giovedì 3 giugno 2010

LA STORIA DURANTE I SECOLI DEL DIALETTO CALABRESE ( 3 )

Avevamo accennato alle scorrerie dei saraceni sulla nostra regione i quali durarono per diversi secoli addentrandosi sempre di più nei paesi sulle colline .Ma gli arabi non portarono solo guerre e distruzioni essi furono abili mercanti portando anche molti usi e costumi della loro terra .Agli arabi inoltre piaceva molto il clima della nostra regione infatti molti si stabilirono nelle varie città infatti sono molti i cognomi in uso nella provincia di Catanzaro d’origine araba.
Intanto mentre nel resto d’Italia decade il feudalesimo nell’Italia meridionale si consolida la monarchia normanna che riesce a unificare la regione che era divisa tra Bizantini,Longobardi,Musulmani.
In Calabria dal 1059 inizia la dominazione Normanna .Roberto di Guiscardo viene investito duca di Calabria e di Puglia finendo nel 1186 quando Costanza d’Altavilla ,ultima erede del regno normanno di napoli si sposa con Enrico VI di Svezia.I normanni erano per natura fieri e bellicosi ,ma non avevano l’avarizia e la mollezza dei bizantini, né la ferocia dei saraceni. Roberto il Guiscardo proveniente dal nord si spinge nella media Calabria e conquista senza sforzo Squillace,Nicastro,Vibo,Mileto ed altri importanti centri; mentre Catanzaro che era rimasta fedele a Bisanzio riesce a sconfiggerla solo dopo una lunga e aspra battaglia .Roberto concede al fratello Ruggero la città di Mileto mentre fortifica le altre per difenderle dai continui attacchi dei Saraceni,in questo periodo viene eretto l’imponente castello di Catanzaro.Sotto i successori di Roberto in Calabria fiorisce l’industria della seta che ebbe in Catanzaro il suo principale centro produttivo dove affluirono,molti mercanti ebrei che si sostituirono ai nostri non pratici commercianti. I damaschi Catanzaresi , sfarzosi ed eleganti ,vennero esportati per lungo tempo sia in Italia che all’estero a testimoniare l’esistenza di un arte ,nata da un popolo laborioso e pacifico,che avrebbe potuto durare ancore se gli eventi e il disinteresse degli uomini non l’avessero incoscientemente distrutta .
Il periodo normanno per le sue opere feconde di pace di lavoro , lasciò nei Calabresi un ricordo gradito e riconoscente ,e la memoria dei suoi capi era venerata da tutte le popolazioni. Oggi a testimonianza della loro permanenza tra di noi restano i comuni di Arena,Serra San Bruno,San Vito e Torre Ruggiero.Quale era la lingua della media Calabria sotto la dominazione normanna?

5 commenti:

  1. Siamo giunti al terzo capitolo della storia del dialetto Calabrese durante i secoli. I Saraceni non portarono solo paura,terrore,distruzione con le loro invasioni ma anche usi e costumi della propria terra. Anche Sellia non fu risparmiata dai Saraceni anche se Grazie al nostro amato protettore San Nicola l'invasione fu solo parziale è sopratutto non c'è ne furono altre:leggete nella sezione racconti l'episodio dell'anello di San Nicola dove si narra in modo dettagliato questo particolare episodio.

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  2. Non per niente siamo conosciuti anche come saracini da Sellia

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  3. Il nostro dialetto mi piace assai.Aspetto i nuovi vocaboli del dialetto Selliese. Maria

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  4. Zagor, ci stai facendo diventare dei veri acculturati. Ciao G.F.

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  5. In modo molto fluido leggo con molto interesse i vari post, anche quelli più seri come questo complimenti.Giovanna

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