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mercoledì 5 maggio 2010

I CORNICCHI

La coltivazione delle fave e' tipica delle regioni del centro e del sud,infatti in ogni piccolo o grande orto non possono mancare alcune file di fave. Le fave appartengono alla famiglia delle leguminose, ne esistono numerose varieta'; la piu' nota e' la vicia faba maior, una pianta da orto annuale con baccelli grossi e lunghi e con semi grandi e appiattiti. Ricche di proteine, fibre, vitamine (A, B, C, K, E, PP) e sali minerali importanti per la loro azione di drenaggio dell'apparato urinario, le fave sono indicate nell'alimentazione dei soggetti con infezioni all'apparato urinario, nelle calcolosi renali e nelle disurie, proprio per la grande quantita' di potassio che contengono il quale riesce ad alcalinizzare l'organismo. Altrettanto utili in caso di stitichezza per la buona percentuale di fibre. Se consumate fresche apportano una buona quantita' di zolfo, magnesio, zinco, rame e sono un ottimo energizzante in caso di affaticamento fisico e mentale. Tra i legumi risultano essere le meno caloriche, alla condizione pero' che siano consumate fresche, quando il loro apporto calorico, per 100 grammi, e' di 37 calorie. Per la stessa quantita' di fave secche, infatti, l'apporto calorico sale pericolosamente a 342 calorie!
Quando si acquistano bisogna accertarsi che il baccello sia turgido di colore brillante e senza macchie e screpolature. Possono essere consumate crude o cotte, si possono essiccare o congelare. Prima di metterle nel freezer pero' conviene sbollentarle per tre minuti circa e lasciarle raffreddare. Anche la cosmesi naturale delle nostre nonne attinge piccoli segreti da questo legume. Mischiando la farina di fave con il latte tiepido si ottiene una morbida crema che, spalmata sul viso, elimina le antiestetiche macchie che si formano dopo l'esposizione al sole. E la lanuggine che riveste la parte interna del baccello delle fave verdi sfregata sul viso ne ravviva il colorito.Le fave dalle nostre parti iniziano ad ingrossare ma prima bisogna raccogliere i bacelli ancora teneri per preparare una squisita pietanza tipica del nostro territorio Selliese "i cornicchi" piatto povero ,semplice da preparare.Vediamo come si preparano.

                                                              I CORNICCHI
Le fave in questo periodo dalle nostre parti iniziano ad ingrossare, ma prima bisogna raccogliere i bacelli ancora teneri per preparare una squisita pietanza tipica del nostro territorio Selliese "i cornicchi" piatto povero ,semplice da preparare.Ecco la ricetta inviataci da LUX (Nostra collaboratrice)
Si raccolgono i bacelli ben teneri ,(piccoli senza fave all'interno) ,si lavano per benino si  tagliuzzano un pò e si metteno in un contenitore con poca acqua sul fuoco per sbollentarli per pochi minuti ,si scolano per bene si mettono in una padella con abbondante olio extra vergine Selliese (a piacere si aggiunge qualche spicchio d'aglio ) si mettono a soffrigere mentre si girano cospargere i bacelli con farina mescolando il tutto,una volta sul piatto si può aggiungere una spolverata di formaggio pecorino. Servire ben caldi .Buon apetito.

7 commenti:

  1. Un piatto semplice ma buonisimo,complimenti ad averlo riproposto

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  2. Veramente squisiti io li preferiscono con all'interno le fave piccole piccole.Ciao Sellia buonagiornata a tutti.

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  3. Mia nonna era bravissima a preparare i cornicchi li surgelava per quando scendevamo noi da Milano.
    Ciao a tutti ci vediamo quest'estate. Salvatore

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  4. Veramente bravi per il recupero storico culturale della nostra gloriosa comunità,anche per la riscoperta di antichi sapori culinari

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  5. Brava a LUX PER LA COLLABORAZIONE CON IL BLOG INVIANDO ORIGINALI RICETTE LOCALI. MARIA

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  6. propio ieri mi sono fatto na bella manciata e cornicchi.... io ci aggiungo nu pocu e vosciularo giusto per mantenermi leggero..Totò

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  7. fhave ccu lla corchia ......ottimo piatto conosciuto al sud

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