lunedì 3 ottobre 2016
Trovate 6 mucche uccise a colpi di fucile nei pressi di Villaggio Mancuso
Sono sei le mucche uccise a colpi di fucile in una località della sila Piccola nei pressi di Villaggio Mancuso. I capi di bestiame che appartenevano a un allevatore del luogo sono stati trovati morti da lui stesso. I Carabinieri indagano su quali possano essere i reali motivi, legati a ragioni di natura personale o professionale del proprietario stesso. che hanno spinto ignoti a ............
sabato 1 ottobre 2016
IL Brigante Villella era di Simeri Crichi. Il teschio è tuttora custodito nel vergognoso museo di antropologia criminale Cesare Lombroso di Torino.
Al Comitato “No Lombroso”:
“Ma Villella era di Simeri Crichi”
Il comitato tecnico scientifico “No Lombroso” è meritoriamente impegnato a promuovere la restituzione alle città di provenienza dei resti umani custoditi nel museo di antropologia criminale Cesare Lombroso di Torino. Il comune di Motta Santa Lucia reclama la restituzione del teschio del brigante Giuseppe Villella. Le varie iniziative hanno registrato già circa 10.000 adesioni e si attende a breve la pronuncia del Tribunale di Corte d’Appello.
Intervengo - senza controproducenti e anacronistiche intenzioni polemiche, seppur con la consapevolezza della lunga discriminazione del Sud - solo per una quasi marginale puntualizzazione. Plauso al comune calabrese, ma nelle 5 edizioni dell’ “Uomo delinquente”, Villella è un brigante-contadino calabrese ora di Motta ora di Martirano e più frequentemente di Simeri Crichi (costantemente nella versione originale di Lombroso).
Negli scritti della figlia dello studioso, l’antropologa Gina Lombroso (“Cesare Lombroso, storia della vita e delle opere”; “L’uomo delinquente. Riduzione di Gina Lombroso”;” Come mio padre venne all’Antropologia Criminale”) Villella è un contadino sessantanovenne di Simeri Crichi. Ho sottolineto tale particolare in un articolo pubblicato sul numero doppio del 2009 di Calabria Letteraria, pag. 29, e ripreso da varie riviste e autori universitari (Stefano D’Auria, Raffaele Sette,La Questione Sociale).
Lo studioso di origini catanzaresi Luigi Guarnieri, nel 2000, così iniziava il suo “Atlante criminale”: “All’alba del 4 gennaio 1871 Cesare Lombroso sta finendo di scoperchiare il cranio del brigante Giuseppe Villella. A detta dello stesso Lombroso si tratta di un “tristissimo uomo d’anni 69, contadino di Simeri Crichi, circondario di Catanzaro, condannato tre volte per furto;
ipocrita, astuto, taciturno,ostentatore di pratiche religiose, di cute scura, tutto stortillato…”.Era morto per tisi, scorbuto e tifo nel carcere di Vigevano. Nel suo cranio Lombroso scoprì la fossetta cerebellare mediana, che confermò la sua tesi sul delinquente nato, con impressi i segni fisici distintivi, ereditari. La teoria generò per alcuni decenni una sorta di delirio di determinismo fisiologico, che consentiva ai tribunali di identificare i criminali attraverso la fisiognomica. “Quel cranio divenne per me il totem, il feticcio dell’antropologia criminale” asseriva Lombroso ancora nel 1907, quando già, in “Italiani del Nord e del Sud” di A. Niceforo, era stata teorizzata l’inferiorità della razza meridionale, detta “ razza maledetta”.
Altre degenerazioni teoriche portavano alla Società Tedesca per l’Igiene della Razza e alla proposta di soppressione degli “scarti” delle unioni umane. Premesse per i manifesti apologetici della pulizia etnica e per la barbarizzazione del diverso. Al meridionale veniva attribuito un atavico istinto alla violenza, associato al rifiuto delle regole della convivenza civile. La scienza ha fortunatamente indagato anche i rapporti tra la mente umana e il potere autoreferenziale, che ci aiutano a comprendere la deriva culturale che sottende l’ingiuria della “vil razza selvaggia”.
Intanto il destino di Lombroso è precipitato dall’Olimpo della scienza internazionale al......
venerdì 30 settembre 2016
RIPRENDIAMO IL TRENO SULLA FERROVIA JONICA: OGGI VENERDÌ 30 ASSALTO (PACIFICO) AL TRENO. con il sostegno sia del cantautore "Roberto Vecchioni della "Iena" Andrea Agresti,con il noto pendolare Euristeo Ceraolo. OBIETTIVO: ADEGUARE A STANDARD EUROPEI LA TRATTA IONICA
OBIETTIVO: ADEGUARE A STANDARD EUROPEI LA TRATTA IONICA
I pendolari Jonici si riprenderanno la ferrovia con un “pacifico” assalto ai treni.
