L'IMPORTANZA DI RICORDARE IL 25 APRILE. CLICCA SULLA FOTO

giovedì 13 gennaio 2011

In Calabria le nuove regole per l'esenzione del ticket sta causando Forti disagi per le forti disparità che colpiranno sopratutto le fasce più deboli

Sede del consiglio regionale calabrese

Le nuove regole per ottenere l'esenzione del ticket approvate dalla giunta Scopelliti sta causando forti malumori e tensioni ai vari sportelli autorizzati per il rilascio, da parte dei cittadini che si sentono ancora una volta presi in giro da questa sanità malata che fagocita miliardi; ma a pagare sono sempre le fasce più deboli come per esempio una famiglia  di  5  persone monoreddito con una busta paga di circa 1500 euro al mese dovranno sempre sperare di stare bene altrimenti saranno dolori. Mentre un pensionato vedovo con una pensione di circa 2500euro al mese non pagherà niente .per non pagare bisogna essere disoccupati oppure lavorare in nero, mentre i nostri consiglieri regionali si aumentano di continuo le proprie diarie bravi!
Il Pd in una nota mette sotto accusa il governo regionale per l'asserita «incapacità di gestione e di programmazione per quanto riguarda l'esenzione dai ticket sanitari che gravi disagi sta creando alle fasce più deboli, sia sul piano economico sia sul piano del servizio. Da più giorni - si afferma - le forze dell'ordine sono dovute intervenire per sedare tensioni in diversi uffici amministrativo-sanitari». Per il Pd il Governatore «scarica proprio sulle fasce più deboli odiosi balzelli e tributi al massimo della contribuzione» e ciò a fronte delle «ultime decisioni del Consiglio regionale che salvaguardano un certo "ceto" politico superando l'incompatibilità tra incarichi istituzionali con il risultato che i politici possono assommare incarichi e pretende dai cittadini  rigore e sacrifici».Nella sanità malata e "spiantata" anche nascere diventa un fattore di crisi. Il riordino dei punti nascita, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e recepito dalla sanità calabrese con decreto n. 26 del 16 novembre scorso del commissario-governatore Peppe Scopelliti, fa registrare resistenze in tutt'Italia là dove prevede la chiusura dei reparti di maternità che effettuano meno di 500 parti l'anno, suscitando la decisa presa di posizione della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), che ammonisce: «Si proceda senza deroghe».
E in Calabria nessuna deroga è prevista per evitare la chiusura per "rischio clinico" dei 5 punti nascita individuati dal Piano di rientro e allocati negli ospedali pubblici di Acri, San Giovanni in Fiore, Melito Porto Salvo, e nelle strutture private accreditate "Villa Michelino" di Lamezia Terme e "Casa di cura Cascini" di Belvedere Marittimo. Tuttavia disattivare queste strutture non è semplice e comporta un notevole sforzo organizzativo. Problemi ineludibili sono emersi dagli incontri che hanno avuto luogo martedì nella sede del Dipartimento Salute tra il dirigente del settore Piano di rientro Gianluigi Scaffidi e i commissari delle Asp e Aziende ospedaliere di Catanzaro, Reggio e Cosenza. Pertanto è stato stabilito di accordare ad alcuni commissari - segnatamente a quelli delle Asp di Cosenza e Catanzaro - un supplemento di tempo rispetto alla scadenza prevista (primo febbraio), per mettere a regime la nuova organizzazione. Che non può partire dall'oggi al domani dovendo le Asp ridistribuire nelle strutture limitrofe il carico dei parti dei punti nascita da disattivare.
Pertanto il decreto di revoca dell'accreditamento dei cinque reparti di maternità verrà emesso subito dal dipartimento Salute, ma la disattivazione scatterà «a far data» dal termine ritenuto necessario dai commissari per far partire il riordino senza rischi e senza traumi.
AcriIn particolare, a causa di difficoltà organizzative e logistiche il commissario dell'Asp di Cosenza ha chiesto un determinato periodo di tempo, che quantificherà a breve, per le incombenze connesse con la chiusura del punto nascita di Acri, che prevede il "dirottamento" dei parti all'ospedale di Cosenza: non è pronto, allo stato, il servizio dei trasporti protetti, previsto dalle linee guida nazionali, e vi sono anche problemi di organico. Pertanto il decreto di revoca dell'accreditamento scatterà a far data dal giorno concordato con il commissario. San Giovanni in FioreNon dovrebbe assolutamente slittare, invece, la disattivazione del reparto di maternità di San Giovanni in Fiore, anche perché da Cosenza si apprende che la commissione di accreditamento dell'Asp ha effettuato accertamenti rilevando una carenza di requisiti per l'accreditamento del punto nascita florense, e il commissario dell'Azienda sanitaria sta valutando il da farsi. belvedere marittimoAnche per la "Casa di cura Cascini" esistono problemi organizzativi: da Belvedere Marittimo le gestanti dovranno essere dirottate all'ospedale Cetraro, dove dai rilievi dei Nas è emerso che nella sala parto l'organico è insufficiente. Pertanto il commissario ha chiesto tempo per l'adeguamento e la messa a regime del nuovo assetto. lameziaAnche il commissario dell'Asp di Catanzaro ha prospettato la necessità di disporre di qualche mese in più per adeguare l'ospedale di Lamezia al carico dei parti finora sopportato da "Villa Michelino". Melito porto salvoNessun problema invece per la pronta disattivazione del punto nascita di Melito Porto Salvo grazie al protocollo d'intesa sottoscritto dall'Asp con l'Azienda ospedaliera di Reggio che assorbirà i parti finora gestiti dall'ospedale di Melito. Pertanto il commissario dell'Asp ha garantito la possibilità di mettere a regime il riordino nell'immediatezza. ticketAltro argomento "caldo" quello della nuova normativa sui ticket che ha scatenato il caos nonostante l'informativa diramata a suo tempo dalla Regione.

