giovedì 17 marzo 2016

Il comune di Sersale non ci ripensa, avanti con la fattibilità della privatizzazione del sistema idrico.Consiglio Comunale del 14 marzo 2016 - Resoconto dei lavori

Nel consiglio comunale del 14 marzo diversi sono stati i temi trattati. Innanzitutto, ho chiesto all'amministrazione comunale di inviare un messaggio di solidarietà e vicinanza al sindaco di Polistena, il compagno Michele Tripodi, che nei giorni scorsi è stato vittima dell'ennesima intimidazione di mafia: il consiglio ha inteso ribadire la propria vicinanza ad un amministratore che lavora in un contesto difficile, perché il suo sforzo contro la violenza e la protervia mafiosa abbia anche il nostro sostegno.
Prima di iniziare il lavori, insieme al consigliere Perri abbiamo chiesto chiarimenti in merito alla scelta di dare in gestione a privati il servizio idrico, depurazione e illuminazione. Il Sindaco ha specificato che intende proseguire lungo il sentiero della privatizzazioneribadendo che ancora si è ad una fase di studio di fattibilità. E' apparso chiaro però che l'Amministrazione ha già ricevuto offerte per l'installazione di micro centrali idroelettriche presso i serbatoi comunali che generano utili ai privati (e solo parzialmente per il comune) e altre iniziative similari che di fatto permetteranno ai privati di arricchirsi con le nostre risorse idriche.
Abbiamo spiegato che ovunque ci siano i privati i servizi per i cittadini diventano più costosi e meno efficienti e che, con un po' di lungimiranza, i servizi possono essere efficienti ed economici anche con una gestione pubblica come avviene in altri comuni. Data l'intenzione del Sindaco,insieme ai consiglieri di minoranza convocheremo un'assemblea pubblica per informare i cittadini e per approntare forme di tutela dei servizi pubblici comunali.
La nostra idea è quella di gestire i servizi attraverso un'azienda speciale comunale e di proteggere l'acqua dalle mani di speculatori e privati!
In seguito i consiglieri Perri e Mungo hanno costituito il gruppo consiliare del Partito Democratico/Centrosinistra per Sersale su invito delle direttive regionali del PD. Saluto questa scelta di autonomia politica con positività perché non si recedono i cordoni dalla lista "Centrosinistra per Sersale" di cui siamo rappresentanti, ma soprattutto perché la costituzione di gruppi politici legati a partiti reali e presenti nel territorio costituisce un argine alla diffusa pratica del cambio di casacca e dell'appartenenza multipla a cordate e a capibastone. Il nostro rapporto di collaborazione rimane immutato pur nella rispettiva autonomia politica.
Il 3° punto ha riguardato “Comunità d’ambito territoriale ottimale per la gestione del servizio rifiuti”:
La gestione associata di servizi è negli ultimi anni una scelta auspicabile per gli enti locali, considerando il costante taglio dei trasferimenti. Ma bisogna valutare attentamente le condizioni che si sottoscrivono:
  1. La LR 14/2014 rende obbligatoria la partecipazione alle ATO, ma con soli 8 articoli la Regione invade l’autonomia degli enti locali sancita dalla Costituzione e dal TUEL, obbligando il comune ad una univoca modalità di gestione del servizio. Al Comune e ai Consigli Comunali vengono sottratti i poteri di controllo, perciò aderire consiste solo nel contribuire finanziariamente ad un servizio che altri stabiliscono e gestiscono.
  2. Se tutti i servizi relativi ai rifiuti passano di competenza all’ATO, quale sorte spetta agli addetti e alle aziende che attualmente gestiscono i servizi comunali?
  3. Il servizio entrerà in funzione non appena si avrà piena operatività dell’ATO: torna alla mente il fallimento di Ambiente&Servizi poiché è previsto l’obbligo di assicurare la partecipazione dei Sindaci, ma né la convenzione né la legge regionale predispongono modalità di sanzione per gli assenteisti.
