Per questa giornata la FNSI ha chiesto a tutti i giornali di apporre un fiocco giallo: "Iniziativa
straordinaria per il rispetto del lavoro dei giornalisti, per Domenico
Quirico e tutti i giornalisti impediti di comunicare o fermati nei
luoghi di guerra".
Si celebra oggi la Giornata Mondiale della libertà di stampa
(World Press Freedom Day). Una giornata per ricordarne l'importanza e
per condannare tutti quei Paesi che ancora non garantiscono ai propri
giornalisti d'esprimere liberamente le proprie idee.
E' con questo spirito che vent'anni fa venne istituita la Giornata Mondiale per la libertà di Stampa, proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite
nel 1993, finalizzata a tutelare e promuovere i principi della libertà
di opinione ed espressione nonché il diritto di ogni individuo di
ricevere e diffondere informazioni e idee e, a sua volta, di fruirne.
Diritti peraltro già sanciti dall'articolo 19 della Dichiarazione
Universale dei Diritti dell'Uomo e dall'articolo 10 della Convenzione
Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà
Fondamentali.
La libertà di espressione non è ancora garantita. E' questo l’appello a un maggiore impegno da parte di Ban Ki-moon.
“Dobbiamo fare molto di più”, ha detto il segretario generale dell’Onu, aggiungendo “Servono
maggiori tutele attraverso il rispetto della legge. Esorto tutti a fare
il possibile per tradurre le parole in azioni concrete per creare un
ambiente più sicuro per i media”.
"Garantire la libertà d'espressione in tutti i media", ha tweettato oggi il Commissario Ue alla Digital Agenda Neelie Kroes.
Mentre l'Alto Rappresentante Ue per la Politica estera e la sicurezza, Catherine Ashton, ha sottolineato come "in ogni società democratica" sia indispensabile "una stampa libera, indipendente e vivace".
"La Ue - ha sottolineato - è
determinata a lottare per la libertà di stampa in tutto il mondo e
condanna l'aumento costante delle intimidazioni, della violenza e della
censura a cui i giornalisti sono sottoposti in molti Paesi".
Angela Mills,
direttore esecutivo dell'EPC (European Publishers Council), ha
osservato come purtroppo
venerdì 3 maggio 2013
giovedì 2 maggio 2013
martedì 30 aprile 2013
Alcune precisazioni da parte del Sindaco di Simeri Crichi Marcello Barberio sui rifiuti all'impianto di Alli
Riceviamo e pubblichiamo
COMUNE DI SIMERI CRICHI
COMUNE DI SIMERI CRICHI
PROV.CATANZARO
Rifiuti
all’impianto di Alli
Nota di
Marcello Barberio, sindaco di Simeri Crichi.
Premesso che la spazzatura non ha
colore politico, mi preme precisare alcune
questioni fondamentali. I sindaci, per effetto del D.Lgs.
152/2006, sono responsabili
del ciclo di smaltimento dei rifiuti, pagando anche tariffe salate alla Regione.
E il mio Comune è tra quelli che pagano regolarmente, anche se i Comuni
in ritardo di pagamento hanno diritto di smaltire i r.s.u., senza discriminazioni
o preferenze di sorta, dal momento che titolare dell’impianto è la Regione.
del ciclo di smaltimento dei rifiuti, pagando anche tariffe salate alla Regione.
E il mio Comune è tra quelli che pagano regolarmente, anche se i Comuni
in ritardo di pagamento hanno diritto di smaltire i r.s.u., senza discriminazioni
o preferenze di sorta, dal momento che titolare dell’impianto è la Regione.
Per certo devono essere previsti
“criteri razionali” di conferimento all’impianto di
trattamento di Alli, senza
privative. Questo non significa contestare al Capoluogo il
diritto di tenere pulita la città,
come ben fa il sindaco Abramo. Ma non possono
essere accettate ulteriori
sperequazioni tra i Comuni dell’hinterland, come
succedeva col Commissario e come
purtroppo ancora si continua in regime
ordinario. La protesta di sabato
scorso all’impianto di Alli non era contro Catanzaro,
semplicemente si chiedevano
rassicurazioni sui tempi e sui modi (equi e ordinati) di
conferimento dei rifiuti dei nostri
Comuni. Problema che esplode con la stagione
calda. Sulla presenza del Consigliere di
Catanzaro Salvatore Scalzo
e sulla conseguente polemica, noi sindaci non intendiamo essere strumentalizzati
né essere calati nelle querelle a tutti i costi. Noi siamo il primo baluardo
a difesa della tenuta sociale, in un momento che la rabbia diffusa diventa pericolosa.
Cortesemente risparmiateci le polemiche che devono essere ristrette nei propri
ambiti istituzionali. Per inciso, il mio è il Comune costituitosi parte civile
nel procedimento noto come “percolato nell’Alli”. Non vorrei che questo si traducesse
in penalizzazione ambientale per il territorio comunale.
e sulla conseguente polemica, noi sindaci non intendiamo essere strumentalizzati
né essere calati nelle querelle a tutti i costi. Noi siamo il primo baluardo
a difesa della tenuta sociale, in un momento che la rabbia diffusa diventa pericolosa.
