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martedì 10 aprile 2018

Servizio del TG5 sulla S.S. 106 quando la disinformazione diventa un offesa alle tante, troppe famiglie vittime della strada della morte

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” stigmatizza il servizio del TG5 che nella
 serata di ieri, 6 aprile 2018, è andato in onda sul Canale 5 della rete Mediaset e che rappresenta – a nostro giudizio – quanto l’informazione può diventare fuorviante, imprecisa, approssimativa, deleteria e offensiva. Non è la prima volta che il TG5 si occupa della S.S.106 offrendo ai propri telespettatori disinformazioni evidenti: ricordiamo, a tal proposito, il servizio del 21 novembre 2017 dedicato alle “strade che crollano” sulla S.S.106 e relativo, nello specifico alla Variante A (Simeri Crichi – Squillace), che conteneva però, le immagini del crollo del Muro di Bova e del Ponte Allaro a Caulonia oltre all’ennesimo pacchetto di informazioni inesatte. Ieri però, si è superato il limite della decenza. Un servizio in cui tra le diverse castronerie abbiamo dovuto ascoltare e sopportare una narrazione aberrante secondo cui la S.S.106 è “l’eterna incompiuta” e “manca ancora un pezzo per finirla, 38 chilometri iniziali tra Sibari e Roseto Capo Spulico, l’unica parte della statale che ha ancora due corsie invece di 4”. La disinformazione diventa offesa quando si afferma che “la gente ha continuato a morire su quel tratto di strada, le ultime due vittime un anno fa” non tenendo assolutamente conto della realtà che è ben diversa da questa invenzione giornalista inaccertabile ed insopportabile. La S.S.106, tanto per precisare, purtroppo è tristemente nota come la “strada della morte” e dal primo gennaio del 2018 fino ad oggi ha registrato già 6 vittime. Si tratta di Vincenzo Gatto di 46 anni (6 gennaio a Villapiana – CS), Antonella Tripodi di 34 anni (8 gennaio a Condofuri – RC), Pasquale Sgotto di 43 (20 gennaio a Locri – RC), Andrea Forciniti di 32 anni (6 febbraio a Corigliano Calabro – CS), Felice Santernecchi di 70 anni (27 marzo a Condofuri – RC) e Antonio Conia di 42 anni (3 aprile a Locri – RC). Per restare agli ultimi tre anni, nel 2017 le vittime sono state 18, nel 2016 sono state 32, nel 2015 sono state 24 mentre dal 1996 fino ad oggi sono oltre 700. Così come occorre specificare bene che la strada Statale 106 in Calabria è lunga 415 chilometri e solo il 15% circa è ammodernato a 4 corsie mentre l’85% dell’intero tracciato risulta non ammodernato con una sola corsia per senso di marcia senza spartitraffico centrale e, in molte parti, risalente ancora oggi all’epoca mussoliniana. L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” confida nella volontà della redazione del TG5 di voler intervenire subito per chiedere scusa alle tante, troppe Famiglie delle vittime della S.S.106 che sono giustamente offese dal...

lunedì 9 aprile 2018

Comunicato stampa del Forum delle Associazioni Cropanesi nato dopo lo scioglimento del comune per infiltrazione mafiosa






