martedì 21 agosto 2018

Calabria; denunciato giovane prete che pretendeva prestazioni sessuali in cambio di lavoro Una storia piena di raccapriccianti particolari .

Un presunto scandalo in canonica, al centro della vicenda un prete additato di averci “provato” con un suo collaboratore.
IL tutto - messo nero su bianco in una denuncia sporta ai carabinieri di un comune del vibonese - racconterebbe, per bocca della presunta vittima - di una vicenda surreale: “Incontrai per la prima volta il parroco lo scorso anno … pochi giorni dopo la festa padronale. Rimasi lì alcuni giorni e notai che qualcosa non andava quando al termine della celebrazione di un matrimonio, un altro giovane sacerdote ci raggiunse nella casa parrocchiale proponendo un rapporto a tre”.
Idea - racconta ancora il diretto interessato - che respinsi con fermezza, al termine del quale andò via imbronciato. Non ne parlai con il parroco, con cui collaboravo, per pudore e dopo pochi giorni andai via, ritornando in Campania”.
Due mesi dopo il denunciante, un giovane che risiede in Sardegna, si sarebbe tornato nuovamente nel vibonese per aiutare il sacerdote che, sostiene il ragazzo, “iniziò ad alzare le mani toccando le parti intime. E, come se non bastasse, l’altro sacerdote volle andare a fare un giro su Lamezia Terme utilizzando un’applicazione per incontri omosessuali, chiamata Grindr”.
Le settimane successive le avance si sarebbero fatte più pesanti“Il prete si prodigò per trovarmi un lavoretto da aspirante giornalista, mi regalò un cellulare nuovo dal prezzo modesto. Iniziai a chiedermi il perché e lo scoprii poco dopo, quando nuovamente mi toccò i genitali chiedendo “come sta Gigino?”.
Toccamenti che si ripeterono anche in altre occasioni e che sarebbero stati chiesti “per sdebitarmi del suo attivismo, fintanto che persi la pazienza dandogli un ceffone all’interno della sacrestia”.
Da quell’episodio, ci sarebbe stata poi un’escalation di torti e vendette da parte del sacerdote“Per due giorni - racconta il giovane - mi lasciò nella casa parrocchiale privo di acqua e cibo, fintanto che tentando un rappacificamento per la debolezza fisica sempre più consistente, svenni a Vibo Valentia in un’altra struttura della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea”.
Una volta accompagnato in ospedale dal 118 - aggiunge - stetti solo per diverse ore, fintanto che il parroco portò due persone del luogo che mi annunciarono di aver portato i miei beni quali indumenti e pc nella casa in cui svenni e che non dovevo far ritorno nella casa parrocchiale”.
Infatti, prosegue nel racconto la presunta vittima, lì avrebbe trovato lavoronel santuario del paese, dato che il parroco tentando di mettermi a tacere chiese al Comune un contributo di 1.000 euro che sono stati accreditati al santuario e che personalmente non ho mai ricevuto nonostante la mattina andavo ad aprire e chiudere la chiesa. Mi disse di non dirlo in giro poiché in paese si sarebbe scatenata una rivolta visto che non ero del luogo”.
Una volta dimesso avrebbe però chiesto che gli venissero restituiti i suoi averi, così da poter ritornare in Sardegna, dato che aveva lasciato la Campania per la Calabria.
Questo – aggiunge il giovane - non avvenne e al contrario venni minacciato dal sacerdote, da un ex fotografo e un veterinario della zona
Allora contattò il 112 “che mi aiutò – racconta - e l’indomani contattarono per ben due volte il parroco che non si presentò alla Stazione dei carabinieri. Così decisi di tornare in Sardegna con solo gli indumenti che portavo addosso e privo del restante materiale che mi è stato restituito in questi giorni, benché manchi ancora una cartella clinica indispensabile per poter curare una disfunzione alla gamba”.
Della vicenda, lo scorso 15 giugno sarebbe stato informato il vicario diocesano che avrebbe a sua volta riferito al vescovo, monsignor Luigi Renzo.
Nonostante la querela composta da sei pagine, nessuna...........

lunedì 20 agosto 2018

Allarme cinghiali agricoltura Calabrese in ginocchio avvistamenti anche lungo le spiagge. un vero problema che va affrontato a livello nazionale

