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mercoledì 17 aprile 2019

Sellia Marina Ora la parola d'ordine è "dialogare" Il candidato a sindaco Ferrarelli auspica un incontro con il sindaco di Sellia Zicchinella per trovare un accordo sui 15 ettari di pineta


Sellia Marina: disappunto dopo la sentenza che sottrae l‘area  di 15 ettari di  Pineta  
                       «Ora occorre dialogare» 


Il candidato Ferrarelli annuncia che incontrerà il sindaco di Sellia 
L’iter giudiziario iniziato nel 2009.
La sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, che ha confermato la proprietà del Comune di Sellia della pi
neta di Sellia Marina, ha destato non poco scalpore. Il lungo iter giudiziario, iniziato nel 2009, toglie al comune marinaro una vasta area, di ben quindici ettari, a ridosso del lungomare e in una zona con grande valenza turistica e ambientale. Sulla vicenda è intervenuto il candidato sindaco ( a Sellia Marina come a Sellia  si va alle urne il 26 maggio) 
Antonio Ferrarelli, secondo il quale «non si doveva arrivare a tanto!». 
«Come opposizione afferma ' abbiamo sempre chiesto, inascoltati, ‘ che si privilegiasse la strada del dialogo. E bisognava fare tutto il possibile, ' per evitare polemiche, incomprensioni e carte bollate, nonché la perdita di una gran quantità di tempo e di energie che andavano impegnati per fare chiarezza, mettere ordine, in un'area che per Sellia Marina costituisce maggior parte della sua politica turistica». Secondo Ferrarelli, «con la sentenza della Corte d’Appello che conferma la sentenza di primo grado, c’è da f prendere atto di negligenze e sottovalutazioni amministrative che aldilà della questione giuridica, lasciano a Sellia Marina da gestire una bella patata bollente. Il rammarico forte è che se l’Amministrazione locale della nostra. cittadina avesse anteposto alle usuali supponenze che l’hanno contraddistinta in questi cinque anni, gli interessi generali e l’esigenza del pubblico, che in quel tratto ha fatto ingenti investimenti, e dei privati, imprenditori o semplici cittadini, a trovare somma governare efficacemente “ nel dialogo proficuo le giuste soluzioni, non ci troveremmo a questo punto». Resta aperta una finestra di dialogo, come ha evidenziato lo stesso Ferrarelli dopo i commenti del sindaco di Sellia, Davide Zicchinella, per questo il candidato sindaco ha dato noto che incontrerà presto il primo cittadino del comune uscito vittorioso dal procedimento giudiziario. «Dobbiamo impegnarci, e lo farò prioritariamente -ha aggiunto Ferrarellì per rendere possibile, in stretta collaborazione col Comune di Sellia, la fruizione di.....

martedì 16 aprile 2019

Cittadino Catanzarese deve sborsare all'Inps 300 mila euro per il suo ristorante chiuso da molti anni. Domiciliari per dipendente della Camera di Commercio che avrebbe cancellato il debito pagando a lui il 10%

Una vicenda quasi paradossale ma che potrebbe capitare a chiunque. Al centro un cittadino che si rivolge ad un ufficio come quello della Camera di Commercio per risolvere un serio problema economico con l’Inps e ma che si ritrova suo malgrado coinvolto addirittura in una concussione.

