivarini a Padova, a “scatenarsi” sono invece i tifosi amaranto, che hanno invaso le ....... bacheche tra Palanca, Manué e il povero gabbiano.
La guerra in Ucraina non risparmia nessuno, neanche gli ormai ex calciatori del Fc Catanzaro, società dilettantistica di Kiev che per nove anni ha portato il nome e il simbolo del Catanzaro calcio. La società, vincitrice di due coppe e di un «Super bowl» nel campionato ucraino, si è sciolta nel 2018, ma fra la capitale dell’Ucraina e il capoluogo della Calabria si è creato un vero e proprio ponte ideale. La storia del club che ha preso il nome di una società di provincia era rimbalzata in Italia negli anni scorsi. Molte testate sportive on line, incuriosite, le avevano dedicato dei servizi, perchè il Catanzaro vanta 7 campionati in serie A e una finale di coppa Italia, ma non è la Juventus, il Milan o l’Inter. Eppure i gol segnati direttamente da calcio d’angolo di Massimo Palanca sono scolpiti nella storia del calcio italiano al punto da appassionare il fondatore di una squadra di Kiev nata con il nome di «Change» che successivamente assunse il nome di Fc Catanzaro, società che in Italia aveva sostituito per alcuni anni la vecchia e gloriosa Us Catanzaro dopo il fallimento.
La pagina Facebook del club ucraino esiste ancora e ha molti followers catanzaresi, aumentati dopo l’invasione russa. Oleksandr Sytsko, presidente del club e capo allenatore, vive molte ore delle sua giornata in un rifugio antiaereo. Nei giorni scorsi ha .........