martedì 18 febbraio 2020

L'ombra della Mafia sui fondi europei per l'olio d'oliva. 20 milioni di euro a "Italia Ovicola" che raggruppa Unasco e Cno

C'è un brutto pasticciaccio che aleggia sui fondi del ministero per l'olio d'oliva e delle olive da tavola. Dei 35 milioni di euro di finanziamenti europei infatti ben 20 milioni sono finiti ai due soci che hanno costituito il 9 ottobre del 2018 Italia Ovicola. Si tratta di due consorzi, Unasco e Cno che sono rispettivamente emanazione di Copagri e di Cia, la Confederazione italiana degli Agricoltori. Quei fondi sono stati riconosciuti dal ministero e quindi passati per il pagamento ad Agea, che il primo anno li ha erogati verso i due soci fondatori, e per il secondo e il terzo anno ha stabilito che le somme andassero a favore della neonata Italia Ovicola, di cui è presidente Gennaro Sicolo (Cno) e vicepresidente Gino Canino (Unasco).
MATRIMONIO D'INTERESSE
Proprio mentre il matrimonio fra i due veniva celebrato in pompa magna e con un pizzico di retorica spiegando che «il più grande gruppo italiano di produttori olio è nato contro frodi e contraffazioni», dalla prefettura di Reggio Calabria arrivava una di quelle mazzate che davvero rompono le ossa. Spedita proprio ad Agea un anno fa, il 20 febbraio 2019, era una interdittiva antimafia adottata due giorni prima nei confronti del Conasco - organizzazione di produttori ovicoli società cooperativa, nonché azionista al 25% di quella Unasco che ha dato vita insieme a Cno proprio ad Italia Ovicola.
Un guaio grosso, perché così il necessario certificato antimafia non poteva essere rilasciato: ben 8 fra soci e dipendenti di Conasco erano state coinvolte pesantemente nell'inchiesta antimafia chiamata "Cerere", ed erano tutte soggette a provvedimenti cautelari con l'accusa di «falso materiale e ideologico commesso da incaricati da pubblico servizio, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche aggravate dalla finalità di agevolare consorterie mafiose».
GUAI PER IL MINISTERO
Ovvio che il problema è diventato anche del ministero e del suo ente pagatore, perché non si potevano fare arrivare contributi pubblici di cui poi beneficiassero a cascata consorzi e società che operativamente favorivano organizzazioni e persone affiliate alla 'ndrangheta. Così ad Agea non è restato che revocare i finanziamenti già erogati per il primo anno ad Unasco: sia quelli percepiti che quelli richiesti. Questi ultimi però avrebbero dovuto confluire nelle casse del nuovo consorzio, Italia Ovicola, e il ministero ha preso tempo per decidere cosa fare. Perché a norma delle leggi antimafia a cascata anche quel consorzio si configurava come controllato indirettamente dalla 'ndrangheta.
Contro la revoca dei finanziamenti Italia Ovicola era ricorsa prima al Tar del Lazio e poi in appello al Consiglio di Stato che le avevano dato torto, quindi si dava per scontato che il ministero sarebbe stato conseguente, bloccando i pagamenti del secondo e del terzo anno. Così non è stato, perché Italia Ovicola ha trovato la soluzione: fare scendere la partecipazione di Unasco al suo capitale al di sotto della soglia del 5% per cui sarebbe stata rilevante la partecipazione a cascata della 'ndrangheta. Con un semplice maquillage societario (che non ha cambiato però la.....

lunedì 17 febbraio 2020

'Ndrangheta nella Presila Catanzarese.Favoreggiamento al boss Scalise, chiesti tre anni per il legale



Tre anni di reclusione all’avvocato e un anno all’assistente. È la decisione del pm della Dda di Catanzaro, Elio Romano, che ha chiesto i tre anni per Antonio Larussa, imputato per favoreggiamento della latitanza di Daniele Scalise, ritenuto elemento di spicco dell’omonima cosca, e per violenza privata ai danni dell’avvocato Francesco Pagliuso, ucciso la notte del 9 agosto 2016  Entrambi i reati sono aggravati dal metodo mafioso perché - secondo gli inquirenti - sarebbero stati commessi per agevolare l’attività della 'ndrina. Per Tullia Pavone, assistente di studio, il pubblico ministero ha chiesto invece un anno. La donna è accusata di favoreggiamento semplice perché avrebbe aiutato il legale a eludere le investigazioni. I difensori, Giuseppe Spinelli per Pallone e Francesco Gambardella per Larussa, hanno....

sabato 15 febbraio 2020

"Questo non è amore" Un San Valentino speciale a Catanzaro per 6 donne vittime di violenza ospiti in questura


