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lunedì 13 settembre 2010

Premessa al racconto "Portabella penninu"

La storia che vi racconterò tratta un argomento delicato "I lupipampini"certo dirà qualcuno, per chi ancora ci crede;siamo nel 2010 sappiamo benissimo che erano favolette popolari narrate al focolare durante le lunghe e gelide serate invernali la televisione doveva ancora arrivare,i libri erano merce rara e venivano letti da pochi e i bravi anziani viaggiavano con la fantasia incuotendo paura nei bambini ma ora neppure i bambini ci crederebbero più sapendo benissimo che scientificamente non possono esistere. Certo ognuno la può pensare come meglio crede fatto sta, che ciò che vi racconterò non è successo 100 anni fa ma più o meno circa ‘50 anni fa all'inizio degli anni ‘60.

Ecco come viene descritta in medicina questa forma di malattia: "Si chiama comunemente licantropia clinica quella patologia mentale che costringe chi ne soffre a voler assomigliare a un lupo nell'aspetto ma principalmente nel comportamento, negli stadi più gravi i malati desiderano cibarsi di carne cruda, a volte umana, e di sangue.Fa parte della branca delle teriantropie (di cui rappresenta certamente la variante più diffusa) ovvero una psicopatia che costringe chi ne soffre a credersi un animale di una specie in particolare o meno (sono numerosi infatti i casi in cui i teriantropi non sono coscienti di una specifica identità animale ma si credono semplicemente degli Animali-Umani.Vi sono numerosi esempi di assassini psicopatici che hanno dilaniato i corpi delle proprie vittime coi denti e ne hanno addirittura mangiato il cuore.Un malato famoso è il boss stragista di mafia Nitto Santapaola, talmente crudele nei suoi delitti da indurre i dirigenti delle indagini su di lui a pensare che la sua appartenenza a Cosa Nostra sia solo un pretesto per uccidere". Io l'ho visto "u lupipampinu" i miei amici l'hanno visto ed ancora oggi quando ci incontriamo sopratutto nel periodo estivo ci viene la pelle d'oca rievocando quell’episodio e guardando da lontano l'affascinante portabella che da circa 50 anni ne io ne i miei amici dell'epoca non abbiamo più percorso a piedi,ma neppure in compagnia. Il mio nome è Nicola (nome di fantasia) come del ..............resto tutti i nomi presenti nel racconto, che badate bene rimane l'unica fantasia inserita, il resto e vero, almeno per noi che lo abbiamo vissuto in prima persona, pensate che per molti anni dopo quella terribile esperienza evitavamo di parlarne anche tra di noi cercando inutilmente di cancellarla, eliminarla definitivamente dai nostri ricordi. Solo a distanza di parecchi anni, abbiamo deciso di raccontarla nella certezza che anche il più incredulo,il più razionale pensiero umano, dopo aver ascoltato, letto questo particolare episodio metterà in discussione alcune certezze che sino ad oggi, riteneva veri pilastri. Buona lettura.

Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte

4 commenti:

  1. Inizieremo domani con l'inserimento della prima parte di questo misterioso racconto "Portabella penninu che tratta una storia di di lupipampini successo realmente a Sellia negli anni 60. la narrazione sarà divisa in 5 capitoli che inseriremo durante il mese di Settembre. Buona lettura

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  2. Sicuramente sarà un bel racconto ciao a tutti Pepè

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  3. uhhhhhhhhhhhhhhhhuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

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  4. ncunu lupipampinu già comincia ma ulula alla luna.Io al sicuro leggerò il racconto di mattina

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