Veduta notturna del complesso San Giovanni di Catanzaro |
sabato 5 marzo 2011
Nel complesso monumentale San Giovanni di Catanzaro presentazione dello spettacolo "Sanguinis Effusione"
venerdì 4 marzo 2011
Settimo video di Selliaracconta dal titolo: "Sellia sotto la neve"
Eccoci al settimo video elaborato e montato da Selliaracconta dal titolo: Sellia sotto la neve Nel mese di dicembre del scorso anno per ben due volte il borgo è stato innevato, avvenimento che ora succede di rado ma sino agli anni cinquanta la neve arrivava puntualmente ogni anno, durando per diverse settimane, dove ne abbiamo parlato in modo approfondito QUI.Le foto inserite per la realizzazione di questo filmato sono state reperite sui vari siti e su facebook a tal proposito voglio ricordarvi che sono sempre graditissimi i vostri consigli, le vostre foto e perché no un bel articolo da inserire sul blog.Buona visione arrivederci al prossimo video dedicato sempre al nostro amato borgo.
Nel decreto mille proroghe approvato dal governo. Fortemente voluto dalla lega,è stato decido il rinvio delle quote latte e per finanziare l'operazione saranno tolti i soldi destinati agli ammalati terminali. Vergogna!
Lo so oramai non ci scandalizza più nulla ne vediamo,ne sentiamo, ne leggiamo di tutto e di più, abbiamo sviluppato degli ottimi anticorpi che subito spazzano via ogni cosa. Ma questa notizia che pochi riportano va sottolineata, siamo diventati la barzelletta d'Europa, anzi del mondo intero. In un qualsiasi paese normale si sarebbe subito voltato pagina votando dei nuovi parlamentari, cambiando questa schifezza di legge elettorale che non la si trova neppure nei paesi sotto dittatura (ed anche li le cose stanno per fortuna cambiando) Siamo ostaggi della lega nord che comanda su tutto.
Non ci voleva credere nessuno. Ma nel decreto mille proroghe è stato deciso il rinvio del pagamento delle quote latte e per finanziare l’operazione saranno tolti i soldi agli ammalati terminali di cancro.
Precisiamo: la Finanziaria del 2010, al comma 40, aveva stanziato 50 milioni di euro per l’assistenza agli ammalati oncologici. Da quei 50 milioni la Lega ha imposto il prelievo di cinque milioni per consentire agli allevatori di rinviare per altri sei mesi il pagamento delle multe per la sovraproduzione del latte.Alla Camera c’è stato uno scontro in cui ha vinto l’indecenza: il ministro Galan del Pdl, era contro; La Lega Nord, a favore. Ha vinto la Lega Nord.
Il deputato calabrese Nicodemo Oliverio ha chiesto a Galan di dimettersi. Errore. Non se ne abbia a male Oliverio – comprendiamo il gesto simbolico della sua richiesta - ma se si dimette Galan e arriva un altro ministro non cambia nulla perché il potere della Lega sul governo è reale. Da qui, con buona pace di tutti, la politica rigorosamente subalterna dell’intero centro destra al governo di Roma; meglio, al governo della Lega.
Le quote latte sono i soldi che vanno pagati da parte di chi produce più latte di quello consentito. Una norma europea, con l’obiettivo di salvare gli stessi allevatori dal fallimento se il prezzo del latte crollasse per iperproduzione. Fino ad oggi, la furbizia di chi sfora la produzione, è costata all’Italia 4miliardi e mezzo in gran parte pagati dallo Stato, cioè da tutti i cittadini: quando si dice Roma ladrona…
Ci occupiamo di questa vicenda apparentemente piccola piccola perché gli allevatori che sforano nella produzione del latte sono tutti del Nord e quindi l’emendamento che toglie soldi e cure a chi sta morendo (in tutta Italia) serve per finanziare....
Incredibile ma vero la Calabria terra del peperoncino, essendo la prima regione d'Italia nel suo consumo. Importa dall'estero ben il 60% del suo fabbisogno.