10 commenti:

  1. Complimenti al nostro? presidente scopelliti mi mangio le mani se ripenso che io ti ho dato il voto sei una vera delusione.
    Marco.

    RispondiElimina
  2. L'esempio dice una busta paga di 1500 euro. Io prendo 965,18 centesimi al mese, prima non pagavo ora devo pagare tutto anche per i miei tre figli di 22, 17, 14 anni. Siete una vergogna!

    RispondiElimina
  3. La sanità in Calabria non esiste chi si deve curare per cose serie va in altre regioni. Funzionari che prendono compensi da sceicchi,strutture che si tengono in piedi solo per un torna conto clientelare, ospedali da terzo mondo. L'unica cosa giusta era questo sistema dell'esenzione del ticket in base al modello isee Scopelliti da bravo riggitano a pensato bene di toglierlo.

    RispondiElimina
  4. Intatto risulta uno dei presidenti di regione più amati d'Italia

    RispondiElimina
  5. si criticava tanto loiero ma sono sicuro che scopelliti alla fine del suo mandato batterà il record in negativo come peggior presidente record attualmente detenuto da chiaravalloti.
    Giovanni.

    RispondiElimina
  6. Pagate.........pagate. Sino ad ora tutti essenti da adesso più rigore.

    RispondiElimina
  7. Una sola parola
    VERGOGNA!!!

    RispondiElimina
  8. O pago o mangio, perchè prendo 1010 euro al mese. Mi spiace Scopelliti ma certificherò falsamente che sono disoccupato e quando verrete a prendermi ne vedremo delle belle................Devo curare i miei figli..VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  9. Scopelliti una sola parola VERGoGNATI!!!!!!!!!!!!!!!!! come facciamo a caMpare se solo io lavoro 3 figli un moglie a carico 1200 euro di stipendio dovrò pagare tutto oppure certificare che sono disoccupato. MI FATE SCHIFO!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  10. MI VERGOGNO DI AVERTI VOTATO! con te speravamo in una calabria migliore e invece continuiamo ad avere solo delusioni, dai voi tutti che promettete ed invece a farne le spese sono tutte le persone che non sanno come arrivare alla fine del mese.
    caro presidente vorrei sapere se almeno una volta nella tua vita, ti sei ritrovato con il frigo vuoto e a non avere la possibilità di farti un controllo ospedaliero...SICURAMENTE NO!!!Grazie di questo ben servito, grazie a nome dei calabresi ingannati!!!

    RispondiElimina

SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico