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venerdì 12 maggio 2017

Qualcosa si muove per la nuova ferrovia ionica 280 km di nuovo tracciato per una spesa di oltre 500 milioni di euro

Un evento storico per la Calabria, e soprattutto per la Ferrovia Jonica, la prima costruita nella nostra regione ed aperta all'esercizio nel lontanissimo 1875. Una tratta ferroviaria di fondamentale importanza, importanza purtroppo in gran parte persa negli ultimi 20 anni a causa di errate strategie di trasporto regionali e nazionali, ma che, finalmente, sembra "rialzare la testa"! Grazie al forte impegno della Regione Calabria 

“La nuova ferrovia ionica”: è questo il tema dell’incontro che si svolgerà il 17 maggio 2017 presso la Sala Verde della Cittadella regionale di Germaneto a Catanzaro e nel corso del quale il Presidente della Giunta Mario Oliverio e l’Amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, sottoscriveranno l’accordo con investimenti e tempi di attuazione dei progetti per l’ammodernamento e la velocizzazione della linea ferroviaria ionica da Rocca Imperiale a Reggio Calabria.
“Siamo alla conclusione – ha dichiarato Oliverio – di un lungo lavoro che, per la prima volta nella storia secolare della linea ferroviaria ionica, da concretezza alla grande aspirazione della Calabria e delle popolazioni ioniche per un trasporto ferroviario veloce e moderno. Si tratta dell’avvio del più grande investimento programmato dall’unità d’Italia ad oggi per la ferrovia ionica con una previsione di opere per coltre 500 milioni di euro per adeguare i tracciati con un intervento su circa 280 km di linea, per eliminare passaggi a livello e migliorare i sotto passi, riqualificare le stazioni, mettere in esercizio treni nuovi e moderni ed, in particolare, adeguare i tracciati per velocizzare i tempi di percorrenza".


Due le novità di carattere strategico e di sistema: un programma organico coerente con i contenuti del Piano regionale dei trasporti e dell’obiettivo di elevare la linea ionica al rango C; la condivisione – per la prima volta nella.....

giovedì 11 maggio 2017

Continua la diatriba politica sulle valli Cupe la Riserva Naturale "Il segreto meglio custodito d'Europa". rischia di essere rovinata dai giochini della politica regionale


Sindaco si Sersale LETTERA  INVIATA ALL'ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE ANTONELLA RIZZO SULLA RISERVA DELLA "VALLI CUPE"
..........(parte conclusiva)..........Sono convito che se lei venisse a trovarci capirebbe di cosa parlo.
La ratio della legge d’istituzione della Riserva, quella che oggi vorreste modificare, è perfettamente in linea con il processo di sviluppo sostenibile innescato, che segue logiche di meritocrazia, competenza, professionalità e attenzione uguale per ogni lembo della Riserva Valli Cupe.
Una modifica della legge, soprattutto per le ragioni che ad essa sottendono, potrebbe solo creare un malcontento di una comunità che da oltre quindici anni crede e lavora per un processo di sviluppo che potrebbe essere minacciato da logiche di tipo assistenzialistico e spartitorie.
Una eventuale modifica della legge, soprattutto per le ragioni che ad essa sottendono, mortificherebbe questo modello e, considerata la grande visibilità raggiunta da questa istituzione, potrebbe diventare, più di quanto già non lo sia, a livello mediatico un boomerang non solo per l’area interessata, ma anche per la Regione Calabria.
Di tutto questo (e di molto altro) ci piacerebbe discutere con lei e con il presidente Oliverio. Non delle pretese assurde di un sindaco che con le Valli Cupe non ha nulla, proprio nulla, da spartire, a parte che ho ragione di credere che neppure le conosca. 
Caro assessore, non difenda l’indifendibile. Ci aiuti e aiuti le Valli Cupe a confermarsi come un modello di sviluppo sostenibile dal basso che possa essere anche da esempio per altre esperienze che non funzionano. Non si metta dalla parte dei distruttori delle bellezze della Calabria, perché questo è il vero rischio che oggi si corre!
Nel chiederle scusa per la lunghezza del mio scritto, resto a disposizione per ogni ulteriore eventuale chiarimento e colgo l’occasione per inviarle distinti saluti. 