L’invito a partecipare a questa iniziativa è del pendolare Euristeo Ceraolo (con il suo motto “proviamoci”), che si è battuto per anni nel ripristino dell’intercity Milano-Crotone soppresso tra la fine del 2011 e inizio del 2012, senza nessun riscontro. Venerdì 30 settembre 2016 si verificherà qualcosa di nuovo e di diverso sulla linea ferroviaria Jonica calabrese. Un evento storico. I pendolari, cittadini comuni, lavoratori e studenti rivendicheranno il loro diritto alla mobilità sancito anche dall’ Unione Europea sulla libera circolazione dei lavoratori comunitari che di fatto si trovano “isolati” dal resto d’Italia e nello stesso territorio.
La richiesta? Tanto per cambiare è sempre la stessa dice in una nota Euristeo delegato del Ciufer: il diritto ad avere servizi migliori, un trasporto adeguato agli standard europei e il ripristino dei treni che sono stati soppressi.
L’ invito a partecipare alla lodevole iniziativa è rivolto a tutti i sindaci della Costa Jonica e quindi di conseguenza anche al Sindaco della mia Città di Rossano Stefano Mascaro e anche all’ Arcivescovo di Rossano-Cariati S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe SATRIANO affinché vengano ascoltate le esigenze dei cittadini-fedeli del suo Ministero.
L’ iniziativa è organizzata dal Ciufer (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali) del prof. Domenico Gattuso, dalla FIBC – Rete delle Associazioni per la Ferrovia Ionica Bene Comune e da una miriade di associazioni culturali e di volontariato e di comitati di pendolari e non solo.
Inoltre, annuncia Ceraolo si è già costituito un comitato per la nascita di un’associazione locale di cittadini per la difesa e la rinascita della ferrovia Jonica chiamato AFJAM (Associazione Ferroviaria Alto e Medio Jonio) che vuole rappresentare il diritto di TUTTI i pendolari del nostro territorio. Non lasceremo a piedi nessuno!
L’iniziativa dura tutta la giornata, dalle 8.00alle 20:00. Ogni stazione ha un suo presidio di utenza d’assalto al treno, quella di Rossano è prevista per venerdì pomeriggio alle ore 17.25 in stazione e poi prenderemo il treno in partenza alle 17:41 da Rossano, confluiremo con il gruppo salito dalla stazione di Corigliano per raggiungere la stazione di Mandatoriccio alle 17:58. Il Ritorno è previsto dalle 19:23 dalla stazione Mandatoriccio-Campana con l’arrivo previsto nella stazione di Rossano alle 19:42. Costo del biglietto 2,40 € andata e 2,40 € il ritorno. In allegato troverete tutti i vari appuntamenti nelle stazioni della dorsale jonica.
La battaglia di civiltà ha trovato ultimamente nuovi sostenitori del mondo VIP. Per citarne qualcuno, Euristeo con lo Slogan: Ridatemi il treno”, ha ottenuto il sostegno del cantautore Roberto Vecchioni, ultimamente di casa a Rossano stregato dal “Codex”, ed inoltre ha trovato il simpatico sostegno della “Iena” Andrea Agresti della nota trasmissione in onda sulle reti Mediaset, in quell’ occasione Ceraolo ha consegnato alla “Iena” un dossier composto da........
giovedì 29 settembre 2016
Fotoracconto della raccolta .... differenziata ? A Zagarise. L'ecologia, l'educazione civica e il sistema dei rifiuti nella Zagarise 2.0
C'era una volta una amministrazione, guidata dall’avvocato Pietro Raimondo , chiamato dagli amici o quasi tutti I cittadini Piero per qualcuno in modo particolare e sotto voce quasi sussurrando ( Pierino la peste ) loro lo scrivevano e al sottoscritto ne hanno dato la paternità di questa frase . ( mai detta )
Questa amministarazione, concedeva ai cittadini del ridente borgo, una struttura chiamata "Polifunzionale". La gente del posto, gioiosamente e con molta parsimonia, usava questa struttura per allietare i propri lieti eventi. L’ex sindaco non faceva particolarità a farlo usare pur sapendo che c’erano delle anomalie , ma questo lo sapevano tutti compreso quelli dell’allora minoranza . A quelli della minoranza interessava portare scompiglio in paese altro che il bene, vero è che cercano in tutti I modi di fare intervenire la stampa e la television private di R.T.C e ci riescono , un giovane giornalista ma di grande capacità ( Emilio Grimaldi ) e il sottoscritto iniziamo a visitare I luoghi e tutto quello che non andava e non funzionava in paese iniziando dal Depuratore e dal Polifunzionale ……. Non perdiamo tempo e invitiamo la TV private di R.T.C Avevano girato un video e non veniva messo in onda , quelli della minoranza ancora una volta coinvolgevano il bravo giornalista Grimaldi inviandogli una lettera e per conoscenza anche al dottor Soluri proprietario della tv ….. grandi elogi a Emilio Grimaldi ma verso il sindaco Raimondo ? ancora una volta bisogna screditarlo e scrivevano ;
….E' evidente che il sindaco teme l' impatto che quelle immagini possono avere nella pubblica opinione….Questi i fatti. Lasciamo a lei Dott. Grimaldi di valutarli. Noi riteniamo che un buon giornalista se è in possesso di immagini che possono documentare inadempienze da parte della pubblica amministrazione semplicemente le deve pubblicare dando, naturalmente, a tutti la possibilità di replicare, di chiarire di fornire la propria versione dei fatti. Se la stampa rinuncia a questa sua prerogativa non ha ragione di esistere o dovrà limitarsi a trasmettere sagre paesane.