La problematica relativa alla presenza massiccia dei cinghiali nel territorio  e ai  conseguenti danni nel settore dell’agricoltura necessita di interventi concreti ed urgenti. Questo l’appello del quale si vuole fare carico il convegno “Cinghiali: una calamità imposta”, eloquente già nel titolo, organizzato dal Comune di Cardinale (Cz) ed al quale il Consorzio “Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria” A confronto esperti, associazione di categoria, rappresentanti delle istituzioni, compresi i sindaci di un vasto comprensorio, dalle Preserre al Basso Ionio catanzarese, ai centri interni del Vibonese. Il convegno vuole  dare voce alle istanze e alle sollecitazioni del comparto agricolo, che riveste un ruolo di primo piano  per l’economia del territorio.
Da Cardinale si vuole dare un segnale forte, di svolta, nell’affrontare la problematica. Si parte altresì dalla consapevolezza che il problema non è più locale, ma nazionale,  e che per la sua risoluzione è indispensabile il più ampio coinvolgimento possibile delle istituzioni, delle associazioni di categoria e delle popolazioni interessate.
Per l’Ente nazionale protezione animali non bisogna uccidere, ma adottare una serie di misure idonee a migliorare la convivenza tra uomini e cinghiali e nel contempo garantire l’aiuto agli agricoltori 
“Ricorrere ad approcci scientifici e non a fallimentari politiche venatorie, che alimentano solo interessi di parte. Creare tra agricoltori, istituzioni e associazioni un circolo virtuoso teso ad applicare metodi ecologici per migliorare la convivenza tra uomini e cinghiali, oltre ad essere obbligatori per legge sono i soli realmente efficaci, e per prevenire eventuali problemi”. É quanto propone l’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, in relazione alla “presunta emergenza cinghiali in Calabria”. “Lo dimostrano oltre 20 anni di uccisioni: è inutile – sostiene Andrea Brutti, dell’Ufficio Fauna Selvatica di Enpa – chiedere il ‘contenimento’ dei cinghiali. Contenimento che si vorrebbe affidare a soggetti del mondo venatorio, i quali hanno il solo interesse di sparare agli animali e non sono neanche autorizzati ad interventi di selezione ex art. 19 della legge 157/92, come ricordano ormai molte sentenze della Corte Costituzionale. Gli agricoltori devono essere aiutati e sostenuti in modo serio e fattivo, cioè con approcci scientifici basati su censimenti demografici e con politiche molto rigorose. Infatti se da un lato i cinghiali vengono ancora allevati, reimmessi nelle aziende faunistico-venatorie, e sono persino oggetto di foraggiamento e liberazioni abusive, dall’altro una pessima gestione dei rifiuti permetta a questi animali loro di avere una fonte alimentare pressoché inesauribile in prossimità dei centri abitati”. Per l’associazione, “anche la sicurezza stradale non .........

sabato 18 agosto 2018

Catanzaro tutta la verità sul ponte Morandi simbolo della città oggi fa paura ma esistono reali pericoli ?

La tragedia di Genova ha puntato inevitabilmente i riflettori anche sulle altre opere progettate da Riccardo Morandi, l'ingegnere che aveva progettato anche il ponte General Rafael Urdaneta sul lago di Maracaibo, Venezuela, parzialmente crollato nell'aprile 1964 dopo la collisione con una petroliera con la conseguente morte di sette persone.
Se è vero che i due ponti sono crollati per motivi diversi, almeno in base agli elementi che abbiamo ora a disposizione, è altrettanto vero che il progetto dei due ponti era simile in tutto e per tutto - così come quello costruito a Wadi al-Kuf, in Libia - ed entrambi erano stati costruiti utilizzano un brevetto di Morandi, ribattezzato M5, che ha di fatto portato a un deterioramento della struttura molto più rapido e veloce di quanto ipotizzato in un primo momento. Non è un caso, infatti, che il ponte Morandi di Genova fosse sottoposto a continui monitoraggi e interventi di ristrutturazione. Da qui il dubbio che molti si stanno ponendo in queste ore: c'è il rischio di tragedia simili anche per gli altri ponti progettati da Riccardo Morandi?
L'enorme Viadotto Bisantis di Catanzaro, conosciuto anche lui come Ponte Morandi, fu completato nel 1962 dall'azienda So.Ge.Ne di Roma - diversa da quella che invece si occupò della struttura di Genova - è una tipologia di ponte totalmente differente da quello crollato a Genova, basta comparare le immagini per rendersene conto. Proprio per questo motivo i cittadini residenti nell'area possono dormire sonni tranquilli.
Il ponte Bisantis non ha mai richiesto l'enorme manutenzione del ponte di Genova, proprio perché strutturalmente diverso, ma anche nel caso di Catanzaro il monitoraggio è costante. ANAS ha già........


venerdì 17 agosto 2018

Catanzaro; trovato morto all'interno della sua auto un uomo di 33 anni probabile decesso per overdose

Trovato morto nel quartiere Sala CZ nei pressi del passaggio a livello da un anziano che già nella serata di ieri aveva notato l'auto.



Un uomo di 33 anni, A.R., originario di Crotone, è stato trovato morto stamani all'interno della sua auto a Catanzaro. Il decesso, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere stato causato da un'overdose di droga. A trovare il cadavere è stato un signore che abita nella zona del ritrovamento e che, già ieri sera, aveva notato la presenza dell'uomo. Stamani, avendo visto la macchina parcheggiata ancora nello stesso luogo, l'uomo si è avvicinato alla vettura e in breve si è reso conto che la persona all'interno dell'abitacolo non dava segni di vita. Sul luogo sono subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Catanzaro che hanno avviato gli accertamenti e il medico legale.
    Sul cadavere non sarebbero stati rilevati segni di violenza o lesioni. Le indagini sono in corso ma l'ipotesi di un malore a seguito di assunzione di........

giovedì 16 agosto 2018

Sellia; 23 anni di successi per la Sagra dell'olio d'oliva appuntamento a domani sera 17 agosto per vivere uno degli eventi più ricercati dell'estate Calabrese.



XXIII edizione di un evento che anche in periodi di crisi ha sempre attirato tantissima gente Una vera festosa invasione dove il suggestivo borgo antico per una sera si veste di luci, suoni e allegria per una festa che durerà sino all'alba Oltre a tante prelibatezze da gustare si possono ammirare le tante iniziative che il borgo offre a un visitatore sempre più attento che ha segnato ormai da anni nel suo taccuino dei vari appuntamenti la sera del 17 agosto come uno degli eventi più belli dell'estate Calabrese Ricchissimo il tabellone (che potrete leggere sotto) dei tantissimi siti da visitare magari culminato da un volo sul borgo in notturna ridandosi tutti appuntamento per il 2019 sempre nel borgo stupendo di Sellia.

martedì 14 agosto 2018

Catanzaro; Un milione di euro per la manutenzione delle strade provinciali zero euro per la SP25 interventi su Zagarise, Sellia Marina, Simeri Crichi, Soveria Simeri.....



Pubblicati sul sito della Provincia di Catanzaro i bandi di gara relativi agli interventi di manutenzione straordinaria della rete viaria finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’Ente intermedio, guidato dal presidente Enzo Bruno, ha visto l’approvazione di tutte le schede compilate per la richiesta di finanziamento messo a disposizione dal Dicastero per l’annualità del 2018 ed inviate entro l’1 giugno scorso. I fondi messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture ammontano a complessivi 1.194.785,93 euro. Gli interventi finanziati rispettano i parametri richiesti: vale a dire la sicurezza stradale, la tutela delle utenze deboli, la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione del rischio idrogeologico. Le procedure aperte con la pubblicazione dei bandi di gara saranno chiuse nel mese di settembre secondo i termini previsti, consentendo l’appalto dei lavori entro ottobre.
“Nell’individuare i lavori finanziati dal Ministero – afferma il presidente della Provincia, Enzo Bruno – abbiamo tenuto conto delle criticità indicate dai sindaci in tutta la Provincia: tra gli interventi finanziati quelli sulle Sp 11 e 12, attorno Zagarise, lungo la Squillace-Maida; a Platania e San Pietro Apostolo dove è stato segnalato un pericoloso dissesto al bivio Zeta; e ancora Sp 133 e Sp 134, caratterizzate da un alto tasso di pericolosità; lungo la Girifalco-Roccelletta; a Gimigliano, uno dei paesi più a rischio idrogeologico, e ancora Soveria e Crichi. Si tratta, in particolare, di interventi relativi al rifacimento del manto stradale, soprattutto nei centri abitati, di rifacimento della segnaletica e di barriere di ritenuta, ma anche di cunette e muri. La sicurezza prima di tutto”.
bandi di gara pubblicati sono relativi a interventi di manutenzione straordinaria che interessano le seguenti arterie di competenza: Sp 159/1, Platania (per l’importo 79.560,01 euro); Sp 11 ed .............