martedì 19 gennaio 2021
Il comune di Pentone dona 100 borracce ai ragazzi della scuola. Un dono importante per capire il rispetto verso l'ambiente.
lunedì 18 gennaio 2021
Albi: cani avvelenati, individuato il presunto responsabile, si tratta di un operaio del posto.
E’ stato individuato e denunciato all’autorità giudiziaria il presunto autore dell’avvelenamento di due cani meticci nel comune di Albi, nel catanzarese, avvenuto a fine settembre 2020 Le indagini, supportate dalla visione delle videocamere presenti sul territorio e dalle testimonianze di alcuni cittadini, hanno fatto sì che si risalisse al responsabile dell’avvelenamento
A seguito di una segnalazione, i militari del Reparto Carabinieri P.N. “Sila” Stazione di Monaco - coadiuvati dal servizio veterinario dell'Asp. di Catanzaro area "C" - erano intervenuti, all’epoca dei fatti, sul luogo dove erano state rinvenute due carcasse di cani e di alcuni bocconi-esca. Sequestrate le “trappole mortali” e inviate all'istituto zooprofilattico di Catanzaro Lido per gli esami di laboratorio sarebbe emersa la presenza di sostanze tossicologiche. In particolare, sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche due cani antiveleno Thor (un Labrador) e Kira (un Malinois) dei Carabinieri Forestali della Stazione Parco di Cerchiara di Calabria, assieme al loro conduttore, che avrebbero accertato la presenza di molecole di veleno sul terreno nelle immediate vicinanze del ritrovamento. Le indagini, supportate dalla visione delle videocamere presenti sul territorio e dalle testimonianze di alcuni cittadini hanno fatto si che si risalisse al responsabile dell’avvelenamento, un ....
Simeri Crichi ragazza di 22 anni violentata 2 volte nella stessa serata. I carabinieri di Sellia Marina arrestano un 26 enne responsabile dello stupro.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sellia Marina (CZ) hanno sottoposto a fermo un marocchino 26enne, resosi responsabile di violenza sessuale ai danni di una ragazza di 22 anni.
La violenza ha avuto origine dopo un incontro che la giovane donna aveva avuto con lo straniero sul lungomare di Catanzaro Lido, luogo in cui i due stavano contrattando l’acquisto di sostanze stupefacenti. La trattativa si rivelava però un tranello teso dal marocchino, che, condotta la ragazza nei pressi della scogliera, la bloccava, non consentendole di divincolarsi, usando violenza sessuale nei suoi confronti. Dopo la consumazione dell’atto violento, l’uomo si riprometteva di accompagnare la ragazza presso la sua abitazione, traendola nuovamente in inganno: condotta nella pineta di Simeri Mare, abusava ancora della vittima, dileguandosi poi nelle campagne adiacenti. La giovane donna, in piena notte, chiedeva aiuto ad una famiglia del posto, suonando al campanello della prima abitazione trovata: è qui che sono intervenuti i carabinieri, prestandole le prime cure e ricostruendo gli accadimenti al fine di identificare l’autore delle violenze. Dopo una intensa attività di ricerca, l'autore della violenza veniva individuato in un’abitazione di Simeri Crichi (CZ) e sottoposto dai Carabinieri a fermo, indiziato di delitto, per essere poi tradotto presso la Casa Circondariale di Catanzaro Siano. Ad esito dell’udienza di convalida del fermo, richiesta al GIP di Catanzaro dalla ..........
sabato 16 gennaio 2021
Petronà Intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Sellia Marina per liberare 2 camion della scuderia Angilletti conosciuta in tutto il mondo ma non all'amministrazione del centro presilano.
Petronà CZ: Quando le intemperie si abbattono su una strada già dissestata
....in quanto gibbosa e sterrata, la mobilità diventa un’impresa impossibile, anche se disponi di potenti mezzi di trasporto.
Ne sa qualcosa l’autotrasportatore e impresario Santo Angilletti che ieri, venerdì 15 gennaio 2021, è stato costretto a chiamare i Carabinieri della locale stazione di Petronà e dopo i Vigili del fuoco di Sellia Marina per liberare i suoi camion bloccati dal fango su una strada comunale, sita alle porte del paese presilano. Non uno, ma due mezzi di trasporto non ce l’hanno fatta a raggiungere l’adiacente strada provinciale: sono stati trainati tutt’ e due e per diverse ore del pomeriggio.Titolare di una conosciuta scuderia, Angilletti parla di annosi disservizi e le critiche non le manda a dire: ” Sono anni – argomenta Santo Angilletti- che ricordo a chi preposto le condizioni disastrose in cui versa contrada Macchie che e’ un’ area comunale. Inascoltato. E ieri è accaduto quel che temevo con due camion impantanati nel fango per diverse ore. Non puoi lavorare e riporti pure danni. Non è la prima volta che succede su una strada mai sistemata per come si dovrebbe. Ho chiesto aiuto e non solo per me, ma anche per altre famiglie, anche con figli: solo i Vigili del Fuoco e Carabinieri di Petronà sono intervenuti. Abbiamo contattato gli Amministratori comunali, ma non ho avuto nessuna collaborazione. Non esistono cittadini di serie A e di serie B. La mia scuderia è conosciuta in tutta Italia e anche in Europa, ma non è considerata nel....
venerdì 15 gennaio 2021
"La Gallina dalle uova d'oro" l'autovelox di Simeri Crichi nel 2019 ha emesso ben 9.628 multe. Il comune impugnerà la Sentenza mentre Sarà presentato ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Il sindaco di Simeri Crichi Piero Mancuso in una nota sulla sentenza del Giudice di pace in merito all'autovelox posizionato lungo la ss 106 si dice convinto della bontà del servizio e auspica che l’Associazione Vittime della strada 106 proponga seriamente il ricorso, anche se tutto ciò lascia un po’ di perplessità.Il sindaco ha evidenziato come, da quando l’autovelox è stato installatonon ci sono più incidenti nel tratto della statale ionica, definendo la presa di posizione da parte della predetta Associazione che va ad attaccare l’onorabilità e la reputazione di tutta l’amministrazione e degli uffici di Simeri Crichi un fatto grave, valutando eventuali iniziative di tutela.
