foto notizia

martedì 5 dicembre 2017

Sigilli a un ristorante alle porte di Catanzaro La struttura senza alcuna registrazione sanitaria era piena di commensali durante il controllo.

Sigilli per un ristorante del Catanzarese  Non aveva alcuna autorizzazione sanitaria e  senza i requisiti strutturali essenziali.


Era abusivo il ristorante chiuso questa mattina durante un controllo da parte dei tecnici del Sian di Catanzaro e dai carabinieri di Marcellinara.
I Tecnici della Prevenzione del SIAN di Catanzaro insieme ai Carabinieri della Caserma di Marcellinara, nel corso di un controllo, hanno scoperto che era regolarmente in funzione, con una cinquantina di  clienti che consumavano ignari, un’attività di ristorazione del Comune di Settingiano, già oggetto, su indicazione dello stesso SIAN, di due ordinanze di chiusura: una del Sindaco e un’altra da parte dell’Autorità Sanitaria competente (Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP), per mancanza di registrazione sanitaria e di requisiti strutturali essenziali. Ovviamente, essendo l’attività abusiva dal punto di vista sanitario ed amministrativo, il proprietario era pure inadempiente totale col fisco.
I tecnici hanno quindi ..........

lunedì 4 dicembre 2017

Sellia ladri in azione rubano in casa approfittando dell'assenza del proprietario in cura per una grave malattia.




Continuano i fatti incresciosi nella piccolo borgo di Sellia. Dopo il rinvenimento di un involucro con droga, dopo l'accanimento barbaro su due poveri cani indifesi; nella scorsa settimana furto dentro un abitazione nel rione Madonna della Neve a danno di una famiglia che si trovava da giorni assente dalla propria casa per gravi motivi di salute. I ladri sicuramente erano ben informati che l'abitazione era non abitata sono entrati in azione mettendo a soqquadro le varie stanze alla ricerca di oro soldi o altri beni da rubare. Incuranti e consapevoli che il proprietario era in ospedale per gravi motivi di salute non hanno esitato a mettere a segno il furto. Da quantificare la refurtiva che i ladri sono riusciti a arraffare. Sull'ennesimo fatto criminale si indaga nella speranza che...........

venerdì 1 dicembre 2017

Rapina stamattina in un ufficio postale del catanzarese



Rapina all'ufficio postale "Due rapinatori armati di fucile hanno fatto irruzione questa mattina intorno alle 10.15 nell'ufficio postale Approfittando dell'assenza di clienti hanno intimato all'impiegato di consegnare loro il denaro contante, circa mille euro, non riuscendo però a farsi aprire il caveau. I banditi si sono poi dati alla fuga facendo perdere le tracce. Probabilmente sono scappati a bordo di un'auto lasciata nelle vicinanze, a due passi dalla Statale 106. La tentata rapina è avvenuta a Sant'Andrea Marina, nel Catanzarese. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione cittadina e del nucleo operativo di Soverato che hanno cominciato a raccogliere le......

giovedì 30 novembre 2017

Taverna ritrovato il corpo senza vita di un uomo di 83 anni, R. E. L’uomo, che era sparito da casa, è stato ritrovato in un burrone profondo circa 30 metri in località Varano – Monaco



È stato ritrovato questa mattina il corpo senza vita di un uomo di 83 anni, R. E. L’uomo, che era sparito da casa, è stato ritrovato in un burrone profondo circa 30 metri in località Varano – Monaco nel comune di Taverna. E sono stati i vigili del fuoco del Comando provinciale di Catanzaro a recuperare il corpo, le cui ricerche, coordinate dal nucleo TAS (Topografia Applicata al Soccorso), erano iniziate ieri sera a seguito di denuncia sporta dai famigliari e si erano protratte per tutta la notte.
Sul posto sono inoltre intervenuti i vigili del nucleo cinofili della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco per la Calabria, i Carabinieri e il soccorso sanitario. Il corpo è stato recuperato con......

mercoledì 29 novembre 2017

Crisi idrica Abramo chiama a raccolta i sindaci Calabresi mentre la SP 25 fa acqua da tutte le parti aspettando i famosi milioni