  4. All’art. 5 della convenzione è previsto un potere commissariale della Regione in caso di mancato trasferimento di risorse dagli enti all’ATO, ma non sono altresì previsti poteri degli enti contro l’eventuale inefficienza del servizio.
  5. L’ATO dovrebbe procedere ad un'affidamento provinciale dell'appalto di gestione del servizio con un obbligo di ripartizione proporzionale dei costi: all’ultimo bilancio è stata appostata una somma di 500.000 €, ma non ci è dato sapere quanto ci costerà col nuovo sistema.
  6. All’ATO spetta stabilire livelli minimi di qualità e quantità dei servizi, esautorando quindi comuni e  cittadini dalla libertà di scegliere la modalità di attuazione del proprio servizio che, nelle premesse è un servizio pubblico universale, mentre poi l’art. 9 offre la possibilità di rivolgersi a gestori privati. E questo fiaccherebbe la possibilità per il comune di Sersale di sviluppare un proprio modo di gestire i rifiuti.
  7. Infine all’art.13 non viene precisata la durata di questa ATO, quindi la convenzione può rendere irreversibile la scelta dell’Amministrazione.
In un recente incontro regionale a cui hanno partecipato 70 sindaci su 409 (!) è stata avanzata la possibilità di aderire parzialmente e per singoli segmenti di servizio, ma la Regione non intende contemplare gestioni diverse dalla propria anche se più efficienti ed economiche. Lo stesso metodo di gestione del servizio idrico mediante ATO e SoRiCal, di cui tutto si può dire tranne che sia economico ed efficiente.
Pur riconoscendo l’importanza di gestire comunemente i servizi, questo provvedimento è un concreto salto nel buio, o meglio sull’ennesimo carrozzone (date le diverse ambiguità della norma regionale). Il mio voto contrario è motivato dal fatto che debba essere il Comune ad attivare sistemi di gestione dei rifiuti pubblici e virtuosi. 
Al 4° punto si è discusso della "Richiesta di attribuzione del titolo di città al Comune di Sersale". Il Sindaco ha motivato tale scelta sostenendo che il livello di notorietà raggiunta da Sersale nei campi del turismo, dello sport e dell'associazionismo, il numero di servizi scolastici e socio-assistenziali presenti e il lascito della storia del nostro giovane comune costituiscono un patrimonio che potrebbe essere ulteriormente valorizzato col riconoscimento del titolo di città.
Aderendo e sostenendo questa iniziativa dell'amministrazione comunale, ho ribadito che se a Sersale spetta il titolo di città, a chi amministra spetta anche la responsabilità di assumere un ruolo di leadership, nel senso di guidadello sviluppo del comprensorio: attualmente il comune ha giustamente aderito ad iniziative di comuni limitrofi (il turismo con capofila Zagarise, le Smart Cities con capofila Cerva, le Unioni di Comuni con capofila Taverna), è il momento che Sersale assuma un ruolo di impulso nelle iniziative future per il comprensorio.
Il 5°, 6°, 7° e 8° punto hanno riguardato una serie di regolamenti posti in essere dagli uffici Tecnico e Urbanistica. Abbiamo condiviso per intero gli impianti dei regolamenti approvati perché in questo modo si sottrae alla discrezionalità l'adozione di alcune scelte, soprattutto per quanto riguarda le richieste dei cittadini.
Il Regolamento per la concessione dei loculi cimiteriali prevede la disciplina delle modalità per richiedere i loculi comunali di prossima realizzazione, sottraendo quindi molti cittadini al 'mercato' dei posti in affitto.
Il Regolamento per il reclamo/mediazione tributario recepisce la normativa per semplificare il ricorso alla commissione tributaria per contenziosi inerenti i tributi comunali. Col nuovo regolamento il cittadino, per importi inferiori a 20.000 euro, può adire la procedura di mediazione presso l'ufficio tributi che si può risolvere con un accordo di mediazione per il pagamento oppure, in caso contrario, con l'ordinaria procedura innanzi alla commissione tributaria.
