Il consiglio del 9 settembre ha impegnato i consiglieri nell'adozione di due importanti scelte. Qui di seguito pubblichiamo la diretta dei lavori:
- Convenzione Comune di Sersale-Legambiente.
Si tratta di una convenzione (consultabile qui) con una delle più importanti associazioni nazionali di tutela dell'ambiente e sensibilizzazione ed educazione all'ecologia. Salutando positivamente la proposta, Rinnov@ndo Sersale ne condivide totalmente le finalità, soprattutto per quanto riguarda l'art. 7:
Articolo 7Legambiente, anche relativamente alle attività che riguardano la Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe, collabora con il Comune di Sersale nella programmazione e nell’attuazione degli interventi compatibili con le finalità della presente convenzione. In particolare, ove richiesto e concordato, provvede:
- alla promozione ed alla valorizzazione della Riserva attraverso i canali regionali e nazionali dell'Associazione;
- alla realizzazione di iniziative e campagne di comunicazione;
- alla promozione ed alla realizzazione di ricerche scientifiche;
- all'organizzazione di seminari, conferenze, convegni e campi di volontariato;
- alla realizzazione di progetti di educazione ambientale;
- alla formazione del personale in servizio presso la Riserva;
- alla valorizzazione del patrimonio naturale e storico-culturale ed alla promozione delle attività ecocompatibili (agricoltura, turismo, artigianato, etc…);
- allo sviluppo di azioni di volontariato e vigilanza ambientale;
- alla realizzazione di progetti a favore di persone diversamente abili;
- all’inserimento della Riserva tra le attività che Legambiente Nazionale e Regionale a valersi su fondi nazionali ed europei.
Laddove le parti ne ravvedano l’opportunità e la necessità, a Legambiente possono essere demandate attività di gestione ordinaria e straordinaria, fermo restando il carattere occasionale dell’incarico dovuto a contingenze eccezionali.Per tali attività Legambiente alla fine di ogni anno, nei tempi previsti per l'approvazione del conto consuntivo del Comune, provvede alla redazione di una relazione annuale ed alla presentazione dei rendiconti economici.
A queste mansioni, di concreta promozione e anche gestione della riserva, il nostro gruppo ha inteso formulare degli emendamenti: sfruttando tutte le capacità e il know-how sviluppato da Legambiente nel supporto dei Comuni, abbiamo pensato che l'associazione potesse ulteriormente supportare l'azione dell'Amministrazione Comunale in materia di tutela ambientale. Questo è quanto volevamo aggiungere alla convenzione, portando il nostro contributo (leggi la dichiarazione allegata al corpo della deliberazione):
- k) alla promozione, in coerenza con le posizioni assunte da Legambiente nazionale sull'acqua pubblica, delle cultura del risparmio della risorsa idrica e di soluzioni (progetti, ricerche, sperimentazioni) per l'ottimizzazione dei consumi idrici comunali;
- l) al supporto, in termini culturali e progettuali, per una raccolta differenziata più efficace, certificando la qualità del servizio rifiuti comunale incentivandone l'iscrizione al programma "Comuni Ricicloni " ed altre iniziative di Legambiente analoghe;
- m) alla redazione, a maggior supporto della tutela della biodiversità e della Riserva, di un report annuale da presentare al consiglio comunale inerente lo stato dei rischi ambientali sul territorio comunale (analisi delle acque, depurazione, elettrosmog, amianto, agenti chimici usati in agricoltura, abbandono dei rifiuti, ecc.);
- n) al supporto, mediante parere tecnico-scientifico o accesso ad analisi di laboratorio, nelle procedure di concessione e controllo del marchio De.C.O.
Partendo dall'impegno di Legambiente per l'acqua pubblica, per la tutela del mare, per la riduzione dell'inquinamento da rifiuti e la valorizzazione delle produzioni locali, abbiamo pensato che Legambiente poteva aiutare il nostro comune a progettare e sperimentare nuove pratiche per salvaguardare lo spreco di acqua o per implementare sistemi di depurazione efficiente. Pensavamo che solo Legambiente può darci un quadro indipendente dell'inquinamento nel nostro comune e aiutarci a certificare meglio i nostri prodotti.