"Un piano straordinario per superare l’emergenza idrica che attanaglia l’intero territorio calabrese, a partire dalle città principali. È la proposta comune che un fronte unitario dei sindaci dei maggiori centri ha lanciato ieri da Catanzaro, dove è in atto una grave crisi idrica causata dalla rottura della condotta di approvvigionamento gestita dalla Sorical (la società, in liquidazione, che si occupa delle risorse idriche regionali), e che da tempo convive con questo problema. Il primo cittadino del capoluogo di regione Sergio Abramo, promotore dell’iniziativa, ha avuto al fianco i colleghi di Cosenza Mario Occhiuto, di Vibo Aldo Costa, di Pizzo Gianluca Callipo (presidente calabrese dell’associazione dei Comuni), il presidente del consiglio comunale Marco Polimeni e altri amministratori del Catanzarese (Simeri Crichi, Soveria Simeri, Magisano), dopo aver avuto contatti telefonici con Giuseppe Falcomatà (Reggio) e Marcello Manna (Rende), assenti per impegni istituzionali. L’idea del fronte unitario per sollecitare la Regione - con la quale i primi cittadini affermano di non voler andare allo scontro frontale ma di avviare una collaborazione costruttiva - è nata dalla constatazione che è l’intera Calabria a patire la “sete”, a dispetto di una ricchezza di acqua tale non solo da non farla mai mancare ai cittadini ma addirittura di rivenderla. Decenni di pessima gestione della risorsa più preziosa - strategica anche in chiave turistica - e l’invecchiamento della rete (con 40 anni sul groppone) hanno portato a un’emergenza che è diventata quotidianità dal Pollino allo Stretto. Il piano straordinario ipotizzato ieri chiama direttamente in causa Regione e Sorical che, allo stato attuale, «non sono in grado di affrontare da sole questa situazione» ha sostenuto Abramo il quale ha anche evidenziato che «noi sindaci paghiamo il prezzo più alto, perché la gente non percepisce che il problema è della Sorical o della Regione, scaricandoci addosso ogni responsabilità». Una teoria condivisa dai suoi colleghi, compatti sulla proposta lanciata alla Regione, con la quale intendono avere a breve un incontro, che andrebbe a incidere sulla qualità del servizio dei 409 Comuni calabresi. In primis si tratta di sbloccare i fondi per la messa in sicurezza immediata - solo per Catanzaro “ballano” venti milioni di euro per un tratto di 3,5 Km sui 14 per i quali ne servirebbero quasi cento - e poi per l’intero sistema idrico calabrese. L’ipotesi di massima include la possibilità che il piano straordinario sia inserito nel Piano per il Sud, considerato che occorrerebbero “svariate” centinaia di milioni di euro (fino al miliardo) per concretizzarlo. Occhiuto, pur dicendo di non voler polemizzare con la Regione, ha affermato che «in questi ultimi tre anni la situazione è peggiorata per l’assenza di investimenti, tanto che a Cosenza abbiamo due rotture a settimana». Per fare fronte all’emergenza, il sindaco bruzio ha anche intimato a Sorical, con ordinanza, di mantenere una certa portata (di circa 311 litri al secondo) «ma non è stata applicata. Una situazione drammatica che rischia di aggravarsi in assenza di investimenti». Neppure Vibo sorride. Elio Costa ha puntato sull’importanza di avviare l’Ambito territoriale unico del servizio idrico, sottolineando la serietà della situazione vibonese, con la città stretta da un lato dal dissesto finanziario che lega le mani all’amministrazione e dall’altro da una rete idrica «che fa acqua da tutte le parti e con una riscossione bassa, che si aggira intorno al 16%. Andiamo avanti – ha aggiunto – con i pozzi privati ma non è una situazione ottimale». Istanze che Gianluca Callipo ha fatto sue come presidente di Anci Calabria, affermando che «solleciteremo la Regione per un incontro e per sbloccare le risorse, stilando un crono-programma per l’avvio dell’Ato e la pianificazione degli interventi». L’opportunità Abramo ricorda quando da presidente Sorical (2010) cercò di rilanciare la società con un piano ambizioso finito poi nel nulla. L’opportunità era stata offerta, all’epoca, dalla nascita del.......