sabato 6 luglio 2013

Sellia ritorna a volare. Riapre ufficialmente oggi la grande teleferica sportiva

Riapre oggi la Grande Teleferica Sportiva denominata “Il Volo sul Borgo”. Per i mesi di luglio e settembre la teleferica sarà aperta sabato e domenica dalle 16:00 alle 20:00 (per gruppi superiori a 15 persone c’è comunque  la disponibilità ad aprire anche nei giorni infrasettimanali), mentre nel mese di agosto l’apertura sarà tutti i giorni sempre dalle 16:00 alle 20:00. Per più dettagliate informazioni visitate il nuovo sito selliavola.it Partendo da una quota di 617 metri,  attraversando tangenzialmente l’antico abitato di Sellia, i resti del suo Castello Medievale, l’antico Ponte  le due antichissime chiese, finisce per concludersi dolcemente nel cuore del borgo antico di Sant’Angelo, a quota 591 metri sul livello del mare. Oltre alle bellezze del borgo durante il volo sarà possibile apprezzare le montagne della presila con gli scorci di alcuni dei centri costruiti sulle loro suggestive pendici (Pentone, Fossato, Sorbo San Basile, Taverna, Albi, Magisano, Zagarise, Sersale), e la vallata che si apre subito dopo la partenza per una altezza nel punto più profondo, di 218 metri.  Per le persone meno temerarie e anche per chi volesse avere un assaggio delle sollecitazioni fisiche ed emozionali del Volo, si è pensato di realizzare un Piccolo Volo Propedeutico, adatto pure per i bambini, che partendo da due metri di altezza dal suolo, dopo trenta metri, termina dolcemente a terra. Un modo per avvicinarsi gradualmente ad una esperienza certamente “da brivido” e per richiamare temerari e meno temerari, adulti, bambini, famiglie. Grazie anche alla realizzazione di questo originale progetto finanziato con fondi comunali, la Grande Teleferica sarà affiancata da altri attrattori, quali un grande parco avventura, una torre panoramica e di lancio, un parco giochi per diversamente abili, un ponte tibetano, e tanti altre strutture ricettive e ludico-sportive al servizio di bambini, adulti, famiglie e diversamente abili. Il tutto-conclude il sindaco Davide Zicchinella farà divenire l'antico borgo di Sellia il primo “Borgo Divertimenti d’Italia”. 
 
A seguire alcune foto che ritraggono il percorso della teleferica che partendo da una altezza di circa 617 metri durante la discesa lunga 500 metri si raggiunge la velocita di 70km/h con una profondita massima di 218 metri. Durante il volo adrenalinico la visuale spazia dai monti della Sila piccola sino al golfo di Squillace

giovedì 4 luglio 2013

115 comuni calabresi devono restituire all'Ue oltre 14 milioni di euro per i fondi sulla raccolta differenziata. Nell'elenco anche Sellia con Albi

Ecco l'elenco dei comuni che dovranno
restituire i soldi dei fondi ricevuti nel bando indetto dalla giunta  Loiero
 .

I fondi europei per avviare la raccolta differenziata tornano al mittente. 115 comuni calabresi dovranno restituire somme già utilizzate, nella lista tra gli altri anche Sellia e Albi.
 Il distrastro della raccolta differenziata nei comuni calabresi ha prodotto la perdita di 14 milioni di euro di finanziamenti europei. Per l’Unione Europea, 115 comuni calabresi avrebbero mal utilizzato i fondi, stilando bandi di gara irregolari. La Regione ritiene che la soluzione del problema sia nella costituzione degli Ato, gli Ambiti territoriali ottimali, vere e proprie circoscrizioni di comuni che ...

lunedì 1 luglio 2013

Ammonta a circa 350.000 il finanziamento del Parco ludico a tema di Simeri Mare che sarà esaminato oggi nella sede del consiglio comunale durante la Conferenza dei servizi per sistemi turistici




 Riceviamo e pubblichiamo
Simeri Crichi
CONFERENZA DI SERVIZI PER SISTEMI TURISTICI