Flora Sculco IlConsiglio regionale ha votato all’unanimità l’istituzione della Riserva. Ma tutto ciò si può fare ad una sola condizione: che si lasci la guida della Riserva al suo direttore, il quale, assieme alla Regione, provvederà a realizzare la mission della Riserva i cui punti salienti sono nella legge stessa.  Una legge - sottolinea la consigliera regionale - che io ho votato e che va assolutamente rispettata, perché espressione della volontà dell’intero Consiglio regionale. La  proposta della Giunta di modificare la legge sulla  Riserva, in quanto avrebbe violato la legge quadro sui Parchi e le Riserve, non ha fondamento, perché non c’è alcuna legge che impone l’obbligatorietà della gestione consortile tra comuni che rimane  solo una delle opzioni praticabili e che la nostra legge comunque ha escluso”. 

Assessore regionale all’Ambiente il carattere strumentale ed il tentativo di cambiare le carte in tavola sulla Riserva di Valli Cupe ha raggiunto un inaudito livello di sciacallaggio. Facciamo parlare i fatti per sgomberare il campo da inutili e dannosi polveroni. Questi i fatti: il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, la legge istitutiva della Riserva Valli Cupe. Ciò significa che la maggioranza di centrosinistra, con a capo il Presidente Oliverio, ha consentito, con il suo voto favorevole, l’approvazione di una legge che nella passata legislatura non è stato possibile approvare. Successivamente, in aderenza a quanto stabilito dalla legge quadro sulle aree protette e dalla legge regionale in materia, si è proceduto a proporre una modifica al testo già approvato che salvaguardi la competenza degli enti il cui territorio ricade nella riserva. L’intento di questa iniziativa è esclusivamente quello di salvaguardare Valli Cupe da possibili rischi di incostituzionalità che vanificherebbero tutti gli sforzi sin qui compiuti dai sersalesi, dalle associazioni ambientalistiche e di volontari, che hanno raggiunto l’importante obiettivo di veder preservato un presidio naturale, pur rendendolo fruibile e di conseguenza utile volano di sviluppo e valorizzazione del territorio. Dunque, nessun tentativo di mettere le mani su Valli Cupe

Domenico Tallini “Ma i sindaci che si scandalizzano del trattamento da me riservato al sindaco di Zagarise hanno provveduto a censurare anche l’opinione, lievemente più incisiva, espressa dal responsabile nazionale di Legambiente per le Aree protette Antonio Nicoletti che, a proposito dei tentativi messi in atto da questo sindaco per boicottare la Riserva Valli Cupe, l’ha definito “un piccolo capobastone”? Vedremo". Il punto grave dell’intervento dei sindaci a sostegno del loro collega di Zagarise non è che mirano a censurare la mia libertà d’opinione.Vorrei ricordare loro che la rappresentanza democratica in Regione è interpretata da diversi consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione incluso il sottoscritto che anche nei loro territori vanta consensi non di poco conto. E che la rappresentanza politica non è surrogabile, salvo che non diventi favoritismo e utilizzo discrezionale del potere amministrativo, da un nominato in una struttura dell’Ente Regione. Infine, leggo che tra gli scandalizzati c’è anche il sindaco di Cropani Bruno Colosimo che, in una telefonata al sottoscritto, ha categoricamente smentito di aver firmato alcun documento a sostegno di Gallelli. Ne prendo atto e non è da escludere che, anche altri Sindaci, siano inconsapevoli firmatari. Sarebbe opportuno, in ogni caso, che anziché occuparsi di cose che neppure comprendono, detti Sindaci si occupassero finalmente dei problemi dei loro amministrati.

Wanda Ferro La riserva naturale è stata pensata come una realtà snella ed efficiente, affidata alle competenze e alla passione di chi ha scoperto e valorizzato un tesoro naturalistico finora nascosto “Il presidente Oliverio abbia uno scatto di dignità e rinunci a mettere le mani sulla Riserva naturale delle Valli Cupe e a trasformare nell’ennesimo carrozzone quello che potrebbe essere invece un modello di sinergia virtuosa tra associazionismo, volontariato, politica e istituzioni”. E’ quanto afferma la consigliera regionale Wanda Ferro (Gruppo Misto), che prosegue: “La Riserva Naturale, così come istituita dal Consiglio regionale grazie all’iniziativa del consigliere regionale Domenico Tallini, che ha saputo recepire le istanze provenienti da eccellenti esperienze del territorio,  è stata pensata come una realtà snella ed efficiente, affidata alle competenze e alla passione di chi ha scoperto e valorizzato un tesoro naturalistico finora nascosto e con tantissime potenzialità ancora da sviluppare. Troppo bello per essere vero: neanche questa risorsa riesce a sfuggire agli appetiti clientelari e alle logiche spartitorie di questo centrosinistra, che come l’orda di Attila sembra voler travolgere il sogno della Riserva fino a non lasciare neanche un filo d’erba”. Puntualizza Wanda Ferro: “Per il rilancio delle Valli Cupe non servono ‘Comitati di gestione’ lottizzati dalla politica, non serve un politburo infarcito di trombati e portaborse, non servono strutture costose e farraginose: servono persone capaci, preparate, che hanno dimostrato di amare il proprio territorio in maniera autentica e disinteressata, come il direttore della riserva Carmine Lupia, il vero artefice della scoperta del ‘segreto meglio custodito d'Europa’ insieme a tanti appassionati volontari.