Sul finire del mese di Luglio 2017 il consiglio comunale di Cropani è stato sciolto per infiltrazione mafiosa e, di conseguenza, si è insediata una commissione straordinaria per l’amministrazione del paese. Coscienti del periodo di grande sacrificio verso il quale si stava andando e soprattutto del fatto che inevitabile sarebbe stata una certa distanza tra la commissione e la popolazione, si è costituito il Forum delle Associazioni Cropanesi. Le cui funzioni, sin da subito, sono state quelle di continuare il lavoro sociale da sempre svolto (iniziative, azioni di volontariato) e di fungere oltre modo da pungolo verso la commissione al fine di sottoporre alla stessa le problematiche che il paese Cropani vive. In questi mesi tanti sono stati i documenti sottoposti all’attenzione dei commissari con i quali sono state segnalate le molteplici problematiche che attanagliano l’intero territorio comunale. Conscio dell’impegno che fin qui la commissione ha profuso, al fine di dare risposte ai quesiti sottoposti, Cropani si ritrova, suo malgrado, senza una via d’uscita concreta che possa risollevarla dalla crisi economica, sociale e amministrativa in cui versa. Era altresì inimmaginabile che dopo circa 8 mesi dall’insediamento dei commissari i problemi ante commissione rimanessero integralmente irrisolti (vedi pianta organica e approvazione bilanci), quelli post commissione andassero ad aggravare ulteriormente la situazione (vedi problematica scuola, illuminazione pubblica, manutenzione strade), senza contare che bussano pesantemente alla porta del comune problematiche destinate a far parlare di se (vedi chiusura passaggi a livello e raccolta rifiuti). In questo momento addossare tutte le responsabilità alla commissione sarebbe un’ingiustizia che il Forum non può e non vuole asserire poiché la diponibilità alla risoluzione dei problemi, da parte dei commissari, è innegabile che vi sia stata. Ma vorremmo che, per un momento, chi oggi rappresenta l’intera popolazione svestisse i panni di amministratore-burocrate e indossasse quelli di cittadino cropanese, immaginando per un momento di vivere in un paese dove manca l’illuminazione pubblica, le strade principali sono ridotte ad un colabrodo, le scuole hanno e continuano ad avere disagi di ogni tipo e che, dulcis in fundo, per raggiungerlo bisogna imbattersi in un lungo percorso alternativo che tutto fa tranne che aiutare l’economia cropanese. Pertanto il Forum ritiene necessarie ulteriori e soddisfacenti risposte per far sì che le diverse problematiche vengano affrontate e soprattutto risolte, poiché i diritti minimi di cittadinanza devono e sono garantiti dalla nostra Costituzione. Per tali ragioni, preservando ciò che di buono la commissione straordinaria ha sinora prodotto, il Forum intende chiedere un incontro a Sua Eccellenza il Prefetto di Catanzaro al fine di sensibilizzare lo stesso per far sì che vengano tutelati i diritti dei cittadini cropanesi. Certi che questo sia uno dei modi migliori per continuare un dialogo costruttivo con le istituzioni, il Forum ha inteso sintetizzare con questa uscita per mezzo stampa l’esito degl’incontri aperti alla cittadinanza, dimostrando ancora una volta la

sabato 7 aprile 2018

Catanzaro Lido; svolta sull'incendio del pub il Tonninas il cognato del titolare confessa "voleva truffare l'assicurazione incassando il rimborso per aiutare il parente indebitato"


L'uomo, fermato alla fine di un lungo interrogatorio in cui ha ammesso le sue responsabilità, voleva truffare l'assicurazione incassando il rimborso per aiutare il parente indebitato e ha sostenuto di avere progettato tutto da solo. Alle due persone ingaggiate, morte mentre appicavano l'ìincendio, avrebbe promesso un mixer presente all'interno del locale

La squadra mobile di Catanzaro ha sottoposto a fermo Gennaro Fiorentino, di 47 anni, collaboratore e parente del titolare del pub Tonnina's nel cui incendio sono morti Giuseppe Paonessa, di 34 anni, ed Eugenio Sergi (33).
    Secondo l'accusa i due hanno appiccato il rogo su incarico di Fiorentino, intenzionato a truffare l'assicurazione lucrando il rimborso per fare fronte ad una seria esposizione debitoria.
    Sulla base delle indagini, Fiorentino è stato interrogato dal pm Chiara Bonfadini che ha coordinato le indagini con la supervisione del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore Nicola Gratteri, ed ha ammesso le proprie responsabilità. E' accusato di danneggiamento seguito da incendio e morte come conseguenza di altro delitto. Paonessa e Sergi, secondo la ricostruzione, sono entrati nel locale con le chiavi originali ed usato un nebulizzatore per cospargere su tutta la superficie 80 litri di benzina. Il combustibile ha saturato l'aria innescando un'esplosione una volta innescato.


la notizia dell'incendio
Due persone sono morte in un incendio di natura dolosa scoppiato nella notte in un pub di Catanzaro Lido, il “Tonninas”, uno dei locali più frequentati nel quartiere costiero del capoluogo calabrese. Le vittime sono il gestore e il dipendente di un altro bar in provincia di Catanzaro. Nessuno dei due risulta avere rapporti con la criminalità organizzata. Il proprietario, Gabriele Paonessa, nel 2010 era stato arrestato e poi condannato per lesioni per aver sparato contro il fidanzato della sua ex ragazza. Secondo una prima ricostruzione, le due vittime sarebbero le stesse persone che hanno provocato l’incendio. L’ipotesi è che potesse essere un tentativo di estorsioneIl primo corpo è stato trovato sulla soglia dell’ingresso posteriore, totalmente carbonizzato. Il secondo è stato ritrovato solo dopo molte ore dietro un.....

venerdì 6 aprile 2018

Sellia Marina; tragedia in mare 2 persone sono state recuperate morte dopo che erano usciti per andare a pesca con una piccola barca

 I corpi senza vita dei due pescatori sono stati trovati dai mezzi navali della Capitaneria di porto, della polizia e dei carabinieri, che si erano posti alla loro ricerca dopo che i familiari, non vedendoli rientrare, avevano dato l'allarme.

