NELLA FOTO LA CATTEDRALE DI STILO
La Calabria non vanta neanche un posticino sulla prestigiosa “World Heritage list” la lista delle aree riconosciute dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione,la scienza e la cultura. A dispetto di un vastissimo patrimonio culturale,archeologico e naturale,la Calabria non è stata in grado di andare aldilà della presentazione delle varie candidature avanzate durante gli anni .eppure attualmente l’Italia vanta ben 44 siti dichiarati patrimonio dell’umanità. Nessuno di questi si trova nella nostra regione, tanti sarebbero i probabili canditati come per esempio :la Cattolica di Stilo,Santa Maria ,Roccelletta ,Squillace,Santa Severina,il borgo di Gerece, i vari piccoli borghi arroccati sulle colline( come tanto per fare un bel esempio Sellia)ecc.. ;per non parlare dei tanti posti naturalistici tra il Pollino,la Sila, l’Aspromonte .Questo sono solo alcuni dei beni culturali e ambientali che la terra Calabrese custodisce ma non valorizza .Avere un sito riconosciuto come patrimonio dell’umanità vuol significare un ritorno economico,turistico e d’immagine di primo piano ,ma per raggiungere il riconoscimento bisogna lavorare in sinergia tra i vari enti: Comune,Provincia,Regione,soprintendenze,università. Qui si capisce la difficoltà, la complessità di trovare un’intesa comune soprattutto nella nostra regione dove ci si divide per molte piccole cose pur di difendere il nostro orticello ;così i vari enti rimangono soli non lavorando in sinergia e i risultati in negativo si vedono. La Calabria rimane attivissima sul fronte delle proposte ,ma lasciata sola quando bisogna concretizzare per ottenere dei risultati. Nel 2009 la regione nomina P.Amarelli come consulente regionale sul patrimonio mondiale ;ebbene non si è mai vista in nessuna attività di promozione neppure quando il club UNESCO regionale organizzò a Reggio Calabria un meeting sulle varie attività da svolgere .Mentre la Calabria sta a guardare la vicina Sicilia oltre ad avere già 5 siti ,si appresta ad avere un sesto riconoscimento con l’area Palermo ,Monreale, Cefalù, un riconoscimento prestigioso frutto di un lavoro di squadra senza pennecchi e litigi interni inutili e dannosi. Quando si viene riconosciuti come sito di interesse mondiale “ patrimonio dell’umanità” si attivano un sacco di finanziamenti di recupero e di miglioramento oltre al notevole richiamo turistico. Nel mese di Febbraio una delegazione ha visitato i bronzi di Riace, i due guerrieri si trovano attualmente per restauro nella sede del consiglio regionale ,un’occasione importante per iniziare a far emergere i tanti tesori della nostra terra senza campanilismi sterili e dannosi che come abbiamo visto non portano da nessuna parte.
Un pò azzardato inserire Sellia nella lista dei siti patrimonio dell'umanità quando in Calabria siamo ancora a Zero
RispondiEliminaIo ero convintto che almeno un sito rientrava nella prestigiosa classifica
RispondiEliminaLa Cattedrale di Stilo visitata più volte, è veramente unica nel suo genere, mi meraviglio come non sia entrata nelle aree sotto tutela dell'UNESCO
RispondiEliminaComu si dicja simu calabrisi ...simu tostuni ...ma puru nu pocu c..
RispondiEliminaCi manca la mentalità di lavorare uniti per raggiungere obiettivi prestigiosi.Mentre sappiamo bene che i nostri politici non guardano oltre il loro orticello.
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