In questi giorni, un anno fa, l’Amministrazione Comunale avviava l’innovativo servizio di raccolta differenziata Porta-a-Porta. A maggior ragione, da oggi è iniziato il servizio di raccolta dell’umido. Il servizio prevedeva che:
- la ditta appaltatrice provvede alla raccolta delle frazioni valorizzabili (vetro-plastica-carta) e della frazione non differenziabile (umido/indifferenziata) e al conferimento presso gli impianti regionali di smaltimento o i consorzi per il riciclo; e alla comunicazione e informazione delle relative percentuali agli uffici comunali;
- la ditta appaltatrice “potrà beneficiare direttamente dei corrispettivi del Conai o altri consorzi di riciclaggio, in quanto con la firma del contratto relativo al presente appalto, sarà automaticamente delegato dall’Amministrazione Comunale a percepire gli introiti”;
- “Per tutti gli altri rifiuti, è posto a carico dell’Appaltatore [quindi del bilancio comunale], e compensato col canone d’appalto per tutta la durata dello stesso, il costo dello smaltimento e/o trattamento presso impianti di riferimento della stessa Ditta” – il canone di appalto ammonta a circa € 72.000+IVA;
In origine si era pensato di incentivare “il privato” permettendo alla ditta di stipulare convenzioni per il recupero dei corrispettivi per il riciclato in aggiunta ai guadagni di appalto, mentre il comune pagava il conferimento dell’indifferenziato agli impianti regionali. Dai dati forniti dagli uffici comunali non ci è dato sapere se e quanto abbia guadagnato la ditta. Dal 1-11-2014 al 30-10-2015 si prevede invece un nuovo capitolato speciale d’appalto in cui è il comune a introitare gli eventuali guadagni dalla differenziata mentre alla ditta spetta solo:
- Servizio di pulizia e spazzamento strade per un importo di € 60.974;
- Servizio Porta-a-Porta: Raccolta e trasporto RSU Indifferenziati + Raccolta frazione organica + Servizio mobile raccolta ingombranti = € 171.647.
Quindi 232.000€ per un servizio di raccolta della frazione organica partito con nove mesi di ritardo (senza la fornitura dei sacchetti biodegradabili) e per un servizio ingombranti da effettuarsi ancora in discariche a cielo aperto o nei nostri garage!
I dati di cui disponiamo, aggiornati al marzo 2015 ci permettono di fare un primo bilancio. Premessa utile: nel 2013 il Comune di Sersale ha avviato agli impianti regionali circa 1600 ton di rifiuti e sostenuto costi di smaltimento che si traducono in 519.000€ di TARES totalmente a carico dei cittadini. Dai dati relativi al 2014 non abbiamo contezza specifica della quantità di rifiuti sversati agli impianti regionali, addirittura dei primi mesi di differenziata mancano le pesate. Per il resto sappiamo solo che:
PERIODO
|
INDIFFERENZIATO/UMIDO (TON)
|
CARTA-VETRO-PLASTICA (TON)
|
TOTALE (TON)
|
% DIFFERENZIATA
|
Ottobre
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91,3
|
39,4
|
131
|
30%
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Novembre
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76
|
20
|
96
|
21%
|
Dicembre
|
87
|
14
|
101
|
14%
|
Gennaio
|
17
|
34
|
51
|
33%
|
Febbraio
|
84
|
16
|
100
|
16%
|
Marzo
|
87
|
18
|
105
|
17%
|
Perciò:
a) La quantità di rifiuti prodotta continua ad aggirarsi intorno alle 1600 tonnellate (una media mensile di 100-110 ton);
b) La percentuale media di differenziata si aggira intorno al 22% (27% nel I trimestre 2015);
c) Non è possibile conoscere gli impianti a cui vengono convogliate le frazioni valorizzabili e il relativo introito per il comune (o la ditta);
d) Per riflesso, se dalla TARES 2013 di 418.000€ si è arrivati alla TARI 2014 di 519.000€, la TARI 2015 che pagheremo per i rifiuti prodotti nel 2015 aumenterà sensibilmente!
Secondo noi il Servizio Rifiuti così come è impostato non .....