Relazioni affettive malate e pericolose, così anche le donne vittime di violenza che hanno trovato il coraggio di chiedere aiuto, hanno potuto festeggiare un San Valentino speciale, nel corso di un momento di condivisione e di solidarietà organizzato dal personale della Questura di Catanzaro al Centro Polifunzionale di Via Barlaam da SeminaraL’odierna iniziativa fortemente voluta e sostenuta dal Questore di Catanzaro, Amalia Di Ruocco, rientra nel quadro della campagna permanente di informazione e sensibilizzazione “Questo non è amore”, che la Questura sta conducendo da diverso tempo, ha previsto anche un pranzo solidaleLa denuncia rappresenta un momento importante perché chi è stata ripetutamente offesa ed oltraggiata, prende atto della violenza, la verbalizza, la dimostra e chiede di essere risarcita ed in questo modo tutela sé stessa ed i propri figli, ugualmente vittime per aver assistito e vissuto in un clima segnato dalla violenza. Le sei donne ospiti, accompagnate anche dai loro figli, sono state, inoltre, intrattenute con uno spettacolo musicale avente come tema “Vietato Morire”, organizzato dalle studentesse del Liceo delle Scienze Umane “G. De Nobili” di Catanzaro, che in.....

venerdì 14 febbraio 2020

Catanzaro; Uccise brutalmente l'ex compagna e ne brucio il corpo buttandola nel fiume. La Corte d'assisi lo condanna a 16 anni di reclusione


Sedici anni di reclusione sono stati inflitti dalla Corte d’assise d’appello di Catanzaro a Stefan Valea, di 48 anni, romeno, riconosciuto colpevole di avere ucciso la donna con cui aveva avuto una relazione, Monica Alexandrescu (37), e di averne poi bruciato il cadavere. La donna, secondo l’accusa, fu uccisa da Valea l’8 settembre 2008 con due colpi di pistola alla testa al culmine di una discussione nata perché lei aveva deciso di interrompere la relazione.Quindi l’uomo – arrestato dai carabinieri a maggio 2010 – bruciò il cadavere all’interno di un’auto che poi spinse nel greto di un fiume nelle campagne di San Gregorio D’Ippona. Il corpo venne poi trovato il 14 settembre dopo che il marito, un settantenne di Vazzano, ne denunciò la scomparsa. La sentenza giunge a conclusione di un lungo iter processuale. Valea, infatti, era stato condannato a 24 anni in primo grado e poi assolto in appello. Sentenza, quest’ultima, annullata dalla .........

giovedì 13 febbraio 2020

Il Parco Nazionale della Sila conquista la BIT 2020 di Milano

 Dal 9 all’11 febbraio il Parco Nazionale della Sila è stato presente alla BIT 2020, insieme agli altri Parchi Calabresi, nello spazio espositivo della Regione Calabria. Un appuntamento importante e consolidato per il Parco Nazionale della Sila, che rappresenta un’occasione di confronto con gli operatori del settore turistico, ma anche e soprattutto una vetrina che racconta la Calabria e il patrimonio inestimabile di tutto il territorio del Parco Nazionale della Sila.
Tre giorni ricchi di networking e spunti interessanti sul settore turistico e in generale sul mondo dell’ospitalità alberghiera e quello dei viaggi. Ma i momenti più belli sono stati quelli con i tanti visitatori della BIT, curiosi di conoscere il territorio calabrese e farsi travolgere dalla bella storia che la Calabria e il Parco Nazionale della Sila rappresentano. Soddisfatto, infatti il presidente del Parco Nazionale della Sila Francesco Curcio, che ha confermato la necessità di fare sistema tra i diversi stakeholder per offrire alla Calabria e ai suoi Parchi la possibilità di farsi conoscere; ha poi lanciato l’invito a visitare il Parco Nazionale della Sila e le sue innumerevoli bellezze, naturalistiche e paesaggistiche, e lasciarsi coinvolgere dalla storia che lo stesso territorio racconta. Infine, ha concluso affermando che “vivere la Sila e i parchi naturalistici è un’esperienza che non..........

mercoledì 12 febbraio 2020

Una decina le scosse a largo della costa catanzarese tra Botricello Cropani e Sellia Marina.Si estende lo sciame sismico che da circa un mese preoccupa molti centri del catanzarese


Un intenso sciame sismico è stato registrato dall’Istituto Nazionale di geologia e vulcanologia nel mar Jonio, a largo della costa catanzareseSarebbero state circa una decina le scosse avvenute con epicentro in mare aperto, tra i 24 e i 31 chilometri di profondità e con magnitudo tra i 2.0 e i 3.4 della scala Richter. In ordine cronologico, l’ultima è stata registrata alle 7.56 con magnitudo 2.3 ed epicentro sempre a largo di Catanzaro, ad una profondità di 25 chilometri. Le scosse sono state avvertite distintamente dalla popolazione di Botricello, Cropani Marina e Sellia Marina. Non...