Maggioranza al comune di Zagarise "Domenico Tallini si illude di poter difendere l’indifendibile attraverso un’opera di sciacallaggio politico alimentata da certa stampa nei confronti del nostro giovane Sindaco, che ha il solo torto di essere............

mercoledì 10 maggio 2017

Arrestato 64 enne di Zagarise mentre tagliava alberi di proprietà del comune


carabinieri della Stazione di Zagarise hanno sorpreso e arrestato un 64enne, S.A.,mentre stava tagliando alcuni alberi in una zona boschiva di proprietà del Comune di Zagarise. L’uomo, residente nella cittadina presilana, è accusato di furto aggravato. I militari dell'Arma hanno anche proceduto al sequestro della motosega e di Circa otto quintali di legna tagliati da alberi di pino e di ontano e la motosega usata dal 64 enne sono stati sequestrati dai carabinieri. Il fermo è stato convalidato dal.........

martedì 9 maggio 2017

Valli Cupe: ecco la pronta replica da parte del presidente della regione Oliverio. La Riserva Regionale ricade anche nel comune di Zagarise

A seguire  il testo della lettera che il Presidente della Regione Mario Oliverio ha scritto al giornalista Gian Antonio Stella del "Corriere della Sera":


Leggo sul Corriere della Sera del 8 maggio u.s. un articolo a Sua firma nel quale sono contenute valutazioni prive di fondamento. Sono sicuro che le informazioni ricevute sulla vicenda della Riserva Valli Cupe siano frutto di notizie parziali, inesatte o addirittura derivanti da fonti interessate. Il caso delle Valli Cupe è assai diverso da come descritto e merita pertanto qualche precisazione. Innanzitutto non si è verificato nessun colpo di mano. La riserva naturale è stata istituita con legge regionale
d'iniziativa del Consiglio Regionale che non ha considerato la circostanza che il territorio della stessa riserva interessa due comuni e non solo quello di Sersale. La legge regionale n° 10/2003 in tali casi prevede come forma di gestione la costituzione del consorzio obbligatorio tra tutti gli enti locali interessati. La decisione della Giunta è stata dettata esclusivamente dall'esigenza di proporre un emendamento alla legge istitutiva della riserva per adeguare la legge regionale alla norma quadro nazionale che prevede come "principio fondamentale per la gestione dell'area protetta regionale la partecipazione degli enti locali interessati alla gestione dell'area protetta. " Il mantenimento di una situazione in contrasto con la legge nazionale, oltre a violare il principio di autonomia di uno dei comuni interessati, costituirebbe un'eccezione rispetto alla generalità delle riserve regionali istituite superiori ai 100 Ha (circa 350 in Italia) che prevedono tutte il pieno coinvolgimento degli enti locali territorialmente competenti. La modifica proposta dalla Giunta regionale ovviamente mantiene inalterato l'impianto della stessa legge che ha riscosso il plauso del National Geographic. Nessun colpo di mano, quindi, ma la doverosa espressione di un indirizzo politico e amministrativo che, tra l'altro – restando la gestione nell'esclusiva competenza dei comuni interessati e non della Regione - mette al riparo la norma da possibili ricorsi, contenziosi e conseguente rischio di paralisi. Colgo l'occasione infine per informarla che, fin dal giorno della mia elezione, sono impegnato a portare avanti un'azione concreta di moralizzazione e di bonifica anche attraverso la messa in liquidazioni di Enti, Fondazioni e partecipate regionali che, negli anni, sono stati fonte di spreco e clientele. In quest'opera, e non è un caso, ho deciso di..........