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lunedì 23 dicembre 2019

Maltempo, ancora il catanzarese flagellato da raffiche di vento fortissime e piogge intense

La violenta ondata di maltempo di ieri ha portato venti molto forti, anche superiori ai 100 chilometri orari, e nubifragi, provocando danni e disagi su buona parte del territorio calabrese. 

superato livello 3 di allerta in alcune zone del Catanzarese

A Catanzaro molti i danni anche nel quartiere Lido con tetti scoperchiati o danneggiati e auto in sosta colpite dai detriti. Moltissime le segnalazioni per piccoli smottamenti e pali della pubblica illuminazione divelti in tutto l’hinterland catanzarese. Disagi alla circolazione si sono verificati a Simeri Crichi (Cz), con diverse interruzioni della strada provinciale 13 per la caduta di alberi. Stessa situazione nella zona di Caraffa, Gimigliano e Sellia. Chiusa la strada provinciale nel tratto Sellia Simeri Crichi per caduta alberi mentre un grosso albero ha impedito l'accesso al Santuario Madonna di Porto. Allagamenti sono stati segnalati, infine, lungo tutto il tratto della statale 106. Molte le manifestazioni natalizie rinviate proprio a causa del maltempo. Alcuni sindaci hanno sollevato il problema della gestione del sistema di allerta di protezione civile, considerato che le zone interessate prevedono allerta gialla, ma si.......

sabato 21 dicembre 2019

Sila: Indagati i 5 direttori di spegnimento. Chiusa l'indagine sul terribile incendio che durò 26 giorni distruggendo 4mila ettari di boschi la maggior parte nel Parco Nazionale.


La Procura di Castrovillari ha chiuso le indagini sull'incendio che nell'estate del 2017 distrusse migliaia di ettari di bosco in località Paoleparto nel comune di Longobucco. Cinque sono le persone indagate: tutti direttori operazioni di spegnimento (Dos) che si sono visti recapitare, in queste ore, dai Carabinieri forestale l'avviso di conclusione indagini. Il lavoro dei militari, attraverso cui è stata svolta una ricostruzione storica degli eventi che hanno riguardato il vastissimo incendio che ebbe inizio il 25 luglio e terminò il 19 agosto del 2017, sono state coordinate dal Procuratore Eugenio Facciolla. "Dalle indagini è emerso - è scritto in una nota - che gli indagati, quattro di Calabria Verde e uno dei Vigili del fuoco, in qualità di Dos cagionavano, per colpa, un disastro ambientale operando con negligenza e imperizia nella gestione e conduzione delle operazioni di spegnimento, attestando in più riprese contrariamente al vero che il rogo si era spento e gestendo le squadre antincendio intervenute e i mezzi in modo incongruo, confuso e inefficace sul territorio. Inoltre, redigendo le schede che caratterizzano ogni incendio in modo approssimativo e incompleto così da non consentire agli operatori montanti di gestire correttamente mezzi e uomini dell'antincendio. Un rogo vastissimo che ha provocato alterazione irreversibile dell'ecosistema dell'area". L'evento incendiario destò non poco allarme sociale e ingenti danni l'erario è stato ripercorso anche con l'acquisizione materiale video e fotografico. Le fiamme provocarono la distruzione di 3.885 ettari di territorio boschivo, di questi 1.033 dei....

venerdì 20 dicembre 2019

Catanzaro anche de Magistris indagava sull'avv. Pittelli ma fu bloccato dal procuratore per loschi legami

L'accusa dell'ex pm sindaco di Napoli: "Pittelli era amico del procuratore, era stato il suo avvocato, e pochi mesi prima aveva assunto nella società a lui riconducibile, il figlio della moglie del procuratore"


Negli arresti di oggi in Calabria leggo di fatti e persone che furono anche oggetto di alcune delicatissime inchieste di cui ero titolare quale pm presso la procura della Repubblica di Catanzaro, negli stessi uffici oggi diretti dal procuratore Gratteri. Il mio procuratore della Repubblica nel 2007, Mariano Lombardi, mi revocò l'inchiesta Poseidone quando notificai un'informazione di garanzia all'avvocato Pittelli, che all'epoca dei fatti era parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia". Lo sottolinea in un lungo post di Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