L’autovelox installato sulla strada Statale 106 nel Comune di Simeri Crichi nei mesi scorsi è balzato agli onori della cronaca allorquando, nel mese di dicembre 2019, si è appresa la notizia che erano state emesse 9.628 sanzioni. Praticamente un record internazionale degno di primato tanto da sollevare dubbi legittimi nell’opinione pubblica circa le reali finalità dello strumento che era stato installato per prevenire incidenti, feriti e vittime. La sentenza del giudice di pace che ha accolto il ricorso di un cittadino sull’autovelox installato sulla strada Statale 106 nel Comune di Simeri Crichi merita una riflessione profonda. I fatti: il giudice, accogliendo il ricorso presentato da un cittadino ha determinato illegittima la contravvenzione in quanto effettuata sulla corsia opposta a quella dove è installato l’apparecchio e ha condannato il Comune a rifondere il cittadino multato. L’autovelox installato sulla strada Statale 106 nel Comune di Simeri Crichi nei mesi scorsi è balzato agli onori della cronaca allorquando, nel mese di dicembre 2019, si è appresa la notizia che erano state emesse 9.628 sanzioni. Praticamente un record internazionale degno di primato tanto da sollevare dubbi legittimi nell’opinione pubblica circa le reali finalità dello strumento che era stato installato per prevenire incidenti, feriti e vittime. Nell’ambito della contesa giuridica – fatto gravissimo – il cittadino, attraverso il suo legale, è riuscito a far emergere che il decreto prefettizio seppure autorizzava con parere favorevole l’installazione il sistema di controllo della velocità al Km 194+225 lato sinistro lungo la statale 106 non prevedeva in alcun modo che potessero essere multati i veicoli che viaggiavano sulla corsia di destra e, per questa ragione, il ricorso è stato accolto dal giudice di pace di Catanzaro.
L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica pertanto che nei prossimi giorni chiederà copia della sentenza al fine di avviare con i propri partner legali di Studio 3A un ricorso presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con l’intendo di intraprendere un’azione legale di rilievo internazionale al fine di ottenere una condanna esemplare che possa divenire da monito a quelle Amministrazioni Comunali che pur di fare cassa utilizzano in modo inopportuno il tema della sicurezza stradale.È davvero stucchevole che molti Sindaci e diversi Comuni invece di denunciare l’Anas Spa per lo stato comatoso e vergognoso in cui versa la strada Statale 106 coinvolgendo le Prefetture e le Forze dell’Ordine al fine di risolvere le diverse criticità presenti sulla “strada della morte” nei loro comuni pensino, invece, a far cassa sulle spalle dei cittadini adottando sistemi atti a sanzionare gli automobilisti con la scusa della “sicurezza stradale”.
A tal proposito nelle prossime settimane “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” renderà noti gli ulteriori sviluppi in merito ad una azione che adesso diventa necessaria per tutelare tutti i diritti dei cittadini calabresi da sempre costretti a viaggiare su .............
giovedì 14 gennaio 2021
Vicini serpenti. Alle porte di Catanzaro 2 donne mamma e figlia , per accaparrarsi l’uso esclusivo di una corte, lanciano sale, oggetti o rifiuti conditi di insulti di ogni genere.
Due donne catanzaresi, rispettivamente madre e figlia di 77 e 56 anni, sono state raggiunte oggi da un’ordinanza di applicazione della misura del divieto di avvicinamento nei confronti di alcuni vicini di casa e dei loro congiunti.
Il provvedimento è stato notificato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Catanzaro in quanto le due sarebbero ritenute responsabili dei reati di stalking e violenza privata in danno dei vicini.
I FATTI
Le due donne, che abitano nel quartiere Siano, per accaparrarsi l’uso esclusivo di una corte, avrebbero messo in atto una serie azioni al fine di impedire ai vicini di fruire degli spazi comuni, mediante il posizionamento di grossi vasi, blocchi di cemento e grosse pietre, l’installazione di inferriate o, semplicemente, parcheggiando mezzi in modo da impedire il transito.
Altre volte gli spazi comuni sarebbero stati, invece, imbrattati con il lancio di oggetti o rifiuti e, addirittura sarebbero stati teatro di riti propiziatori con il lancio di sale. Le condotte illecite avrebberi coinvolto, talvolta, anche ignari ospiti dei vicini, che si sono visti rivolgere insulti di ogni genere.
A causa del comportamento persecutorio, le vittime avrebbero subito disagi notevoli, in quanto in alcune occasioni sarebbe stata impedita anche la fornitura di servizi essenziali, come il rifornimento del GPL per uso domestico o lo scarico di generi alimentari.
Ad essere destinatari delle invettive delle indagate erano stati anche operatori della Polizia di Stato che avevano effettuato diversi interventi su richiesta delle vittime; per tale motivo una delle donne risulta indagata anche per oltraggio a pubblico ufficiale.
La vicenda è stata minuziosamente ..................................