Pietro Damiani, consigliere comunale di opposizione
Fabrizio Mangone Marino, consigliere comunale di opposizione
Domenico Gallelli, consigliere comunale di opposizione
Carmela Morrone, consigliere comunale di opposizion
Il dottor Grimaldi dopo aver ricevuto la lettera e gli elogi scrive un bel pezzo “ IMBAVAGLIATA LA LIBERA INFORMAZIONE “ allegando la lettera di quelli della minoranza e il video girato durante il sopralluogo del 30 ottobre scorso … video che ancora potete vedere su YouTube .. https://www.youtube.com/watch?v=qAJQYoyU7Sg
Bottiglie vuote, stoviglie di plastica e rifiuti di altro genere sparsi in tutti gli ambienti del polifunzionale, ne facevano da cornice. Ed ecco che un giovane consigliere di opposizione, dopo aver visto su YouTube il filmato, scriveva e marcava il suo disappunto alla cosa.
Il giovane consigliere di opposizione, con molta indignazione e come uno struzzo al contrario (ahahahah), si rendeva testimone dello stato di degrado in cui versava la struttura e con il doppio della indignazione si rivolgeva verso quei sciacalli che avevano rovesciato i sacchi della spazzatura.
mercoledì 28 settembre 2016
Pentone Vola giù dal terzo piano salva per miracolo giovane donna caduta dal balcone della sua abitazione vicino la caserma.
Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente se ha tentato il suicidio o è caduta accidentalmente
Forse un tentato suicidio. O forse un incidente domestico che l'ha fatta cadere. Dinamica ancora da accertare. Quello che è sicuro è che a Pentone, una giovane donna è venuta giù dal balcone della sua abitazione: terzo piano di un condominio nei pressi della caserma. Per fortuna è ancora viva e dovrebbe essere anche cosciente. E' stata trasportata immediatamente all'ospedale con l'elicottero. Sul posto, oltre al personale medico del ........
Forse un tentato suicidio. O forse un incidente domestico che l'ha fatta cadere. Dinamica ancora da accertare. Quello che è sicuro è che a Pentone, una giovane donna è venuta giù dal balcone della sua abitazione: terzo piano di un condominio nei pressi della caserma. Per fortuna è ancora viva e dovrebbe essere anche cosciente. E' stata trasportata immediatamente all'ospedale con l'elicottero. Sul posto, oltre al personale medico del ........
martedì 27 settembre 2016
Dopo l'eolico ora tocca al fotovoltaico. Sequestrato impianto nel catanzarese di proprietà del genero del boss F. Muto
La guardia di finanza di Cosenza, su disposizione del gip del Tribunale bruzio Alfredo Cosenza, ha sequestrato un impianto fotovoltaico sito nel Comune di Girifalco di proprietà di Giuseppe Scipio Marchetti, genero del boss di Cetraro Franco Muto, sorvegliato speciale originario di Belvedere ma residente a Cosenza. Quest'ultimo, che è finito sul registro degli indagati - l'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Marisa Manzini -, pur essendo sottoposto alla sorveglianza speciale, avrebbe omesso di comunicare le variazioni e gli incrementi del suo stato patrimoniale «riguardanti elementi del valore non inferiore a 10.329 euro». In particolare, Marchetti non avrebbe dichiarato di aver ottenuto la liquidazione della somma di 273.904,61 euro (somme versate su un proprio conto corrente nel 2011) e di aver effettuato nel 2011 versamenti finalizzati alla realizzazione di un impianto fotovoltaico del valore di 263.577 euro nel 2011. L'indagato era destinatario di una misura restrittiva della sorveglianza speciale emessa dal Tribunale nel 2007. All'esito dell'attività di indagine, condotta dalla Procura di Cosenza, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il............
Iscriviti a:
Commenti (Atom)