La storia, in particolare, riguarda un catanzarese ormai da anni emigrato in Germania: all’inizio degli anni ’90 aveva lasciato infatti la sua terra e i propri affetti per affrontare un futuro che prometteva dignità, sebbene oltre i confini dell’Italia.
Tutto ha inizio 25 anni fa, nel 1994, quando l’uomo, un imprenditore originario del capoluogo, decide di cambiare radicalmente le sorti della sua vita: chiude così il suo ristorante, nel quartiere Gagliano, per trasferirsi all’estero.
Solo poco più di un anno fa, malauguratamente, scopre però che a causa di qualche svista burocratica l’Inps gli chiede 300 mila euro per il mancato versamento degli oneri previdenziali maturati dalla data di chiusura del locale fino al 2018.
Inizia così il calvario dell’imprenditore che decide di rientrare in Italia per tentare di risolvere la questione. Si reca allora alla Camera di Commercio di Catanzaro, dove trova un dipendente 62enne della stessa, S.T., a cui racconta la sua vicenda.
L’impiegato, inizialmente, è categorico nel sostenere che non vi sia nulla da fare per risolvere il problema, ma poi ecco che spunta una soluzione: il debito si potrebbe anche cancellare, ma il malcapitato dovrebbe sborsare il 10% della somma pignorata, cioè 30 mila euroal dipendente della Camera di Commercio.
L’imprenditore si dice però impossibilitato a pagare quella somma, e spunta anche l’alternativa“se la Partita Iva non l’ha adoperata negli ultimi 10 anni - gli viene proposto - c’è una legge a suo favore; basta pagare un contributo di 4.000 euro che naturalmente incasso io (il dipendente della Cciaa, ndr) e se mi dai altri 2.000 euro chiudiamo la pratica cancellando tutto”.
In pratica, il pubblico ufficialevantando la sua posizione e prospettando così la risoluzione del problema, sarebbe riuscito a far leva sulle difficoltà e l’emotività del commerciante che, da parte sua, non vedendo l’ora di scrollarsi di dosso un simile macignocede alle richieste di denaro, la prima delle quali viene soddisfatta in un incontro risalente al Gennaio del 2018, quando pagherà mille euro.
L’imprenditore continuerà anche durante il resto dell’anno a versare altre somme, ma si renderà poi conto che era tutto illegale e così decidendo di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Catanzaro Lido.
Nella mattinata di venerdì scorso i militari hanno predisposto un servizio di osservazione per monitorare l’incontro tra l’imprenditore e l’impiegato, riuscendo, insieme ai colleghi di Santa Maria, ad accertare il passaggio di denaro che è avvenuto proprio dentro la Camera di Commercio, dove la vittima ha consegnato al dipendente la somma pattuita.
I carabinieri sono intervenuti fermando l’impiegato con le banconote appena consegnate ed arrestandolo con l’accusa di concussione.




Il 62enne è stato messo ai domiciliari fino a stamani quando si è tenuta l’udienza di convalida, durante la quale è stata ..........

sabato 13 aprile 2019

Pesca di frodo con l'uso di corrente elettrica sul fiume Simeri. I carabinieri di Taverna bloccano tre persone nel territorio di Magisano.

Sorprese in flagranza di reato, da una pattuglia della stazione Carabinieri forestale di Taverna, tre persone mentre esercitavano la pesca di frodo all’interno dell’alveo del fiume Simeri in località Risica del comune di Magisano. La pattuglia, allertata da una specifica segnalazione, sono intervenuti sul posto, individuando tre soggetti mentre, con l’utilizzo di un gruppo elettrogeno in funzione, stavano pescando, dopo averle stordite o uccise con la corrente elettrica, numerosi esemplari di trota. Dopo aver identificato i 3, residenti nei comuni di Albi e Magisano, eseguiti gli accertamenti di rito e la geo localizzazione del sito, sia il gruppo elettrogeno che i pesci sono stati posti sotto sequestro. Le trote, in numero di sei esemplari, dei quali cinque risultati anche di dimensioni inferiori a quelle consentite dalle specifiche norme regionali, su disposizione dell’Autorità giudiziaria sono state date in consegna al CRAS (Centro recupero animali selvatici) di Catanzaro per essere destinati all’alimentazione degli animali rapaci presenti presso il centro. L’impiego della corrente elettrica per la pesca, oltre a costituire specifiche violazioni penali al RD 1604 del 1931 e alle norme sul maltrattamento degli animali, può causare, agendo indiscriminatamente su tutte le ........

venerdì 12 aprile 2019

Sulla 106 sequestrati prodotti caseari senza etichettatura e privi di un minimo di conservazione igienica.

 Prodotti caseari sequestrati e una multa di 1500 euro da parte degli agenti della Polizia Stradale di Catanzaro.

In occasione di un controllo, la polstrada del distaccamento di Soverato, ha fermato un furgone frigo sulla 106, vicino alla cittadina balneare del catanzarese. Gli agenti hanno quindi verificato i prodotti all’interno del mezzo e scoperto che erano contenuti in alcune cassette di plastica senza etichettatura e senza il documento attestante la provenienza o la tracciabilità. La polizia ha tuttavia constatato il fatto che non fossero rispettate nemmeno le minime disposizioni igienico sanitarie nella fase del trasporto: infatti, nel vano di carico del veicolo erano presenti dei residui vegetali e sporcizia di ogni genere. Ad aiutare gli agenti per ulteriori e specifici accertamenti è intervenuto sul posto personale del ServizioVeterinario dell’Asp di Catanzaro del ........

