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lunedì 21 settembre 2015

" Lo giuro nel 2015 sarà pronta " Parole dette ben 7 anni fa in un intervista su il Sole 24 ore da parte del presidente del consorzio di bonifica Ionio Catanzarese Graziano Manno. Indovinate a quale opera faraonica iniziata nel lontano 1982 si riferisce ?

«Lo giuro, nel 2015 sarà pronta».  Sette anni fa, in un'intervista a Roberto Galullo sul Sole 24 Ore, il presidente del consorzio di bonifica Ionio Catanzarese Graziano Manno si sbilanciava per superare quello che già allora sembrava un stallo eterno: quello della Diga del Melito, a Gimigliano, un
progetto approvato dalla Cassa del Mezzogiorno nel 1982 per convogliare 108 milioni di metri cubi d'acqua e portarla in 50 Comuni dove vive mezzo milione di calabresi e operano centinaia di imprese agricole. Niente da fare. Il censimento delle opere incompiute appena pubblicato dal ministero delle Infrastrutture propone sul tema tre numeri impietosi: il tasso di completamento è del 13,08%, il costo complessivo è di 259,7 milioni ma per arrivare al traguardo ne mancano 189 (e ne servono altri 800 per le opere collaterali). 
Nella storia infinita della diga incompiuta una nuova speranza si è affacciata nei mesi scorsi, quando il Governatore Mario Oliverio ha scritto al ministro Delrio per inserirla nell'elenco delle opere prioritarie: anche questa volta Manno è stato esuberante, e ha fatto appendere davanti alla sede della Giunta uno striscione: «Grazie presidente». Se nell'elenco delle opere incompiute la Diga del Melito primeggia per anzianità, non conosce rivali in fatto di costi la Vela Di Calatrava, cioè la Città dello sport di Tor Vergata avviata nel 2005 dalla prima Giunta Veltroni, bloccata dalla mancanza di fondi e riportata alla ribalta a ogni candidatura olimpica della Capitale: vale 608 milioni, e la parte realizzata si ferma per ora al 16,25 per cento. 


Nelle tabelle ministeriali, le storie di progetti avviati di slancio e impantanati poco dopo, o addirittura inciampati un soffio prima del taglio del nastro, sono un'infinità: il censimento appena pubblicato conta infatti 868 incompiute, il 25% in più di quelle messe in fila l'anno scorso. Ovviamente l'impennata non nasce da un fiorire di nuove opere, ma dal....

venerdì 18 settembre 2015

Firmato nei giorni scorsi il contratto per l'impianto eolico di Simeri Crichi verranno installate 16 turbine per una potenza complessiva di 32.8 mw

Senvion, uno dei leader mondiali tra i produttori di turbine, e PLT engineering, società controllata da PLT energia, hanno firmato un contratto per la fornitura ed installazione di 16 turbine per una potenza complessiva di 32.8 megawatt (MW) in Calabria.



Nel  parco eolico di Simeri Crichi, situato nella regione Calabria, verranno installate 16 turbine modello Senvion MM92. Ogni turbina ha una potenza pari a 2.05 MW ed altezza mozzo pari a 100 metri. È il secondo ordine con PLT engineering. Il primo progetto tra Senvion e PLT engineering, Torre di Ruggiero, è costituito da 5 turbine Senvion modello MM82 ed è entrato in esercizio un mese prima di quanto pianificato. “Per Senvion questo ordine rappresenta un’importante milestone per due motivi: siamo stati confermati come fornitori da una Società che ha significativi piani di investimento per il futuro e possiamo rafforzare il nostro service center in Calabria, dove raggiungeremo una capacità installata maggiore di 100 MW”, ha dichiarato Carlo Schiapparelli, Managing Director di Senvion South Europe.
Stefano Marulli, Direttore Generale di PLT energia e Amministratore Unico di PLT engineering, ha aggiunto: “Il Gruppo PLT energia lavora a favore di uno sviluppo sostenibile di energia. Grazie a Senvion, abbiamo un partner affidabile con cui implementare i nostri progetti tramite tecnologia all’avanguardia e prodotti di alta qualità al fine di raggiungere il nostro obiettivo comune: fornire agli Italiani energia in armonia con l’ambiente”.
Le 16 turbine complessivamente soddisferanno il fabbisogno energetico di 40.000 famiglie, evitando l’emissione in atmosfera di oltre 27.000 tonnellate/anno di CO2.
La turbina MM92 è la turbina Senvion di maggior successo in Italia. Con il parco eolico di Simeri, le turbine Senvion MM92 installate raggiungeranno una...........

mercoledì 16 settembre 2015

Il Comune di Simeri Crichi ha aderito alla campagna di misura del radon negli edifici promossa dall’ ARPACAL

COMUNE DI SIMERI CRICHI/ARPACAL
Campagna di misura del radon negli ambienti di vita


Il Comune ha aderito 
alla campagna di misura del radon negli edifici e in generale negli ambienti di vita promossa dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, sul presupposto che si tratta di misurare un gas nobile radioattivo, generato da alcune rocce ( lave, tufi, graniti, pozzolane) in seguito a decadimento del Radio 226. La sua radioattività naturale, e conseguentemente la sua cancerosità sui polmoni, sono ben note, non solo nel mondo dei minatori. Il rischio, però, può riguardare anche gli edifici, soprattutto quelli fortemente permeabili, cioè realizzati su suoli di origine vulcanica o tufacea. Serve maggiore informazione, senza tuttavia determinare inopportuni allarmismi sociali, ma avendo contezza che il radon è la seconda causa di tumore ai polmoni per i fumatori di tabacco e addirittura la prima per i non fumatori. Il  laboratorio Ettore Majorana Arpacal  assicura che dal radon ci si può difendere con adeguate misure di prevenzione e di risanamento a livello di edifici. Diventano utili, perciò, la mappatura del territorio, il monitoraggio ambientale e una corretta informazione ai cittadini sulla natura del rischio e sulle azioni di tutela, con le cosiddette strategie di mitigazione.
E’ necessario installare, soprattutto ai piani terra, nelle abitazioni e negli edifici pubblici (scuole comprese) un numero sufficiente di esposimetri o misuratori assolutamente innocui, per stimare la concentrazione del gas silenzioso (inodore e incolore) negli ambienti di vita, al fine di un eventuale risanamento. Ripeto: si tratta semplicemente di una campagna di misurazione preventiva, non già di “sospetto” di rischio. Tanto è bene precisare, per correttezza e per non scivolare nel terrorismo informatico, aderendo alle indicazioni dei vari Osservatori epidemiologici nazionali sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita.
La partecipazione alla campagna di misurazione si concluderà col rilascio di un certificato per la radioattività naturale dell’ambiente indagato (in un prossimo futuro, condizione sine qua non per il certificato di abitabilità) e ogni eventuale (seppur non auspicabile) supporto per ,,

martedì 15 settembre 2015

43 discariche abusive in Calabria! Ben 4 in 3 comuni del nostro Comprensorio Ecco la mappa dettagliata mentre è in arrivo una max multa di 40 milioni di euro che pagheremo noi cittadini.


La Calabria sfiora il gradino più alto delle regioni che si sono viste comminare sanzioni da parte dell’Unione europea per il mancato rispetto della direttiva comunitaria in materia di discariche abusive. Ha fatto “meglio” solo la Campania, che “vanta” 48 siti da bonificare.

Bisognerà agire in fretta, così come negli ultimi otto anni non si è stati in grado di fare, perché questa volta sulla testa della Calabria a pendere è la spada di Damocle del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pronto – per conto dell’Unione europea – a esigere il dovuto anche alla nostra Regione, incapace, ad oggi, di provvedere alla bonifica di 43 discariche abusive. 
Il provvedimento era già arrivato nel 2007, con una sentenza emessa dalla Corte di Cassazione europea che aveva, in tutto il territorio nazionale, indicato i 218 siti sui quali agire “tempestivamente”. Ben 43 di questi si trovano dunque in Calabria, circa il 20% del totale. Tradotto in soldoni, alla nostra Regione toccherebbe quindi corrispondere una somma di 40milioni di euro. A darne conferma è stato il presidente Mario Oliverio, ma anche il ministro dell'Ambiente Galletti che, in audizione in commissioni congiunte Politiche Ue e Ambiente, ha spiegato: «Le somme delle sanzioni pagate dallo Stato Italiano sono oggetto del diritto di rivalsa da parte del Mef nei confronti delle Regioni, secondo gli importi a ciascuno spettanti computando le discariche di pertinenza secondo quanto disposto dall'art. 43, legge 234 del 2012». Le 4 discariche situate in tre comuni del nostro Comprensorio sono. una a Magisano una a Sellia  due a Soveria Simeri
L’Europa chiede, inoltre, un netto cambio di tendenza in tema di gestione dei rifiuti, reso possibile, magari, anche dal corretto utilizzo delle risorse comunitarie dalla nuova programmazione 2014-2020. Per quel che riguarda la disposizione territoriale delle 43 discariche,  A seguire l'elenco completo dei siti illegali, secondo la Commissione europea, ubicati  nel territorio Calabrese......