L’Assessore comunale all’urbanistica (Franco Alberto) e il delegato di governo di Simeri Mare (Luciano Corapi) informano che il Comune di Simeri Crichi ha indetto per oggi 1 luglio, nella sede municipale di piazza Martiri, la conferenza di servizi, prevista dalla legge 241/1990, come modificata dalla legge 122/2010, per l’esame del progetto “Parco ludico a tema a Simeri Mare”. Verrà esaminato il primo stralcio del  progetto definitivo del sistema turistico “Mare e Monti” dei PISL (Piani integrati per lo sviluppo locale), per un importo complessivo di 350.000 euro, nell’ambito del sistema “Natura: un ponte tra mare e montagna”, di cui è capofila la Provincia di Catanzaro, nella cui sede il sindaco Marcello Barberio ha sottoscritto a febbraio l’accordo di programma negoziato, che prevede il completamento dei lavori entro il 31 dicembre 2015, secondo le indicazioni dell’UE. Nella stessa occasione fu sottoscritto anche l’accordo di partneriato del sistema produttivo (“L’anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione nell’era della globalizzazione”), coordinato dalla dott.ssa Rosetta Alberto.
Obiettivo primario del sistema turistico è la sua destagionalizzazione, attraverso la creazione di un sistema Mare-Montagna, in sintonia con le risorse naturali e la specifica conformazione geografica. Il parco rappresenterà per il comprensorio costiero un sicuro e importante valore aggiunto per lo sviluppo turistico e per l’occupazione, di una zona che, nonostante le difficoltà generali,  rappresenta un centro turistico d’eccellenza dell’intera regione. La conferenza vuole essere uno strumento di coordinamento per semplificare il procedimento amministrativo e consentire una più rapida acquisizione di pareri, nulla-osta, autorizzazioni e permessi, propedeutici alla cantierizzazione dei lavori.
L’occasione consente di fare un plauso ai professionisti dell’ente capofila, che sono stati sempre disponibili a chiarire la complessa procedura per giungere la finanziamento del progetto. Si pensi che dei 25 progetti dei sistemi turistici presentati a vario titolo, sono stati ammessi a finanziamento solo 18, tra cui quello che vede l’adesione di questo Comune, unitamente a quelli dell’alto ionio catanzarese (con progetti di parco ludico anche a Sellia Marina, Cropani e Botricello) e a quelli della presila (città della scienza, cascate, città del West).
Probabilmente la cosiddetta politica del “più uno” dirà che si poteva fare di più. Insomma, il solito ritornello del tanto peggio tanto meglio, per non riconoscere i risultati della buona amministrazione e dell’impegno costante e qualificato degli uomini e delle donne impegnati in un .....

domenica 30 giugno 2013

"Sant'Antoniu miu binignu" Nel volume, l'autore Antonio Iannicelli mette in luce alcuni riti legati al culto del Santo.


 
 

Di seguito pubblichiamo la recensione del libro  a cura di 

Anna Rotundo

C’è una natura religiosa persistente nell’essere umano che lo riferisce proprio in quanto tale, come luogo antropologico ineliminabile in ogni epoca e in ogni luogo della terra. E se secondo alcuni la religiosità popolare sarebbe la verniciatura cristiana dell’antico paganesimo greco-romano che avrebbe consentito l’egemonia culturale del clero in un territorio arretrato quale quello meridionale, è ben evidente che la fine della miseria non ha determinato la fine del cattolicesimo popolare: è la testimonianza storica più interessante contro una certa sociologia riduzionista, quasi a segnalare l’esistenza di una verità antropologica non legata a tempi storici particolari. Certo, è vero che aspetti di una nuova religione spesso attecchiscono su vetusti legni di passate credenze, assorbendone usi e tradizioni: anche nel Cristianesimo avvenne quest’inculturazione.
In virtù di ciò, chi come me ama l’antropologia culturale, nota con piacere che nel bel libro “Sant’Antoniu miu binignu”, l’autore Antonio Iannicelli mette in luce alcuni riti legati al culto di Sant’Antonio, su cui si sono accumulate e stratificate antiche credenze: remoti rituali  misti ad immagini fortemente cristiane connotano, ad esempio, le feste stagionali che  rimangono ancora oggi il più evidente ricordo dell’ancestrale culto pagano delle campagne. La festa oggi legata al Santo è infatti ricordo e riproposizione cristiana di atavici rituali di propiziazione e fertilità campestre, espressione di quelle festività apotropaiche del calendario agro-pastorale legate alla Grande Madre e al suo compagno, il Dio Vegetazionale.
Su questa scia di studio, scopro che a Padova, nell'ultimo quarto del XIII secolo, la straordinaria scoperta dei resti mortali del presunto Antenore, eroe troiano fondatore della città, avvenne pochi anni dopo la solenne sepoltura di sant'Antonio nella basilica a lui intitolata. Detto questo, preciso che chi parla di fede e devozione popolare come della parente povera della fede pura, nella convinzione che, ad esempio, il culto dei santi sia solo ed esclusivamente un riproporsi di mitologie pagane , ignora la più recente e qualificata ricerca storica. Ercole, Achille, Enea, Ulisse, Dioniso sono “miti”, ovvero descrizioni affabulatrici e