Cortesemente risparmiateci le polemiche che devono essere ristrette nei propri
ambiti istituzionali. Per inciso, il mio è il Comune costituitosi parte civile
nel procedimento noto come “percolato nell’Alli”. Non vorrei che questo si traducesse
in penalizzazione ambientale per il territorio comunale.
L’Amministrazione Comunale non
potrebbe consentirlo, così pure i cittadini dei
borghi storici e della costa jonica,
dove insistono anche villaggi turistici di livello
internazionale. Quindi nessuna
contestazione a Catanzaro, ma nessuna guerra tra
poveri (intendo i Comuni). Speriamo che l’incontro di oggi (ieri ndr)
all’Assessorato all’Ambiente contribuisca ad avviare a soluzione
il problema. I rifiuti devono
all’Assessorato all’Ambiente contribuisca ad avviare a soluzione
il problema. I rifiuti devono
lunedì 29 aprile 2013
Il sindaco di Simeri Crichi in prima fila assieme con i sindaci di Sersale,Pentone, Soveria Simeri contro la corsia preferenziale nel conferimento dei rifiuti nella discarica di Alli riservata a Catanzaro con altri 4 comuni
«Siamo pronti a restituire le chiavi dei Municipi».
Una decina di sindaci della provincia contesta la corsia preferenziale riservata a Catanzaro e altri quattro Comuni per il conferimento nella discarica di Alli.
«In queste condizioni non siamo più in grado di garantire la salute dei nostri concittadini e per questo siamo determinati anche a restituire al prefetto le chiavi dei nostri Municipi se non verrà risolta questa situazione». Lo ha affermato il sindaco di Simeri Crichi, Marcello Barberio, che insieme ai primi cittadini di diversi Comuni della provincia di Catanzaro si è recato, ieri pomeriggio, presso la discarica di Alli per prendere contezza dell’ordi - nanza emessa dal dirigente generale del dipartimento Ambiente della Regione Calabria, Bruno Gualtieri, e notificata alla Daneco, società che gestisce l’impianto di Alli. Nel provvedimento si dà priorità nel conferimento dei rifiuti solo a Borgia, Montepaone, Soverato e Satriano, oltre che al Comune capoluogo, fino al prossimo 11 maggio. Gli autocompattatori di questi Comuni, insieme a quelli di Catanzaro che da tempo gode della priorità, avranno accesso diretto alla discarica. I sindaci vogliono capire il perché è di tale scelta, determinata, forse, dall’esigenza di risolvere l’emergenza nei Comuni costieri che già sono entrati in una fase pre-estiva. All’incontro erano presenti i sindaci di Andali, Cropani, Botricello, Sersale, Soveria Simeri, Simeri Crichi, Marcedusa, Pentone, Tiriolo, Settingiano, Amaroni e Cerva. A supporto dei sindaci, anche Italo Reale, già sub-commissario per l’emergenza ambientale calabrese e già responsabile Ambiente del Pd, insieme al capogruppo del partito democratico Salvatore Scalzo. Giunti sul posto, i sindaci hanno incontrato gli operai della Daneco, ai quali hanno chiesto chiarimenti sul blocco degli autocompattatori dei propri Comuni. Tra i sindaci c’è allarme anche per la questione ambientale, perché dai mezzi in coda, a decine, sul viale che porta alla discarica e che attraversa il fiume Simeri, ci sono perdite di liquami e di percolato che vanno a finire nel vicino corso d’acqua, creando seri problemi all’ambiente. I sindaci si sono dati appuntamento a domani, davanti al dipartimento Ambiente della Regione per comprendere meglio la situazione e sbloccare l’accesso alla discarica. «La protesta – ha spiegato Barberio – non è contro quei Comuni che hanno avuto la priorità, ma contro la disparità di trattamento. Si avvicina l’estate e si rischia un’epidemia e il collasso del sistema di smaltimento dei rifiuti. È una situazione estrema, che la Regione deve sanare». I sindaci rivendicano la compattezza del loro fronte e non ci stanno al gioco di chi cerca di dividere i primi cittadini adempienti e non adempienti rispetto ai crediti vantati dalla Regione. «Questo problema è usato in maniera strumentale – ha aggiunto Barberio – per dividere i sindaci che invece sono uniti e compatti. Non vogliamo fare il discorso dei Comuni che pagano e di quelli che non pagano. Il mio Comune, per esempio, ha pagato, ma ora c’è un’ulteriore emergenza e va risolta». Ha preso la parola anche il sindaco di Botricello, Giovanni Camastra: «Siamo al limite della sopportazione. I nostri Comuni sono invasi dai rifiuti e non capiamo questa distinzione. La protesta odierna non è solo dei sindaci, ma anche degli operatori dei nostri centri, che lavorano per portare i rifiuti in discarica». Italo Reale ha evidenziato una forte situazione di squilibrio: «Anche il Comune di Simeri Crichi, dove ha sede
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