Visualizzazione post con etichetta gimigliano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta gimigliano. Mostra tutti i post

venerdì 29 marzo 2024

I Riti del Giovedì Santo a Catanzaro e: Sellia Marina, Simeri, Gimigliano, Taverna, Soverato, Cropani, Magisano, Zagarise e Sersale.

 


La visita ai Sepolcri a Catanzaro, una tradizione secolare con un trasparente contenuto simbolico ed augu­rale.


Fra i riti, le consuetudini e le manifestazioni della Setti­mana Santa a Catanzaro, che culminano nella spettacolare proces­sione della NACA del Venerdì, che quest'anno uscirà dalla Chiesa del Rosario, la tradizione religiosa tramanda per la giornata del giovedì il rito dell'ado­razione del Santissimo con una visita alle principali chiese, detta volgarmente la visita ai cosiddetti "Sepolcri". Un nome che spesso trae in inganno. Non indica, infatti, la deposizione del Cristo morto, la sua tomba, ma l'altare della reposizione, cioè del tabernacolo in cui, nella liturgia cattolica, viene riposta e conservata l'Eucaristia al termine della messa vespertina del Giovedì santo, la Messa nella Cena del Signore. Questo, infatti, è il giorno dell'Ultima cena, quando Gesù istituì l'Eucaristia e lavò i piedi agli Apostoli. So­no le ore che precedono il tradimento di Giuda, l'arre­sto, il processo, la flagellazione, la strada verso il Golgota e la crocifissione. E' un girovagare nelle strette e tortuose stradine del Capoluogo, per recarsi nelle principali Chiese a pregare in religioso silen­zio ed a visitare le interessanti com­po­sizioni che rappresentano i "sepol­cri": l'altare principale (od anche laterale) della chiesa addob­bato, la mattina del Giovedì in ricordo dell'ultima cena, con fiori e doni simbolici portati dai fedeli sul sepolcro di Cristo. Buona serata. Dal dopo pranzo del Giovedì fino alla Risurrezione la chie­sa è in lutto, vige il silenzio.
Tratto dal Gruppo -

Catanzaro la Città mia di GI.MA. Giovanni Mancuso


                        GIMIGLIANO 





















" SIMERI"  SIMERI CRICHI



          SELLIA MARINA                                              














a seguire altre foto dai vari centri del Comprensorio

martedì 26 marzo 2024

Fotoracconto della Domenica delle Palme a: Sellia Marina, Zagarise, Sersale, Pentone, Taverna, Magisano, Gimigliano, Sorbo San Basile, Simeri Crichi, Stalettì, Curinga

 In Calabria i fedeli partecipano con devozione alla benedizione delle palme che assumono diverse forme come croci, cuori, fisarmoniche o simboli di prosperità e abbondanza. In alcuni paesi vengono caricate di cioccolatini e dolci per i bambini. Nei centri del cosentino, viene caricata con dolci e fichi e in cima viene messo un arancio ed una fettuccina di seta. n tutta la Calabria si organizzano processioni, alle quali prendono parte tutti i cittadini. Le processione si concludono con la benedizione delle palme. Terminata la funzione della benedizione, si usa collocare, un po’ dovunque, le palme, i ramoscelli di ulivo e di alloro.

In alcuni paesi esisteva la tradizione di bruciare le foglie secche di palma e di ulivo per fumigare l’interno delle case, una sorta di scongiuro contro le insidie del maligno.



CURINGA




                           ZAGARISE









                                                                     STALETTI'











                                                         PENTONE













                                                                         GIMIGLIANO




                                             SELLIA MARINA




 a seguire altri centri del comprensorio

sabato 20 gennaio 2024

“Grande Catanzaro” Un progetto forte che coinvolge già 14 centri tra i quali: Sellia Marina, Simeri Crichi, Pentone, Cropani e Botricello. Per un unico progetto di sviluppo.



