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martedì 17 dicembre 2013

Brucia l’auto dell’assessore “Mi aveva promesso un posto di lavoro”

incendia quattro automobili tra cui quella di un assessore comunale di Botricello,  colpevole (a suo dire) di non aver mantenuto la promessa di dargli un posto di lavoro.

Fonte della foto- Il

Ha incendiato quattro automobili tra cui quella di un assessore comunale di Botricello (Catanzaro) che, a suo dire, non aveva mantenuto la promessa di dargli un posto di lavoro. Con l'accusa di danneggiamento i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina hanno denunciato un giovane. Con i proprietari delle altre vetture, secondo quanto ha riferito il ragazzo ai carabinieri, c'erano vecchi rancori. Da uno di questi il ragazzo, tra l'altro, vantava un credito per alcuni lavori.

Nello specifico, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità una volta posto davanti ai risultati investigativi. Ai militari ha raccontato di avere incendiato le quattro autovetture per alcuni rancori covati nei confronti dei rispettivi proprietari. Per quanto riguarda l’assessore, il giovane ha affermato di avere agito dopo avere ottenuto una promessa per un posto di lavoro che non sarebbe, però, mai arrivato.  Rancori di vario genere lo avrebbero, invece, spinto ad agire anche nei confronti degli altri proprietari, compreso un vantato credito per alcuni lavori svolti e che non sarebbero stati completamente saldati. Le generalità del giovane denunciato non sono state rese note per evitare ulteriori conseguenze. D’altronde, gli incendi delle quattro autovetture, a distanza di pochi …

lunedì 16 dicembre 2013

Per i sindaci della presila catanzarese la riapertura della SP 25 è una priorità assoluta.

riceviamo e pubblichiamo

 

PIETRO RAIMONDO

Alcuni sindaci del comprensorio presilano catanzarese si sono riuniti venerdi scorso, presso il palazzo municipale di Taverna (CZ), per affrontare nuovamente in modo unitario e determinato la questione relativa alla riapertura della SP 25 Arsanise-Catanzaro, andata per gran parte distrutta a seguito del violento nubifragio del 18 e 19 Novembre 2013. All’incontro erano presenti i sindaci di Taverna, con Eugenio Canino, di Albi, con Giovanni Piccoli, di Zagarise, con Pietro Raimondo, insieme al consigliere comunale del Comune di Magisano, con Franco Cristofaro, e il vicesindaco del Comune di Sorbo, con Marcello Aldo Infelise. La chiusura forzata della suddetta strada sta provocando grave disagi alle popolazioni della fascia presilana che, per recarsi nella città capoluogo, debbono utilizzare la vecchia Nazionale con tempi di percorrenza raddoppiati, oltre gli enormi disagi per quanti sono costretti a recarsi quotidianamente nelle strutture sanitarie, tutte collocate nel capoluogo. Il pensiero degli amministratori è rivolto, infatti, verso tutti i soggetti diabetici, i dializzati, i malati oncologici e quanti hanno bisogno di speciali cure, ma anche ai tanti lavoratori e studenti che, in questo particolare momento di crisi, con le difficoltà indotte dalla chiusura di questa strada provinciale, subiscono ulteriori danni. Al termine della partecipata riunione, e sulla scorta di quanto già prodotto, i sindaci e gli altri rappresentanti riuniti si sono determinati per la costituzione immediata di un tavolo di crisi permanente. È stata fissata già per oggi lunedì la prima data utile per la sottoscrizione di una proposta di intervento che dovrà coinvolgere tutti i tavoli e i livelli istituzionali, con l’immediato coinvolgimento dell'autorità prefettizia per la risoluzione di un problema non più rinviabile. La proposta prevede due livelli di intervento: innanzitutto, si richiede che nel breve periodo si verifichi l'immediato ripristino del tracciato originario con opere anche provvisionali al fine di garantire la percorribilità del tratto stradale; successivamente, in un ragionevole periodo medio-lungo, il livello d’intervento dovrà riguardare la definitiva realizzazione della rete viaria deviando il tracciato, qualora fosse ritenuto opportuno, onde consentire finalmente il ritorno ad una giusta vivibilità di un territorio ricco di storia e di potenzialità ambientale, oggi fortemente condizionato dalla chiusura della SP 25. La determinazione delle amministrazioni locali, impegnate in ogni caso nell'interesse esclusivo delle popolazioni che …

venerdì 13 dicembre 2013

Oggi a Zagarise farà tappa l'iniziativa comunitaria “WE ARE WHAT WE EAT”

riceviamo e pubblichiamo
da sinistra M.A.Gagliardi_A.Carlomagno_A.Catalano

Farà tappa a Zagarise (CZ),  oggi venerdì 13 dicembre 2013, dalle ore 9.30 alle ore 17.30, presso il Centro d’Informazione Turistica, il progetto comunitario MedDiet denominato “We are what we eat”. Ad illustrare l’importante iniziativa (siamo ciò che mangiamo, ndr) è il Consigliere Nazionale dell’Associazione Citta dell’Olio e Assessore del Comune di Zagarise, Andrea Catalano. “MedDiet è un progetto sostenuto dall’Unione Europea con un finanziamento complessivo di 5 milioni di euro e prevede una durata triennale che coinvolge 6 Paesi del Mediterraneo (Italia, Spagna, Tunisia, Grecia, Egitto e Libano). Con Unioncamere capofila e l’Associazione Nazionale Città dell’Olio tra i principali partner italiani, il progetto ha l’obiettivo di creare occasioni di confronto e di approfondimento tra consumatori, soprattutto giovani, operatori del settore e semplici appassionati di food. Piazze reali o virtuali, dove realizzare esperienze e condividere i principi dello stile di vita mediterraneo, un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola”. Una vera e propria promozione della Dieta Mediterranea, riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2010, ma anche una valorizzazione dei prodotti tradizionali, che si articola in cinque grandi eventi nazionali, programmati in altrettante regioni d’Italia, e in un’azione di formazione nelle scuole. L’istituto scolastico di Zagarise, indicato dal Coordinamento Regionale delle Città dell’Olio, che premia la fattiva collaborazione che hanno sempre garantito sia l’Amministrazione Comunale che la dirigenza scolastica, sarà una delle 10 scuole italiane interessate al progetto di educazione alimentare. Il progetto prevede due fasi, una iniziale di formazione rivolta esclusivamente alla dirigenza scolastica e al corpo docente, e una successiva diretta alle scolaresche. Non è casuale il titolo del progetto MedDiet, cioè Mediterranean Diet and Enhancement of Traditional Foodstuff, che tradotto significa letteralmente “dieta mediterranea e valorizzazione prodotti alimentari tradizionali”. Naturalmente, il tutto va inserito in un circolo virtuoso che non può prescindere dal paesaggio olivicolo e dalle tipicità della tradizione culturale mediterranea, come la....

giovedì 12 dicembre 2013

Un nervoso Scopelliti attacca i giornalisti " Riempite le pagine di Caz..te"


Un nervosissimo governatore se la prende con i media («riempite le pagine di cazzate») e con la Commissione parlamentare («come hanno scelto chi invitare?»). Intanto festeggia il passaggio di Mirabelli dall'opposizione alla maggioranza

 

Doveva essere un pomeriggio di euforia e gioia, la presentazione del Nuovo centrodestra, l’entusiasmo nei confronti del nuovo partito, la soddisfazione per le adesioni e i proclama per il futuro, sempre solido, della legislatura a trazione scopellitiana. L’aula Levato del consiglio regionale si è trasformata invece in un pulpito dal quale il governatore ha messo in evidenza la sua insofferenza verso la stampa, Rosy Bindi e il Pd nel suo complesso.
Il motivo è presto detto: a Scopelliti la due giorni reggina della commissione Antimafia non è proprio andata giù. Non gli è piaciuto il modus operandi tenuto dalla Bicamerale, né la lista degli “invitati” alle audizioni. Soprattutto, non ha digerito il modo in cui i giornali hanno raccontato quanto avvenuto all’interno del Palazzo della Prefettura. Sale sul piedistallo, il presidente della Regione, a spiegare agli operatori dell’informazioni quali sono «le vere notizie», quali sono «i titoli» giusti di apertura per i quotidiani. Si infervora, alza la voce, poi spara: «Voi riempite i giornali di cazzate».
 Tutto parte dalle considerazioni sulla riunione della commissione Antimafia a Reggio e sulle affermazioni di Rosy Bindi, che ha accusato il governatore di non conoscere i veri mali della sua terra. «Conosco bene la Calabria – attacca –. Difendo i calabresi e denuncio una passerella vergognosa, dove è stato invitato un prete (il riferimento è a Giovanni Ladiana di Reggio non tace, ndr) che aveva insultato la memoria del giudice Scopelliti». Sua figlia, la deputata Rosanna «si è alzata disgustata e ha lasciato la commissione». «Qualcuno deve spiegarci – continua il governatore – perché alcune associazioni sono state invitate e altre no».
Poi il j’accuse nei confronti di un «personaggio», audito dalla Bicamerale, che compare «in tre pagine della relazione della commissione d’accesso di Reggio». Secondo Scopelliti, è «inquietante» che i giornali, anziché mettere in risalto questo aspetto, abbiamo deciso di titolare, tutti, sulle parole della Bindi. «Vedete tutte queste cose e non le mettete in risalto», dice – quasi fuori di sé – rivolto ai giornalisti. «La notizia non è che Scopelliti non conosce la Calabria, perché io la conosco molto meglio della ...

mercoledì 11 dicembre 2013

Dichiarazione del sindaco di Zagarise Pietro Rimondo sulla spinosa vertenza dei lavoratori LSU-LPU che oggi si mobilitano per rivendicare ( per l'ennesima volta) la loro stabilizzazione

riceviamo e pubblichiamo

Riguardo le iniziative di mobilitazione di molti lavoratori calabresi, che si terranno domani (oggi ndr) in molte città della nostra regione, decise per rivendicare la stabilizzazione e lo svuotamento del bacino LSU- LPU e di tutti gli operatori appartenenti allo storico precariato istituzionalizzato, interviene il Sindaco di Zagarise, Pietro Raimondo: “Come cittadino della grande comunità calabrese e nella qualità di sindaco, che usufruisce del prezioso lavoro di soggetti storicamente precari della pubblica amministrazione, chiedo a chi rappresenta questa meravigliosa terra di Calabria di attuare un maggiore e risolutivo impegno nei confronti di questi particolari lavoratori. Con il loro contributo quotidiano le amministrazioni pubbliche riescono a ottemperare molti dei compiti che le sono riservati. È giunto il momento di restituire loro la dignità e la speranza di un futuro migliore, per se e per le proprie famiglie. Chiudiamo definitivamente questa ingiustificabile condizione e .....