Non avendo notizie certe sulla nascita di Albi si presume che il primo nucleo abitato sia sorto intorno all'anno 1000 in quello che chiamasi il rione Dardanise. I primi abitanti pare che provenissero dalle zone costiere dello Ionio, risalendo il letto dell’Alli in cerca di un posto tranquillo dalle incursioni piratesche e lontane da contrade spesso teatro di guerra. Il nome Dardanise secondo un’antica leggenda deriva da quello dei capi di un gruppo di persone che si presume provenissero dalla Grecia. Mentre è frutto di un a leggenda il fatto che esso sia nato intorno al 1000 è anche avvalorato dai documenti che citano Roberto il Guiscardo, dominatore normanno che conquistò la cittadina di Taverna, fiorente città dell’epoca, e la conquistò dandola al nipote Baiolardo. Essendo la città di Taverna divisa dai dissidi fra i cittadini preminenti, il Baiolardo per troncare questi, fondò altri vicini villaggi trasferendo quelle famiglie che anziché contribuire a sedare la discordia, tenevano desti gli odi di parte. Per tale motivo nel 1064 uscirono dodici famiglie che fondarono i paesi vicini tra cui quello di Albi che visse le vicissitudini della cittadina di Taverna fino al 1529, quando diventò autonomo.Il biancore delle pietre. Il nome del paese deriva dalla bianchezza delle pietre che abbondavano attorno all’abitato. Sorto probabilmente ai primi del XVI secolo ad opera dei domenicani di Taverna, attratti dalla salubrità del luogo in cui già esisteva una grande fabbrica chiamata comunemente Castello. Nell’ordinamento territoriale disposto dal Gen. Championnet nel 1799 veniva incluso nel Cantone di Catanzaro, mentre per quello disposto dai francesi nel 1806 veniva sottoposto al cosiddetto Governo di Taverna.
La “Trasuta”: sopravvivenza dei “Lupercari”, antichi riti romani. In onore di San Nicola da Tolentino, patrono del paese, il 21 marzo ed il 10 settembre si svolgono solenni festeggiamenti durante i quali, fra l'altro, si benedicono piccoli pani azzimi, poi distribuiti a tutti i fedeli perché li conservino come portentosi antidoti contro malattie gravi, uragani, terremoti e quant'altre calamità o disgrazie dovessero capitare. Ma la vera particolarità di tali festeggiamenti è la «trasuta» (l’entrata): quando il rituale processione arriva davanti all'ampio sagrato, letteralmente coperto dalle banconote offerte dai fedeli, i portatori della statua si dirigono con passi ritmati e veloci verso la chiesa, si fermano prima di varcarne la soglia, tornano indietro, ripartono di nuovo, si fermano..., il tutto per tre volte, in un andirivieni che, fra esplosioni irrefrenabili di tripudio, diventa vera e propria danza. A solo titolo di curiosità: secondo alcuni la «trasuta» — che è più o meno simile ad altre espressioni processionali di altri luoghi, fra cui, ad esempio, il «trasi ed iesci» (Entra ed esci) di Cosenza — sarebbe sopravvivenza dei Lupercali romani, feste in onore di Luperco, dio delle greggi, durante le quali i sacerdoti salivano e scendevano lungo la Via Sera, celebrando con tale andirivieni il Diluvio Universale, quando gli uomini entrarono ed uscirono dall'arca, salirono e scesero dai monti.
Il brigante Pietro Corea (Curia). Nel paese si ricordano le gesta del brigante Pietro Corea (ieri Curia) che, chiuso negli impenetrabili recessi della Sila con una comitiva di fuorilegge, s'era fatta una fama sinistra di brigante inafferrabile e temerario; il ricordo dei suoi audaci colpi di mano si tramanda ancora tra i vecchi albesi ed il suo nome sopravive tenace. Durante il periodo del Regno d'Italia, Pietro si rifiutò di svolgere il servizio militare e per sfuggire alle ricerche dai gendarmi costituì una banda, dando vita a scorrerie e saccheggi che divennero leggendari. Una notte del novembre 1861 quattro guardie di Taverna avevano arrestato, nei pressi di Albi, Francesco Curia, suo padre, per indurlo a consegnarsi, ma la cosa non sortì l’effetto sperato. Contro Pietro fu persino istruito un processo con l'accusa di aver ucciso un fattore. La cosa curiosa e particolare è che il processo fu fatto nonostante Pietro Curia fosse già morto.
Tanti particolari curiosi durante il viaggio alla scoperta della storia dei vari paesi della provincia. Dopo Sersale,Zagarise,Magisano ecco Albi sorta verso l'anno 1000 sotto il feudo di Taverna la quale conosceremo la sua origine,la sua storia nel prossimo post sui paesi della provincia.
RispondiEliminaEssendo un emigrante Iarbise che visita periodicamente questo sito mi fa piacere leggere notizie sul mio paese.
RispondiEliminaUn buon fine settimana a tutti dalla GERMANIA.
RispondiEliminaVedevo la locandina dei festeggiamenti della Madonna del Rosario sicuramente farò pervenire il mio contributo alle continue iniziative religiose per mantere vivi i ricordi con la tradizione. Domenico
RispondiEliminaPossibile che nessuno citi il fatto che di Albi è originaria la famiglia del celeberrimo (non solo per me) Chick Corea musicista di fama planetaria ?(nome completo Antonio Armando Corea).
RispondiEliminaL'Italia (tutta) ha dato i natali ad autentici fenomeni in tutte le discipline. Andiamone almeno orgogliosi. Ciao ! Nico.
Chick Corea in un servizio sul quotidiano della calabria dell'anno scorso
RispondiEliminala vera storia di pietro corea che diventa brigante fu per leggittima difesa contro un porco barone del tempo che violento' la sorella purtroppo ieri piu di oggi il potere dei piu' era anche sull'informazione quindi un uomo dignitoso diventava brigante
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