 Un’Area Catanzarese forte, “pesante” dal punto di vista istituzionale, unita e in grado di fornire ai propri cittadini servizi all’altezza delle aspettative. E, soprattutto, che ruoti attorno al capoluogo di regione. In due parole: “Grande Catanzaro”, il progetto portato avanti dal sindaco Nicola Fiorita e da altri 14 suoi colleghi dell’area, appena promosso dagli esperti del Programma “Italiae” che fa capo al dipartimento Affari regionali presso la presidenza del Consiglio dei ministri.«Tutti guardano alla proposta della Grande Catanzaro come una rottura con un passato isolazionista» è la considerazione degli esperti che affiancano gli Enti nei processi di aggregazione e di gestione associata dei servizi. Il primo rapporto di “Italiae” è stato stilato dopo i confronti con sindaci, assessori e dirigenti di Borgia, Botricello, Caraffa, Cropani, Gasperina, Gimigliano, Girifalco, Marcellinara, Pentone, San Floro, Sellia Marina, Settingiano, Simeri Crichi e Stalettì. Un documento preliminare che contiene gli indirizzi per un unico progetto di sviluppo.

Un documento preliminare, denominato “prime evidenze”, ma che contiene fondamentali indirizzi per il lungo lavoro che attende i sindaci dell’Area, impegnati ad ottimizzare le loro azioni di governo e ricondurle ad un unico progetto di sviluppo.

Da questa indagine condotta in parte sul campo e in parte attraverso l’esame di documenti, “Italiae” ha tratto tre indirizzi molto condivisi dai sindaci: il primo, l’unione deve avvenire gradualmente e mantenendo l’autonomia dei singoli Comuni; il secondo, tutti convengono sul fatto che aumenterà il peso politico sia del Capoluogo sia dei singoli Comuni; il terzo, la gestione condivisa dei servizi può essere una soluzione per sopperire alle carenze di personale e di professionalità. Il documento analizza le principali fragilità dell’area, riconducibili in massima parte al deficit infrastrutturale, alla disoccupazione giovanile, all’assenza di una filiera turistica, alla marginalità del ........ 

martedì 24 ottobre 2023

La Basilica Madonna di Porto accoglie il nuovo sacerdote Don Fabrizio Fittante Appuntamento sabato 28 ottobre per la solenne celebrazione di insediamento.



 La comunità di Gimigliano accoglie con gioia il nuovo Parroco e Rettore della Basilica di PORTO, don Fabrizio FITTANTE.

Appuntamento a Porto SABATO 28 OTTOBRE per la solenne celebrazione di accoglienza e insediamento.
Don Fabrizio celebrerà le prime Ss. Messe a Gimigliano DOMENICA 29 OTTOBRE.
Lo attendiamo con la preghiera di lode al Signore per intercessione della Madonna di Porto e di San Giuseppe.
Di seguito il programma delle celebrazioni.

lunedì 7 agosto 2023

La grande incompiuta sul Melito. Diga progettata oltre 40 anni fa, da abbandonata a opera strategica causa la crisi idrica. I soldi ci sono ....... forse

La diga del Melito, nell’area di Catanzaro, che avrebbe dovuto fornire acqua a oltre cinquanta comuni. Ma quel progetto nato nel 1983 su input della Cassa per il Mezzogiorno non è mai arrivato a compimento anche revocata la concessione al
consorzio di bonifica  «La crisi idrica ed energetica in atto, spinge a recuperare con urgenza le risorse necessarie per il completamento della Diga del Melito quale risorsa fondamentale per rispondere ai bisogni idrici e idroelettrici della Calabria». Non ha dubbi il responsabile regionale del dipartimento Ambiente della Lega Calabria, l’architetto Giuseppe Macrì, che sollecita la politica per il completamento dell’invaso idrico di Gimigliano e delle altre incompiute della regione, «necessarie per superare la crisi idrica e valorizzare le risorse del territorio».

A seguire l'articolo tratto dalla Gazzetta del Sud.

venerdì 16 dicembre 2022

Emergenza idrica; La diga sul Melito tra i comuni di Gimigliano, Sorbo San Basile e Fossato Serralta ritorna alla ribalta. Far ripartire con la Regione Calabria il progetto Diga del Melito e utilizzare le vasche di proprietà del Consorzio di bonifica Ionio catanzarese per garantire maggiore disponibilità di acqua potabile

 DIGA DEL MELITO: Partita già 50 anni fa per realizzare il più grande invaso d’Europa”. “Finanze investite dallo Stato che doveva portare benessere e sviluppo ai cittadini e che invece sono finite in clientele, deturpamento del territorio ed in qualche bizzarra campagna pubblicitaria con gigantografie e fotomontaggi. 



Far ripartire con la Regione Calabria il progetto Diga del Melito e utilizzare le vasche di proprietà del Consorzio di bonifica Ionio catanzarese per garantire maggiore disponibilità di acqua potabile al territorio comunale e non solo. Si è discusso di questo a Palazzo de Nobili, sede del Comune di Catanzaro, in occasione di un vertice presieduto dal sindaco Nicola Fiorita e voluto dall’assessore ai Lavori pubblici, Raffaele Scalise, con il commissario dell’Autorità rifiuti e risorse idriche della Regione Calabria, Bruno Gualtieri, e il commissario del Consorzio di bonifica, Fabio Borrello, accompagnato dai membri della sua struttura tecnica. “Sul tavolo c’è l’ipotesi di utilizzare le vasche di contenimento di proprietà del Consorzio nei pressi della Torre Cavallara, nel quartiere Lido, per poter rafforzare il servizio di approvvigionamento idrico della zona sud della città”, ha detto l’assessore Scalise. “Una vasca della capienza di 18mila metri cubi circa  – ha spiegato – finora adibita solo per utilizzo irriguo e che, invece, potrebbe essere usufruita anche per l’erogazione a scopo potabile con un semplice collegamento alla rete idrica comunale. Una soluzione sostenibile e quasi a costo zero, perché la struttura è già esistente e non necessita di pompe di sollevamento, in quanto situata in una zona più alta”. L’ipotesi più ambiziosa e a lungo termine di cui i vertici dell’amministrazione comunale, commissari regionale e del Consorzio di bonifica hanno parlato è quella di riaprire il dossier Diga sul Melito, nel territorio di Gimigliano: “E’ stata per decenni – ha detto Scalise – una questione irrisolta e sfociata in lunghi contenziosi che hanno privato il nostro territorio di una struttura indispensabile per poter assicurare la disponibilità di acqua in un futuro non così lontano. Catanzaro e la sua provincia hanno bisogno di un invaso di grandi dimensioni che, alla luce dei nuovi studi, può essere realizzato a Gimigliano superando i rischi geologici e ambientali. Porteremo avanti questa ....... 

venerdì 2 dicembre 2022

Pizzicati in vari paesi della Presila 26 furbetti con il reddito di cittadinanza preso con l'imbroglio, alcuni lavoravamo con busta paga altri con precedenti penali

 

Indagine economica a largo raggio per i carabinieri della compagnia di Catanzaro. I militari delle Stazioni di Squillace, Pentone, Marcellinara e Gimigliano hanno deferito in stato di libertà, per il reato di false dichiarazioni atte ad ottenere il reddito di cittadinanza, ben 26 persone di cui tre maggiorenni stranieri. I Carabinieri hanno accertato che i cittadini avevano chiesto ed ottenuto, tramite L’INPS, la percezione del reddito di cittadinanza pur senza averne i requisiti o, pur non avendoli più, non comunicando le variazioni intervenute. L'operazione ha visto i militari delle varie Stazioni controllare e verificare le posizioni di diversi percettori del reddito di cittadinanza, controllando in special modo la veridicità delle dichiarazioni rese in sede di richiesta del beneficio. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di verificare che gli indagati hanno dichiarato informazioni non corrispondenti al vero nel tentativo di indurre in errore l’INPS e ottenere così un ingiusto profitto. Le informazioni fornite non correttamente vanno dalla falsa attestazione sulla residenza (spesso rivelatasi, a seguito di accertamenti, fittizia, unicamente per risultare unico membro di un nucleo familiare e quindi abbassare il valore della dichiarazione ISEE), all’omessa o falsa indicazione di ricevere, nello stesso periodo, altri redditi che, superata una certa soglia, non avrebbero consentito l’ottenimento della pubblica provvidenza. Tra le varie anomalie riscontrate vi sono anche quelle chi ha percepito regolarmente un reddito da lavoro dipendente o, in diversi casi, di chi ha omesso di comunicare precedenti penali ostativi. Il danno complessivo all’erario smascherato dai Carabinieri è di oltre 196.000 euro.



a seguire l'articolo tratto dalla Gazzetta del sud oggi in edicola.

martedì 29 novembre 2022

Paura nel Catanzarese, crolla muro di contenimento evacuati d'urgenza 5 famiglie.

 


È di cinque nuclei familiari evacuati, il bilancio della frana che nella notte fra domenica e ieri si è staccata dal declivio che costeggia la strada che porta al rione Croci finendo a ridosso di un fabbricato sottostante. "Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta del Sud". È il bilancio causato da una fitta pioggia caduta nelle 24 ore scorse che ha messo in soqquadro un territorio fragile e pesantemente esposto al rischio idrogeologico. Sono scattate subito le operazioni di soccorso coordinate dalla sindaca Laura Moschella e che ha visto impegnati i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo maggiore, Francesco Aloisio, il comando dei vigili del fuoco di Catanzaro, l’ufficio tecnico comunale, coordinato da Vincenzo Iavarone, il comandante dei vigili urbani, Maria Rossella Rizzo e alcuni volontari. Sette persone, tra cui .................... 

lunedì 10 ottobre 2022

Dal Pnnr 29 milioni per la diga del Menta, zero euro per la diga sul Melito in provincia di Catanzaro. La diga più grande D'Europa iniziata nel 1983 costata già oltre 190 milioni di euro

 Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha sottoscritto con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e i ministri delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, il protocollo d'intesa finalizzato alla realizzazione del Progetto bandiera calabrese relativo al "completamento dello schema idrico del torrente Menta". Si tratta di un investimento inquadrato nell'ambito della programmazione dei fondi Pnrr, il cui ammontare complessivo è pari a 29 milioni di euro, e che consentirà la realizzazione di una serie di interventi fondamentali per il pieno sfruttamento idroelettrico e idropotabile della diga. L'opera, pienamente coerente con le finalità del Piano nazionale di ripresa e resilienza, garantirà a regime una produzione di circa 30mila megawatt di energia pulita all’anno, tale da soddisfare il fabbisogno medio di un centro urbano di media grandezza.


Calabria, il Recovery sui sistemi idrici. Ma non c’è la diga sul Melito

Gravitano entrambi attorno all’area reggina gli interventi sugli schemi idrici proposti per il Recovery fund. Non c’è una delle grandi incompiute calabresi, ovvero la diga del Melito, nell’area di Catanzaro, che avrebbe dovuto fornire acqua a oltre cinquanta comuni. Ma quel progetto nato nel 1983 su input della Cassa per il Mezzogiorno non è mai arrivato a compimento e proprio nei mesi scorsi è stata anche revocata la concessione al Consorzio di bonifica Jonio catanzarese.
Dunque, non sarà possibile avvalersi dei fondi europei previsti nell’ambito degli interventi relativi a invasi e gestione sostenibile delle risorse idriche, volti a potenziare e completare le infrastrutture di derivazione, invasi artificiali e dighe nonché condotte di adduzione primaria. 

In Italia, il problema delle opere incompiute è una questione che attanaglia da tempo il governo e i cittadini nostrani. Durante il corso degli anni, sono in tutto più di 600 le infrastrutture che sono state progettate e finanziate, ma sono poi rimaste incomplete. Il denaro servito per la realizzazione di queste opere ammonta a più di 4 miliardi di euro, che sono stati smarriti o consumati chissà dove. Ciò che rimane oggi è un grande spreco di denaro pubblico in merito a delle costruzioni mai esistite, e che probabilmente non esisteranno mai. Una delle opere italiane incompiute che ha destato maggior scalpore col tempo, è la Diga di Gimigliano, in provincia di Catanzaro. Ideata per essere la diga più grande e mastodontica di tutta Europa, i lavori sono iniziati nel lontano 1982, ma sono bloccati al 16% da allora.

Il progetto iniziale

Per troppi anni, gli abitanti calabresi hanno sperato nelle parole di chi ci governa, e hanno atteso che arrivasse il loro momento. La costruzione della diga infatti avrebbe portato sul territorio lavoro, turismo e ricchezza. Purtroppo però col tempo, la sua ..........

giovedì 1 settembre 2022

Meteo, superato il record storico di pioggia ad Agosto. Sulle colline Catanzaresi di Pentone, Tiriolo e Gimigliano ben 230mm di pioggia mensili con temperature autunnali Mai, ad Agosto, aveva piovuto così tanto

 A Gimigliano, Pentone e Tiriolo, sulle basse colline di Catanzaro, siamo addirittura 230mm di pioggia mensile! Mai, ad Agosto, aveva piovuto così tanto