Il Regolamento per i canoni non ricognitori recepisce la normativa per l'imposizione di canoni ai concessionari di servizi a rilevanza economica che hanno installato reti nel sottosuolo e soprasuolo comunale: i titolari di concessioni per reti idriche, telefoniche, internet, gas e acqua da aoggi dovranno pagare l'uso delle strade pubbliche.
Il Regolamento per i progetti di volontariato comunale disciplinerà invece la realizzazione progetti di volontariato dei cittadini di Sersale. Condividiamo in toto le finalità di stimolare la coscienza e la tutela dei beni comuni dei sersalesi e di costruire reti che facciano argine ai processi di disgregazione sociale e di sfrenato individualismo tipici delle società competitive moderne. 
Tuttavia, ho rilevato alcune piccole criticità e proposto alcune integrazioni.
Non condivido il passaggio secondo il quale “[l’iniziativa] permetterebbe di reperire risorse umane e materiali indispensabili per lo svolgimento di attività e servizi, rispetto ai quali l’Amministrazione fatica a far fronte” – la concezione del volontariato come sostituto dell’amministrazione è contraria alla divisione dei ruoli tra soggetti civici.
Per esempio, all’art.2 tra le attività compare “la raccolta di rifiuti sparsi, la pulizia di strade, piazze e arredi urbani”, che a quanto risulta è già competenza della società appaltatrice del servizio. 
Oppure, è prevista l’attività di “segnalazione aree di degrado o fenomeni di aggregazione incompatibili”: un’attività che .........
potrebbe dar luogo a distorte applicazioni, tipo le ronde. E le ronde appartengono alla cultura politica di formazioni xenofobe e razziste. La legge ordinaria attribuisce alle forze dell’ordine e ai vigili urbani il potere di sorveglianza e sicurezza pubblica. 
All’art. 3 non si ammette la partecipazione dei minorenni. Ritenendo che bisogna partire proprio dai minori per costruire il senso civico, ho proposto di emendare il comma aggiungendo “è ammessa la partecipazione di soggetti minorenni, purché autorizzati da genitore o da tutore legale”. 
Infine, data l’opportunità di regolamentare un settore in forte crescita nella vita della nostra comunità, ho ritenuto necessario aggiungere alcuni articoli:
Articolo 7
- Albo Comunale dei Volontari, delle Associazioni e delle Organizzazioni di Volontariato –
E' istituito l'Albo Comunale dei Volontari, delle Associazioni e delle Organizzazioni di Volontariato.
L'Albo è articolato nei seguenti settori e sezioni:
  • · SETTORE SOCIALE: sanità, assistenza sociale, igiene, sport.
  • · SETTORE CULTURALE: istruzione, beni culturali, attività culturali e ricreative.
  • · SETTORE AMBIENTALE: tutela, risanamento e valorizzazione ambientale, tutela della fauna e della flora, lotta al randagismo, protezione civile.
  • · SETTORE DEI DIRITTI CIVILI: tutela e promozione dei diritti umani, tutela dei diritti del consumatore, tutela dei diritti dell'utente di pubblici servizi.
  • · SETTORE TURISMO.
Integrazioni necessarie per offrire ai volontari e all’amministrazione uno strumento per meglio programmare le attività che si intende porre in essere. L’albo infatti conferisce ufficialità al ruolo del volontario, consente di acquisire un elenco di professionalità da utilizzare secondo le necessità e permette di svincolare l’intera iniziativa da qualsiasi forma di strumentalizzazione di tipo politico o di perseguimento di fini particolaristici da parte delle associazioni di volontariato.

Infine il Consiglio ha approvato l'adesione all'Associazione Temporanea di Scopo "Smart Cities" con capofila il comune di Cerva, un'iniziativa per il miglioramento della qualità della vita nei nostri comuni attraverso l'applicazione di nuove tecnologie e procedure.
                      riceviamo e pubblichiamo                         


      Antonio Gramsci

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