giovedì 11 aprile 2019

Sellia; Anche in secondo grado di giudizio viene confermata la piena proprietà di 15 ettari della pineta di Sellia Marina


SELLIA è proprietario di tutti i 15 ettari della Pineta retrostante il tratto di spiaggia del Comune di Sellia Marina, più precisamente dal "Faro Blu"  fino al "Grecale".
La sentenza n. 743/2019 del giudizio di secondo grado, conferma in modo inoppugnabile quanto gia' deciso con sentenza di primo grado n.1108/2010,
Vive soddisfazioni dal parte del primo cittadino del borgo presilano dott. Davide Zicchinella che ricorda l'iter "Quando il 2 febbraio del 2011 con atto deliberativo n.6 dalla giunta da me presieduta conferimmo l'incarico per tutelare gli interessi del Comune di Sellia eravamo certi del fatto che la sentenza di primo grado sarebbe stata confermata. Così è stato e non poteva essere altrimenti come dalla lettura della sentenza emerge chiaramente. Ci viene riconfermata la proprietà non solo della parte di pineta rimasta vergine, ma anche quella in cui il comune di Sellia Marina, in passato, ha eseguito delle "migliorie" per le quali in appello pretendeva di essere risarcircito quando, invece, come si apprende leggendo la sentenza, il comune di Sellia avrebbe dovuto esserlo. Adesso dopo anni e anni di carte bollate non è più tempo di chiacchere ma di fatti! Adesso è tempo della responsabilità. I tantissimi cittadini proprietari di immobili o solo frequentatori di quel tratto di spiaggia hanno diritto finalmente di poter fruire di un grande spazio verde ben mantenuto e attrezzato. Questo si potrà fare solo attraverso una seria interlocuzione fra i due comuni. Cosa che come Comune di Sellia abbiamo sempre dimostrato concretamente di voler fare. Certamente, ora, grazie alla vittoria ottenuta dalla mia Amministrazione Comunale, il Comune di Sellia potrà e dovrà interloquire con il.....

mercoledì 10 aprile 2019

Catanzaro noto studio legale in pieno centro storico preso come un bancomat da un ladro seriale preso in flagrante

Un tecnico informatico catanzarese, V.M., 44enne, è stato arrestato dai Carabinieri del Comando Stazione di Catanzaro poiché ritenuto responsabile di una serie di furti in uno storico studio legale centro storico del Capoluogo calabrese.

Il tutto ha avuto inizio quando un 88enne avvocato ha sporto denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Villa Trieste per l’ammanco di circa 2 mila euro, rubati dalla scrivania del suo studio.
Il professionista, dimostrando grande lucidità nonostante l’età, ha raccontato di nutrire dei sospetti nei confronti di un tecnico informatico periodicamente contattato per risolvere alcune inefficienze del proprio Pc e per ricevere delle lezioni di informatica.
Un dettaglio che è stato essenziale ai militari per chiudere il cerchio d’indagine. I carabinieri, d’intesa con l’avvocato, hanno predisposto un servizio di osservazione, attraverso l’ausilio di una telecamera nascostaall’interno dello studio legale dove, opportunamente convocato, sarebbe di lì a poco giunto il tecnico.
Una volta raggiunto l’ufficio, l’informatico, come di consueto, ha iniziato la sua lezione all’avvocato.
Nel corso della stessa l’88enne si è poi momentaneamente allontanato lasciando da solo il tecnico che, nella circostanza, non ha potuto resistere alla tentazione, dirigendosi verso la stanza dove si trova la scrivania dalla quale, dimostrando di ben sapere dove cercare, ha prelavato il portafogli dell’anziano avvocato, sottraendo due banconote da 50 euro e ritornando velocemente nell’altra stanza, il tutto dietro l’occhio vigile dei militari.
Completata, come se niente fosse, la sua lezione all’avvocato, nel frattempo ritornato, il tecnico si è poi congedato uscendo dallo studio.
Costatato l’ammanco delle due banconote, fotocopiate precedentemente, i militari sono entrati in azione ed hanno bloccato il ladro mentre stava salendo a bordo della sua autovettura.
L’uomo, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso proprio delle due banconote sottratte, il cui numero delle matricole è risultato coincidere con quelle delle fotocopie.
L’88enne, rammaricato per l’infedeltà di cui si è macchiato l’insegnante “di fiducia” che ormai lo seguiva da circa due anni, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, ha ritrovato un po’ di sollievo, seppur accertato un......