 Due persone sono stati trovati nel pomeriggio di oggi nel catanzarese, nella zona di mare antistante i centri di Sellia Marina e Botricello. Le vittime sono Michele Costa, 77 anni, e Antonio De Fazio, 70, residenti a Catanzaro, entrambi erano usciti per andare a pesca. I due sono entrati in mare stamattina da Sellia Marina, in località Rivachiara, con una barca di cinque metri. Nel pomeriggio l'allarme lanciato dai congiunti dopo il mancato rientro a casa. Sul posto sono intervenute due motovedette della Capitaneria di porto e un aereo della polizia di Stato, con le squadre da terra della Capitaneria e la collaborazione della Compagnia carabinieri di Sellia Marina. Il primo cadavere è stato ripescato davanti la spiaggia di Botricello, il secondo dopo circa un'ora, poco più avanti in direzione Crotone, nei pressi del depuratore della cittadina ionica. Le indagini sono condotte dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, con....

martedì 3 aprile 2018

Bando Raccolta Differenziata: approvata la graduatoria definitiva Sono stati ammessi 50 Comuni

Sono stati ammessi a finanziamento, in via definitiva, 50 Comuni (o unioni di Comuni) con popolazione superiore ai 5.000 abitanti nell'ambito del bando finalizzato al miglioramento del servizio di raccolta differenziata in Calabria. Si compie, così, un importante traguardo procedurale nell'ambito dell'avviso della Regione che, con l'impegno di poco più di 35 milioni di euro, sostiene interventi relativi sia all'adozione di sistemi di raccolta differenziata che alla realizzazione o all'ampliamento dei centri di raccolta.
Il Dipartimento ambiente, infatti, con decreto dirigenziale n.1968 del 15 marzo 2018 ha approvato la graduatoria definitiva dei beneficiari la cui proposta progettuale è stata ammessa al finanziamento, in funzione delle risorse effettivamente disponibili, a seguito dell'esame delle osservazioniricevute dall'amministrazione regionale in ordine alla pubblicazione delle graduatorie provvisorie avvenuta lo scorso dicembre 2017. Dall'esito delle attività dell'apposita Commissione di Valutazione (verbali n. 21 e n. 22) si evince che sono confermati i beneficiari già precedentemente esclusi.
Il provvedimento ufficializza, dunque, l'elenco dei beneficiari esclusi dal finanziamento (allegato 1), dei comuni esclusi con riserva di priorità di finanziamento (allegato 2), dei beneficiari la cui proposta progettuale è stata ammessa al finanziamento con l'esito complessivo spese delle ammissibili (allegato 3). Sono state approvate, contestualmente, le graduatorie definitive relative alle proposte progettuali per i Comuni con livello di Raccolta Differenziata al 2015 minore del 25% (allegato 4) e alle proposte progettuali per i Comuni con livello di RD al 2015 maggiori del 25% (allegato 5)."Procede l'impegno della Regione al fianco delle amministrazioni periferiche per il miglioramento del servizio di raccolta differenziata in Calabria - ha dichiarato il Presidente della Regione Mario Oliverio - con la pubblicazione delle graduatorie definitive delle proposte progettuali ammesse a finanziamento nell'ambito dell'avviso rivolto ai comuni con più di 5mila abitanti. Il lavoro della Commissione ci consente, ad oggi, di trasferire alle amministrazioni comunali dei contesti abitativi calabresi più popolosi importanti risorse che potranno elevare la qualità del sistema attraverso interventi di riorganizzazione e potenziamento dei servizi e dei centri di raccolta e dare, dunque, un impulso concreto ad una sfida di civiltà e di efficientamento promossa anche attraverso il Piano regionale dei rifiuti. L'attenzione al territorio e all'ambiente, per noi prioritaria, produce risultati che possiamo apprezzare anche sotto il profilo quantitativo. I numeri fin qui ci confortano, nell'ultimo biennio in molti comuni è stata quasi raddoppiata la percentuale di raccolta differenziata, e il raggiungimento dell'obiettivo del 65% è un traguardo possibile anche ........................