Parlare della Calabria e della sua cultura gastronomica, ci porta con il pensiero direttamente al peperoncino. Nella cucina calabrese è raro trovare un piatto, fresco o conservato, in cui non appaia, il peperoncino fresco o essiccato e poi macinato, in dosi modiche o esagerate è sempre presente.La Calabria e infatti la regione che in Italia consuma più peperoncino ed e anche la regione dove la fantasia dei produttori si è sbizzarrita nella creazione di prodotti che si intrecciano e si sovrappongono con quelli della tradizione. Il peperoncino piccante, Capsicum frutescens, e un arbusto che cresce molto facilmente nelle regioni tropicali. Ma pur essendo al primo posto in Italia per consumi di peperoncino, importa dai paesi orientali il 60% del suo fabbisogno. Una situazione assurda, hanno sottolineato i relatori, dovuta al fatto che il peperoncino locale, migliore di qualita', soffre la concorrenza straniera che immette sui mercati prodotti scadenti a prezzi stracciati''. E' quanto emerso a conclusione del convegno ''Dall'axi di Colombo al peperoncino di Calabria Igp'' che si e' svolto a Cirella di Diamante nella sede dell'Istituto professionale di Stato perl'agricoltura e l'ambiente. ''La soluzione del problema - e' scritto in una nota dell'Accademia del peperoncino - potrebbe venire dall'approvazione del marchio di qualita' del 'Peperoncino di Calabria Igp' che e' stato approvato dalla Regione e dal Ministero delle politiche agricole ma aspetta da anni la definitiva approvazione dell'Unione Europea''. All'iniziativa, promossa nell'ambito del programma di sviluppo rurale della Regione, hanno relazionato il presidente dell'Accademia Enzo Monaco e il prof. Massimo Biagi dell'Universita' di Pisa. Entrambi hanno illustrato le potenzialità del prodotto che in altri paesi del mondo viene definito ''oro rosso''.
giovedì 3 marzo 2011
Lettera di don Francesco dove si fa chiarezza del perchè ha deciso di lasciare Sellia per dedicarsi ad una sola parrocchia.
Carissimi,
da quando è stata resa pubblica la notizia della mia scelta di lasciare la Parrocchia di Sellia per servire solo la comunità di Simeri, i sentimenti negli animi dei selliesi sono stati diversi, misti a delusione, tristezza, amarezza. La scelta è stata esclusivamente personale, nessuno mi ha tolto, nessuno mi ha costretto.
In questi giorni sono state dette molte cose e ho letto molte cose e mi dispiaceva non poter rispondere. Addirittura, qualcuno è arrivato a dire che già dopo un mese del mio ingresso in comunità, me ne volevo andare. Mi sembra un po' esagerato.
Ecco come sono andati i fatti:
Circa 5 mesi or sono, sono andato dal Vescovo con una precisa richiesta: quella, cioè di poter essere esonerato nel servire entrambi le parrocchie si Sellia e di Simeri perchè le attuali condizioni di salute non mi permettono di svolgere il servizio pastorale bene, secondo il mio cuore e il cuore di Dio. In quel momento non c'erano soluzioni, soluzione arrivata 20 giorni fa, con la disponibilità dei nuovi parroci, Don Simone e Don Maurizio.
Perchè ho deciso per una parrocchia anziché un'altra? Ci sono motivazioni evidenti, cioè logistiche, pratiche: Simeri è una comunità più piccola, con meno ammalati, strutturalmente parlando più adeguata a me, con una sola chiesa etc. e questo è quando ho detto anche al Vescovo e lui mi è testimone e poi facendo un bilancio personale ho avuto delle motivazioni personali per decidere ciò. La gente vorrebbe sapere queste motivazioni, ma queste fanno parte della mia persona ed è giusto che rimangano mie.
Tengo a precisare quanto ho detto anche al Vescovo: “Eccellenza, oggi vi posso dire che il 90% della popolazione di Sellia mi vuole bene e ha una profonda stima di me e sarà dispiaciuta quando riceverà la notizia”, e così realmente è stato. Questo è vero e lo penso con il cuore. Voi mi volete bene, veramente bene. Ma anche io vi ho voluto e vi vorrò bene.
Parlando con una persona le ho detto due cose: la prima: in questi anni vi ho visti sempre come delle perle che il Signore mi ha consegnato e come un pezzo della mia carne e questo mi ha fatto gioire per le vostre gioie e mi ha fatto soffrire per le vostre sofferenze. Nel povero, ho visto Gesù, nell'ammalato ho visto Gesù, nel bambino ho visto Gesù, in tutti ho visto Gesù e tutto ciò che ho fatto l'ho fatto come se lo facessi a Gesù. La seconda cosa che le ho detto è stata questa: ogni qualvolta in una comunità parrocchiale avvengono dei problemi è sempre responsabilità del sacerdote che li permette. Se il sacerdote fosse più prudente, più saggio, più santo, più attento, certe cose non accadrebbero. Da questo comprendete che non addito nessuno ma me stesso. Detto questo, ribadisco: è stata una scelta esclusivamente personale.
Fondi POR la Calabria punta su poche ma importanti opere per garantire la loro ultimazione
Oltre 511 milioni di euro già disponibili. Si va dalle metropolitane di Catanzaro e Cosenza, alla nuova aerostazione di Lamezia Terme, passando per la strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie, il sistema logistico intermodale di Gioia Tauro ed il sistema idrico dell’Alto Esaro-Abatemarco
Catanzaro progetto del pendolo |
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