Lo Stretto di Messina ha battuto oggi il record storico di pioggia mensile ad Agosto, sia per abbondanza che per costanza delle precipitazioni. Oggi, infatti, è l’8° giorno di pioggia mensile, a fronte di una media di un solo giorno di pioggia atteso in questo mese tipicamente estivo. A Catona, frazione litoranea di Reggio Calabria nel cuore dello Stretto, abbiamo superato i 150mm di pioggia mensile. E ha piovuto molto di più nelle zone di montagna: a Gambarie d’Aspromonte i giorno di pioggia mensili sono stati ben 11, quasi la metà (!!!), mentre a Gimigliano, Pentone e Tiriolo, sulle basse colline di Catanzaro, siamo addirittura 230mm di pioggia mensile! Mai, ad Agosto, aveva piovuto così tanto nello Stretto e in Calabria, in barba ai catastrofismi climatici sulla siccità. Oltre alle piogge fa anche molto fresco, come se fossimo in pieno autunno. La minima odierna è piombata addirittura a +20°C sia a Reggio che a Messina e adesso, in pieno giorno, la colonnina di mercurio riesce con fatica a raggiungere i +26°C nonostante le schiarite. Il freddo è organico, non cioè legato esclusivamente alle precipitazioni: basti pensare che a Gambarie d’Aspromonte la temperatura minima è stata addirittura di +12°C e adesso in pieno giorno abbiamo appena +16°C, come se fossimo già ad Ottobre. Particolarmente affascinante l’arcobaleno che stamani ha “unito” le due sponde dello Stretto con un tripudio di colori, durante l’ennesimo rovescio piovoso (vedi foto nella gallery scorrevole a corredo dell’articolo). Dal punto di .............. 

giovedì 23 giugno 2022

"Grande Catanzaro" 8 sindaci con Fiorita per l'ottimo progetto di una città metropolitana di oltre 140 mila abitanti.

 Otto sindaci di altrettanti Comuni dell’hinterland catanzarese hanno sottoscritto una nota sulla cosiddetta “Grande Catanzaro”, che rappresenta una delle idee forti del programma del candidato sindaco del capoluogo di regione, Nicola Fiorita. Si tratta in particolare di Elisabeth Sacco (Borgia), Francesco Scalfaro (Cortale), Raffaele Mercurio (Cropani), Gregorio Gallello (Gasperina), Laura Moschella (Gimigliano), Vittorio Scerbo (Marcellinara), Domenico Giampà (San Pietro a Maida) e Davide Zicchinella (Sellia).



Il progetto ambizioso di Nicola Fiorita di costruire una Grande Catanzaro attraverso l’unione politica e culturale dei Comuni dell’area catanzarese ci convince e ci piace – scrivono i sindaci. L’idea di realizzare una città metropolitana di fatto potrà portare grandi benefici non solo al capoluogo di regione, ma anche ad ogni singolo Comune limitrofo o prossimo, che potrà fare rete nell’ottimizzazione dei servizi e accedere con più facilità ai finanziamenti europei e nazionali. Ci sono materie importanti per la vita dei cittadini su cui lavorare: mobilità, ciclo dei rifiuti, depurazione, energie rinnovabili, turismo e cultura. È ovviamente un progetto da affinare e discutere con serietà e profondità. Ogni Comune – prosegue la nota – custode attento della propria identità e della propria storia, dovrà fare le proprie valutazioni e riflessioni. Saranno i consigli comunali, dopo un opportuno confronto con le popolazioni, a valutare e verificare l’efficacia della proposta di Nicola Fiorita, fornendo proposte concrete. Ma un dato è certo: solo attraverso l’unione delle nostre energie e delle nostre potenzialità, saremo tutti più forti e più credibili sotto l’aspetto politico e istituzionale. Oggi – concludono i sindaci – Catanzaro conta poco e i Comuni dell’area pagano anche essi questa debolezza. Noi riconosciamo al Capoluogo un ruolo-guida di tale processo e siamo certi che Nicola Fiorita riuscirà a ........... 

martedì 12 aprile 2022

Frodi Fiscale sequestrati all'associazione "Vivere insieme" di Catanzaro oltre 100mila. che opera con diverse strutture per anziani anche a Sersale, Gimigliano, Marcellinara.