"Pittelli era amico del procuratore, era stato il suo avvocato, e pochi mesi prima aveva assunto nella società a lui riconducibile, il figlio della moglie del procuratore - ricorda - l'inchiesta Poseidone stava portando alla richiesta di misure cautelari per fatti gravissimi che riguardavano illeciti nella gestione di fiumi di denaro pubblico destinati, in particolare, alla depurazione delle acque ed al settore ambientale. Nell'ottobre dello stesso anno, mentre mi accingevo a scrivere le misure cautelari, mi fu avocata illecitamente anche l'inchiesta Why Not, in cui erano indagati, tra i tanti, sia Pittelli che Nicola Adamo, all'epoca dei fatti segretario regionale dei Ds.

Nell'inchiesta WhyNot avevamo individuato un sistema criminale che vedeva coinvolte persone delle istituzioni, politici, imprenditori, professionisti. In entrambe le indagini un ruolo fondamentale fu assunto dalle massonerie deviate. Le indagini mi sono state sottratte da magistrati e il Consiglio superiore della magistratura, invece di tutelare chi indagava su corruzioni e criminalità organizzata, mi tolse le funzioni di pubblico ministero e mi trasferì per incompatibilità ambientale, con un procedimento disciplinare rapidissimo e surreale. Ero incompatibile con un ambiente mafioso che invece si e' lasciato operare per dieci anni. Una vergogna di Stato con mandanti ed esecutori ai vertici delle istituzioni. Oggi leggo, a distanza di oltre dieci anni, che l'avvocato Pittelli è stato tratto in arresto per associazione mafiosa e Nicola Adamo è destinatario della misura cautelare del divieto di dimora. Avevamo scoperto un sistema criminale devastante e siamo stati fermati da quelli che ci dovevano coprire le spalle. La magistratura negli anni ha accertato la correttezza del mio operato e ha verificato le attivita' illecite commesse ai danni miei e dei miei piu' stretti collaboratori. Nessuno mai ci restituira quello che ci.........................

giovedì 19 dicembre 2019

Max retata della DDA 334 arresti con nomi eccellenti l'avv. Pittelli e il sindaco Callipo,Adamo, Incarnato. Tutti i particolari dell'imponente operazione.

Maxi operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Catanzaro su richiesta della Dda a carico di 334 persone. L’operazione, denominata “Rinascita-Scott”, ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. 
L’operazione ‘Rinascita-Scott’ ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare, i carabinieri stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro. L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardi, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro. Nell’operazione sono impegnati 2500 carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali che in queste ore stanno lavorando sul territorio nazionale supportati anche da unità del Gis, del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da mezzi aerei e unità cinofile. Politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni figurano tra gli arrestati della maxi operazione condotta all’alba dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Tra loro anche l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Nell’operazione sono coinvolti anche esponenti politici fra cui Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro (VV) e presidente regionale dell’Anci. Fra gli arrestati anche l’ex consigliere regionale della Margherita e poi Pd, Pietro Giamborino, Nicola Adamo, ex vice presidente della Giunta regionale calabrese, e, per un breve periodo, deputato, e Luigi Incarnato, commissario liquidatore della Sorical, la società per la gestione delle risorse idriche calabresi, e segretario regionale del Psi. Per Adamo è stato disposto il divieto di dimora in Calabria, mentre per Incarnato, già consigliere e assessore regionale, sono stati disposti i domiciliari. I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella Procura della Repubblica di Catanzaro alla quale parteciperanno il

mercoledì 18 dicembre 2019

Catanzaro Lido; 100 pizze per il pranzo di Natale ai più bisognosi. Lodevole iniziativa di un noto locale

Questa, proprio, non poteva non essere raccontata. E non è un modo di farsi pubblicità. Chi ha pensato a questa iniziativa non voleva che neanche si sapesse, ma se serve ad essere emulata da altri, perché non darne notizia?

Quello che conta è che cento persone in difficoltà economiche, che solitamente si recano nelle strutture caritative della città per un pasto caldo, avranno la pizza al pranzo della vigilia di Natale. L’idea di Antonio Alfieri, che gestisce il pub “Tortuga” nel quartiere Lido di Catanzaro, è stata prontamente accolta dal suo staff che, nel giorno di chiusura del locale, sarà presente per affiancare il pizzaiolo, Salvatore Mirante, nella preparazione di un centinaio di pizze. A distribuirle provvederanno i volontari de “La Misericordia”, guidati da Salvatore Ferragina, mentre, a contattare le varie strutture e a verificarne la disponibilità, è stato il Centro Servizi al Volontariato, in virtù dell’attività di intermediazione che da sempre gli è riconosciuta. “Nel nostro piccolo abbiamo sempre dato una mano a chi ha bisogno, e lo abbiamo fatto in silenzio – ha tenuto a precisare Alfieri, contattato dall’ufficio stampa del CSV di Catanzaro – Stavolta, in vista del Natale, abbiamo deciso di dare il nostro contributo in maniera più strutturata e di raggiungere più persone che non possono permettersi un pasto caldo. Ma ciò non sarebbe stato possibile senza l’entusiasmo dei miei dipendenti, che in un giorno di riposo saranno qui, a lavorare, per donare alla vigilia un pranzo diverso a chi è abituato a viverlo come un giorno qualunque”. E, di sicuro, coloro che abitualmente siedono alle mense del Conventino, della parrocchia “Madonna di Pompei”, gestita dall’associazione “Oscar Romero”, e di tre (Oasi di Misericordia, Tenda di Mamre e Aliante) delle strutture in capo a Fondazione Città Solidale, non si..........

martedì 17 dicembre 2019

Sila la transumanza diventa patrimonio dell'umanità. L'Unesco, riunitosi a Bogotá, Colombia,l'ha proclamata patrimonio culturale e immateriale dell'umanità.

Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, riunitosi a Bogotá, Colombia, ha proclamato la transumanza patrimonio culturale e immateriale dell'umanità. Anche i territori ed i tratturi della Calabria entro Marzo 2020 saranno integrati insieme alla Sardegna ed alla Spagna.

La transumanza, la tradizionale pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame lungo i tratturi e verso condizioni climatiche migliori, si allinea con l'obiettivo già individuato un paio di anni or sono dall'Ente Parco nazionale della Sila e dell'ARA Calabria (associazione regionale allevatori), con la sottoscrizione di un protocollo d'intesa, di recuperare gli antichi tratturi, di valorizzare la tradizione della transumanza e sviluppare attività economiche sostenibili legate al mondo degli allevatori. A tal proposito sono già stati individuati i primi percorsi e stanziati i primi fondi affinché il recupero dei “tratturi”, strade per la migrazione stagionale degli animali, possano divenire sentieri tematici rivolti ai turisti peraltro potenzialmente gestiti dagli stessi allevatori che potrebbero attrezzarsi per accogliere e ristorare con i prodotti dell’allevamento i tanti turisti attratti dalle bellezze del Parco. L’ARA Calabria, nella persona del Presidente Raffaele Portaro, “plaude al lavoro svolto dal capo di gabinetto del Ministero dell’Ambiente, il professor Pier Luigi Petrillo, autore del dossier, e dall’ambasciatore d’Italia all’Unesco Massimo Riccardo, per l’importante riconoscimento, che attribuisce alla transumanza ed agli allevatori che la praticano il ruolo di “sentinelle” dell’ambiente, capaci di coniugare una corretta gestione delle risorse naturali con il benessere degli animali in un equilibrato rapporto tra uomo e natura”. Infatti i pastori transumanti, come sottolinea il dossier di candidatura presentato dall'Italia insieme a Grecia e Austria all'Unesco, hanno una conoscenza approfondita dell'ambiente, dell'equilibrio ecologico tra uomo e natura e dei cambiamenti climatici avvalorando questo tipo di allevamento come sostenibile ed efficiente. L'Ente Parco Nazionale della Sila, nella persona del suo Presidente, il dott. Francesco Curcio, sostiene che “questo riconoscimento rafforza il lavoro avviato dall'Ente Parco con l’ARA Calabria, obiettivi per altro contenuti anche nel Piano economico del Parco e che verranno perseguiti all'interno del percorso della Carta Europea del Turismo Sostenibile affinché la tradizione del territorio silano, il valore dei suoi prodotti e di una cultura millenaria, possano costituire una ulteriore attrattiva e divenire indotto per......................