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mercoledì 20 dicembre 2017

Ladri senza cuore rubano dal deposito di Catanzaro farmaci per la cura del cancro dal valore di oltre 200 mila euro.

 Catanzaro : Rubati farmaci per la chemioterapia, l’epatite e la cura di malattie croniche


Valevano più di 200mila euro i medicinali rubati nella notte tra sabato e domenica scorsi dal deposito dell’Asp di via Sebenico a Catanzaro Lido.

Ignoti si sono infatti introdotti nella struttura entrando in un locale adiacente. Furti analoghi si erano già verificati nei mesi scorso a Catanzaro nel quartiere Sala e Lido.
I farmaci venivano utilizzato per la chemioterapia, l’epatite e la cura di malattie croniche. Sul caso stanno........

martedì 19 dicembre 2017

Anche Taverna nella lista dei 23 comuni Calabresi che potranno beneficiare del bando di 20 milioni di euro per i Borghi del Sud

Venti milioni di euro del Programma Operativo Nazionale (PON) Cultura e Sviluppo saranno destinati solamente ai Borghi di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia a favore dei luoghi della cultura non solo Mibact ma anche degli enti locali che verranno restaurati e messi a disposizione per attività produttive legate alle filiere culturale, ricreativa e turistica. Lo ha annunciato il ministro Dario Franceschini all’evento dedicato alla chiusura dell’Anno dei Borghi a cui ha partecipato anche la ministra Valeria Fedeli.

lunedì 18 dicembre 2017

Fossato: da oggi il piccolo borgo abbandonato di Savuci torna a rivivere dopo 40 anni. Illuminato da luci artistiche con sottofondo musicale che accompagnerà i visitatori lungo le suggestive stradine.




Da borgo abbandonato a centro vitale di cultura, arte e umanità. Torna a vivere, dopo 40 anni, grazie all’impegno di due associazioni culturali – “Effetto Stendhal”, presieduta da Francesco Scicchitano e “Il Mantello” guidata da Lucio Bramato – il piccolo Borgo di Savuci che riapre i battenti domani, lunedì 18 dicembre: un angolo curato per stupire i visitatori che si ritroveranno in un’altra dimensione. Nel 2014 queste due associazioni hanno partecipato ad un bando del Comune di Fossato Serralta per l’assegnazione di case con lo scopo di ripopolare questo splendido angolo di storia e natura ai piedi della Sila. Il bando era finalizzato a creare turismo e attività culturali ha permesso ai sodalizi “Effetto Stendhal” e “Il Mantello” di affrontare un intenso percorso di lavoro volto alla riqualificazione di Savuci. Ci sono voluti due anni, ma il Borgo è pronto e si apre a quanti vorranno visitarlo apprezzando i percorsi tematici a sfondo artistico creato da persone appassionate che hanno pensato a tutto, e proprio a pochi giorni da Natale. 

Il corso del Borgo sarà illuminato da luci artistiche artigianali create con il metodo del riciclo creativo; un impianto di filodiffusione diffonderà un sottofondo musicale che accompagnerà i visitatori lungo le suggestive stradine alla scoperta delle attrattive del borgo. Dal “quartiere dei briganti”, da visitare soprattutto nelle ore serali proprio per apprezzare al meglio lo spaccato ottocentesco ricreato anche con l’uso di fiaccole. E ritroveremo le ombre dei briganti seduti nelle locande a bere vino, le donne che cucinano nelle povere case, giochi di luci e atmosfere che riportano indietro nel tempo. Percorsi che diventeranno didattici, e sono arricchiti dai quadri dell’artista internazionale Melo Santo, esposti nella........

sabato 16 dicembre 2017

“il cimitero sarà la nostra casa”. Arrestato 62 enne catanzarese per gravi minacce all'ex moglie.

Sappostava e la pedinava e si mostrava aggressivo minacciandola gravemente, finanche mandandole delle foto di un cimitero, col messaggio “questa sarà la nostra futura casa”.

Una brutta esperienza quella vissuta da una giovane donna, vittima delle angherie dell’ex marito che l’avevano portata a vivere continuamente di ansia e paura, avendo anche timore per la sua incolumità.
Una vicenda a cui, per ora, hanno messo fine gli agenti del commissariato di Catanzaro Lido che ieri – dopo la denuncia presentata dalla donna - hanno eseguito a carico dell’ex marito, un 62enne del postoV.S.E., la misura cautelare del......

giovedì 14 dicembre 2017

Cemento selvaggio su tre quarti delle coste calabresi Tra speculazioni edilizie, costruzioni pubbliche e sanatorie, i nostri litorali risultano tra i più compromessi in Italia.

C’è un conto che paghiamo ancora oggi a causa di errate politiche degli anni ’80. Una zavorra che pesa soprattutto sulla schiena del Sud e dei calabresi in particolare e che drena risorse senza però trovare una soluzione definitiva. È il prezzo dell’assalto indiscriminato alle coste. Una speculazione edilizia largamente sanata a partire dal primo condono del febbraio 1985 che ha messo una pietra tombale sulle responsabilità dei singoli, riversando però il costo per il mantenimento dello status quo sulla collettività.
Con un aggravante più. Quell’assalto ai litorali pesantemente cementificati dall’edilizia privata (ma anche il pubblico ci ha messo del suo) ha sfregiato per sempre il paesaggio compromettendo in alcuni casi la possibilità di “rivendere” in termini turistici intere aree della Calabria.
Il fenomeno è tutt’altro che marginale per la nostra regione, che risulta tra quelle più colpite dalla voglia di costruire via via sempre più a ridosso del mare.
I dati contenuti nel libro "Vista mare, la trasformazione dei paesaggi costieri italiani" di Legambiente assieme a Castalia, curato da Edoardo Zanchini e Michele Manigrasso e anticipati da Repubblica, ne sono la cartina al tornasole.
Dagli anni della speculazione edilizia selvaggia sulle coste la Calabria è uscita con le ossa rotte. Anni, quelli passati in rassegna dal libro - che verrà presentato a Roma il 14 dicembre prossimo - in cui in Italia si è cementificato a ritmi forsennati, proseguendo poi anche dopo la sanatoria del 1985 e nonostante l’approvazione della legge Galasso dell’agosto di quell’anno. I numeri dicono che tra il 1995 e il 2012 in Italia sono stati cementificati 302 chilometri di costa. Con ritmo stimato di 13 chilometri all'anno, 48 metri al giorno.
E, restando ai dati calabresi, il frutto di quel vero e proprio assalto si è trasformato nell’attuale situazione che vede ben tre quarti dei litorali ormai completamente cementificati e urbanizzati. Lunghe, anzi lunghissime scie di cemento a ridosso del mare – spesso conseguenza di quella speculazione selvaggia per lo più sanata negli anni – che fa conquistare il secondo gradino più alto della classifica nazionale per lunghezza di litorali coperti da abitazioni.
I dati parlano di ben 261 chilometri di costa costituiti da strutture pubbliche e private (seconde case, ville, palazzi e hotel) senza soluzione di continuità.
Un sfregio che – dopo l’ondata speculativa seguita dai condoni – ora l’amministrazione pubblica è costretta paradossalmente a difendere dall’azione erosiva innescata proprio da quell’assalto. Con la paradossale conseguenza di provocare ancor più danni a quel che resta dei litorali liberi. Visto che per difendere dai marosi i centri abitati (spesso frutto di speculazioni poi appunto sanate) negli anni si è ancor più irrigidita la costa con pennelli, scogliere artificiali e quant’altro. Provocando conseguentemente nuove erosioni costiere a..........