Foto archivio


 Oltre 100mila euro sono stati sequestrati dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla locale Procura, all’associazione "Vivere insieme" esercente l’attività di assistenza residenziale per anziani e disabili in provincia di Catanzaro, il cui legale rappresentante è indagato per frode fiscale. La somma sequestrata in esecuzione di un decreto emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro, è pari all’imposta evasa. Il provvedimento cautelare è frutto di una verifica condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catanzaro nei confronti del soggetto economico colpito dal sequestro, che avrebbe permesso di individuare condotte illecite attuate mediante l’emissione e l’utilizzo di numerose fatture per operazioni inesistenti, finalizzate ad evadere l’Imposta sul Reddito delle Società (Ires) nei periodi d’imposta dal 2014 al 2017. I costi fittizi sarebbero stati documentati con fatture per consulenze fiscali ed amministrative ritenute oggettivamente inesistenti, emesse da due società strettamente riconducibili all’associazione ispezionata, per un importo di oltre 385.000 euro, con conseguente abbattimento del reddito soggetto a imposizione. Sono stati, pertanto, denunciati alla .............

venerdì 12 novembre 2021

Presila, Scoperta la causa di un incendio in una abitazione fu il figlio con l'aiuto di un complice, il tutto per una successione testamentaria

 Scoperta la causa di un incendio divampato lo scorso luglio all’interno dell’abitazione di un agricoltore 62enne di Gimigliano. 


IL figlio del proprietario della casa incendiata, aiutato da un complice, aveva appiccato il fuoco all’interno dell’abitazione. Per questo sono stati arrestati due braccianti agricoli di Gimigliano. Fortunatamente, al momento dell’incendio nessuno era presente in casa. Nei giorni scorsi, i carabinieri di Gimigliano hanno dunque eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP di Catanzaro su richiesta della locale Procura nei confronti di un 29enne, già noto alle Forze dell’Ordine e di un 37enne, accusati di aver incendiato la casa del padre di uno dei due.

La vicenda

In una mattinata di luglio scorso i carabinieri, nel procedere al sopralluogo della scena dopo un incendio in abitazione, avevano riscontrato evidenti segni di effrazione sulla porta d’ingresso, presumendo da ciò che qualcuno introdottosi nella casa avesse appiccato il fuoco. I militari sin da subito avevano focalizzato le indagini e gli accertamenti nell’ambito familiare della vittima, poiché già da tempo, quest’ultima aveva avuto contrasti con alcuni suoi parenti più stretti per una successione testamentariaPertanto, veniva analizzato lo smartphone in uso al 29enne, figlio della vittima, e dall’estrapolazione dei dati emergevano messaggi scambiati tra i due arrestati, da cui, in modo inequivocabile, si appurava che ad incendiare l’abitazione del padre era stato il figlio con l’aiuto di un complice. I due .......... 

venerdì 29 ottobre 2021

Gimigliano, terribile fine. Una donna di 44 anni guardia giurata si uccide con la pistola di ordinanza comunità sconvolta dalla tragedia

 Ha preso la pistola che aveva in dotazione in quanto guardia giurata e si è sparata un colpo che si è rivelato mortale. Così una donna di 44 anni ha deciso di farla finita. 



La donna, conviveva con il compagno e lascia due figli piccoli.  dopo cena, nella sua abitazione di Gimigliano, si è allontanata e ha scelto di farla finita.  Sul posto i carabinieri della locale stazione e la professoressa Isabella Aquila dell'Istituto di Medicina legale dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Si attende  il responso dell'autopsia che.............. 

mercoledì 15 settembre 2021

Nel catanzarese- Denunciate 35 persone per Percezioni indebite buoni spesa Covid.

 


 I carabinieri della Compagnia di Catanzaro hanno denunciato a Gimigliano, centro a pochi chilometri dal capoluogo, con l'accusa di avere percepito indebitamente buoni spesa Covid. Ai denunciati, che avevano presentato al Comune false attestazioni per percepire il beneficio, viene contestato il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. In particolare, le false informazioni fornite al Comune, vanno dalla falsa attestazione sulla residenza e sul numero dei componenti del nucleo familiare, all'omessa o falsa indicazione di non ricevere, nello stesso periodo, altri sussidi sociali e, infine, false dichiarazioni di reddito che, tra l'altro, superata una certa soglia, non avrebbero consentito l'assegnazione del buono Covid. L'operazione rappresenta la prosecuzione di quella denominata "Mala Emptio", ("Cattivo acquisto"), condotta dai carabinieri della Compagnia di Catanzaro tra il 2020 ed i primi mesi del 2021 e che ...........