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martedì 6 agosto 2013

Simeri Crichi durante i lavori di metanizzazione in piazza riemergono i resti di un sito di epoca Paleolitico?

SITO PALEOLITICO A CRICHI?
 Nota di Marcello Barberio, sindaco del comune di Simeri Crichi

Crichi: scavi con reperti
 Recentemente, durante i lavori di metanizzazione di Simeri Crichi, nella piazza prospiciente la chiesa matrice del capoluogo, è emersa una enigmatica struttura insediativa su tufo. Inizialmente si è pensato all’opera dell’acqua piovana che nei millenni ha scavato a terra curiosi disegni, una sorta di canaletti di raccolta del tutto naturali. Ma le due giovani archeologhe che seguono i lavori, Giovanna Verbicaro e Paola Caruso, si sono subito insospettite ed hanno allertato la Soprintendenza archeologica e il dott. Roberto Spadea.Sssistendo direttamente allo scavo, sono rimasto colpito dalla straordinarietà della “cosa”, che mi ha subito fatto ridimensionare la protesta di quanti lamentano disagi per la lentezza dei lavori e per gli intralci alla circolazione nella zona nevralgica del centro storico cittadino. Effettivamente sembra proprio di vedere la pianta di un intervento antropico preistorico: nel tufo sono ricavati alcuni buchi simmetrici riempiti d’argilla scura (pare in parte combusta) e sono stati realizzati tagli regolari, che fanno pensare a canali di raccolta delle acque pluviali attorno a una struttura abitativa di cui è ancora difficile comprendere la natura.

 Insomma un insediamento fisso, su pali, in una zona tufacea, il cui toponimo gli studiosi fanno risalire ad Ocriculum, di derivazione osco-umbra., come Ukar, Ocris, Kriklon. In località Donno Marco e Gallinelle di questo comune , nel 1880, l’ing. Giuseppe Foderaro scoprì una ricchissima necropoli del Bronzo Finale – Prima Età del Ferro, i cui reperti rappresentano gran parte della sezione preistorica dell’intero Museo Provinciale di Catanzaro.Si tratta di armature e monili vari, per lo più di bronzo lavorato, oltre che di anforette e vasi d’argilla variamente decorate (e in parte dipinte), statuette della dea madre, specchi bronzei, statuette femminili graziosamente atteggiate (korai), lucerne, vasetti per unguenti, anellini ossei, anelli con sigilli di derivazione orientale. Risultavano presenti entrambe le sepolture: quella a incinerazione e quella a combustione, in fosse coperte da rudimentali lastre d’argilla. I tombaroli hanno solo in parte compromesso la zona, ma fortunatamente diversi reperti sono stati recuperati ed esposti nell’antiquarium comunale. Anche a quell’allestimento ha partecipato la dottoressa Verbicaro, facendo anche riferimento alla mia pubblicazione “Da Ocriculum e Trischene: storia di Simeri Crichi”. Ora il nuovo sito sembra squarciare le tenebre dei millenni nella piazza di Crichi e propone una datazione più antica della necropoli di Gallinella, risalendo verosimilmente al paleolitico inferiore o superiore. Se la scoperta avrà il riconoscimento ufficiale, probabilmente dovremo riscrivere la storia dei primi insediamenti umani in Calabria, a cominciare dalle vie dell’ambra, che attraversavano queste contrade per raggiungere il Baltico, come ho ipotizzato una decina d’anni fa su Calabria Letteraria, quando ho potuto analizzare alcuni reperti del museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, allora Lenigrado. Oggi la prudenza è d’obbligo, almeno fino alla “certificazione” ufficiale da parte della Soprintendenza., che ha contezza della delicatezza del ritrovamento e anche dei problemi pratici della comunità locale. Se sarà confermata, la scoperta assumerà un sicuro e straordinario valore scientifico e culturale, con ricadute evidenti e significative in campo turistico, quanto meno come “funzione civetta”. Il Comune, però, non può essere lasciato solo: non possiede le risorse finanziarie e d’altronde il bene culturale non è di interesse locale, ma generale. Deve intervenire la Regione e lo Stato. Temo, però, il rischio dell’interramento dello scavo in attesa di tempi migliori, dal momento che gli stessi scavi non possono essere estesi all’area sottostante la chiesa e le case adiacenti. Chiedo pertanto alle autorità preposte e alla delegazione parlamentare calabrese d’interessare il ministro Massimo Bray, per un intervento concreto e in aderenza al decreto legge “Valore Cultura” approvato il 2 agosto dal Consiglio dei Ministri e che è meglio conosciuto come provvedimento per Pompei.. Insomma non lasciamo un cantiere aperto in piazza, ma ci si faccia carico di una scoperta di valore assoluto e pertanto ...
d’interesse generale. Si tenga conto che il citato Dl prevede anche l’assunzione di giovani under 35 per un tirocinio di 12 mesi, col compito di realizzare un piano nazionale d’inventariazione, catalogazione e digitalizzazione del patrimonio culturale. Ma ovviamente si parta dalla presa in carica dello scavo e della sua tutela a fini culturali e occupazionali.

10 commenti:

  1. avere persone colte preparata come amministratori ci fa ben sperare in un futuro fatto anche di un turismo archeologico

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  2. MA QUALE SITO D'EGITTO!!! LO SANNO ANCHE I BAMBINI CHE IL TUFO DURANTE I SECOLI ASSUME LE FORME PIù STRANE PERCHè SI TRATTA DI UN MATERIALE MOLTO MALLEABILE MA QUESTA GIUNTA FA DI TUTTO PER RENDERSI RIDICOLA

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    1. Il ridicolo sei tu, sempre avvelenato e pronto a dileggiare. Non é l' amministrazione a supporre che si tratti di un antico insediamento, ma gli archeologi e la sovrintendenza . Poi l' Egitto non c'entra nulla, se leggendo non capisci, evita di commentare. Fai figuracce stratosferiche.

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    2. L'EGITTO CENTRA CENTRA ECCOME SE CENTRA
      HAI MAI VISTO UN FILM DI TOTO'? TI CONSIGLIO DI VEDERTELO COSI STAI PIU'CALMO RIDI DI PIU' MA SOPRATUTTO FORSE FINALMENTE CAPIRETE I VERI REALI PROBLEMI DEL PAESE SITO PALEOLITICO? MA MI FACCIA IL PIACERE!

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    3. Mi vergogno per le persone come te che non perdono occasione per sputare veleno. Questa seria amministrazione lavora con dedizione quotidiana per il territorio, la tua ironia é fuori luogo. I fatto parlano chiaro, alla faccia della crisi , Simeri Crichi non é in dissesto e continua, compatibilmente con i pochissimi fondi, a fare progetti seri. Ovviamente, a differenza degli anni passati, mi regala soldi pubblici ad improvvisati professionisti del nulla, buoni solo ad arraffare denaro.

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  3. Sarebbe una scoperta con un ritorno in positivo per il comune non bisogna dimenticare che nella nostra zona già è stata complamata la presenza di insediamenti preistorici

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  4. Bravo al nostro sindaco Marcello che sicuramente si darà da fare per accertare se veramente si tratta di un importante insediamento

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  5. Grazie al sindaco Barberio, serio, colto, attento e preparato. Una vera risorsa per l' intero territorio, probabilmente sprecata in un contesto di cittadini poco avvezzi ad apprezzare e comprendere il valore di figure prestigiose, invidiateci a livello regionale.

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  6. Purtroppo l'ignorante crichese, sempre pronto a criticare in ogni circostanza, è immancabile nono stante il caldo agostano. Ringraziamo Barberio per la serietà e la dedizione con cui amministra la nostra comunità, servirebbe prendere le distanze dai detrattori di professione.

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  7. no non bisogna prendere le distanze ma bisogna che siano i fatti a parlare il sindaco malgrado un perido di zero finanziamenti sta facendo un buon lavoro altri comuni stanno fallendo per dissesto vedi sersale o taverna io vi seguo sempre con attenzione l'arma di internet se usata bene come in questo caso ci porta a conoscenza di tante cose alla fine chi semina bene raccoglie bene chi semina zizzania cosa vuoi che raccoglie.........

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