Tutto ciò nello specifico interesse della comunità di Sersale che avrebbe avuto un supporto maggiore da un'associazione che ha fatto migliaia di battaglie ecologiste. Noi riteniamo che un comune con un alta cultura del riciclo, con depuratori funzionanti, che risparmia l'acqua è un comune ecologicamente responsabile, che tutela la propria riserva con atti concreti. Progetto Sersale invece ha preferito rigettare (per l'ennesima volta) le proposte della minoranza, probabilmente perchè è interessata solo al marketing e alla pubblicità che Legambiente può dare a Sersale.
- Elezione del Presidente del Consiglio Comunale.
La proposta che Progetto Sersale ha sottoposto al consiglio arriva esattamente a tre mesi dall'insediamento. In quella seduta il nostro capogruppo, interpretando il risultato elettorale dichiarò:
A tal proposito, interpretando l’esito delle urne, riteniamo che si possa modificare lo statuto comunale prevedendo la figura del Presidente del Consiglio Comunale, un ruolo di garanzia per il corretto svolgimento dei lavori e per le pari opportunità di accesso agli atti e alle informazioni. Un Presidente scelto tra NOI consiglieri può garantire tutti, compreso il Sindaco, che finora ha svolto questo ruolo.
Un presidente eletto e condiviso tra i consiglieri può essere l'argine alle derive a cui abbiamo assistito negli anni scorsi, quando il consiglio è stato trasformato in un aula che sa solo ratificare le scelte del Sindaco, quando ai consiglieri è stato ridotto l'accesso agli atti e perfino sono state omesse le loro dichiarazioni.
Il consiglio è il luogo ove si discutono le scelte, dove la maggioranza cerca di realizzare il proprio programma e la minoranza svolge il suo ruolo di controllo, proponendo delle alternative. Perciò, per questa ragione avevamo proposto di scegliere il Presidente con una maggioranza di 4/5 dei consiglieri, di modo che avesse un mandato condiviso da tutti. Invece Progetto Sersale ha rigettato anche questa proposta, facendo man bassa di tutti i ruoli amministrativi, ignorando quella prassi invalsa in tutti i consessi civici in cui alle minoranze viene dato un ruolo di garanzia.
Alla proposta della maggioranza di candidare alla Presidenza del Consiglio un consigliere con importanti deleghe per l'attuazione del programma di Progetto Sersale - quindi un Presidente "più di parte" - noi abbiamo risposto proponendo un nostro nome, con un profilo di esperienza e di garanzia.
La maggioranza è invece andata dritta come un treno sul "suo" nome, pertanto Carmine Capellupo è il nuovo presidente del consiglio comunale. A lui vanno le nostre congratulazioni e un sincero in bocca al lupo, affinché sappia interpretare al meglio questo delicatissimo ruolo.
Il Presidente infatti è garante di tutto il consiglio e di tutti i consiglieri.
Carmine Capellupo sarà il nostro interlocutore in materia di accesso agli atti, di trasparenza e pubblicità dei lavori, di rispetto dei diritti dei consiglieri comunali e della volontà dei cittadini di essere informati e rispettati. Dalla sua elezione discende che non sarà più un semplice consigliere di Progetto Sersale, col mandato dei suoi elettori. Da sabato egli è il primo consigliere comunale di Sersale, col mandato di tutti i cittadini che..........
chiedono un'aula che discute democraticamente, in cui le parti si rispettano.
Siamo giunti al quarto consiglio e possiamo tracciare un primo resoconto di quanto è stato fatto finora. Il nostro gruppo consiliare ha proposto:
- l'introduzione della figura del presidente e la sua elezione con un'ampia maggioranza;
- l'adozione del regolamento del consiglio comunale e gli emendamenti alla bozza di maggioranza;
- l'allargamento delle funzioni di Legambiente nei rapporti col comune di Sersale.
Progetto Sersale ha rigettato sempre in toto ogni nostra proposta, come se approvare un'idea della minoranza fosse disdicevole, ne è prova il testo della delibera sul Presidente nella quale la proposta appare come un'idea della maggioranza senza la minima citazione dei consigli precedenti. Però ogni volta ha fatto seguire alle nostre richieste una propria deliberazione (ovviamente a proprio uso e consumo!); addirittura anche il CONAI, che era oggetto di derisione in campagna elettorale, ora fa parte del capitolato d'appalto del servizio rifiuti.
Meglio tardi che mai, meglio poco che niente.
riceviamo e pubblichiamo
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