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venerdì 11 febbraio 2011

Breve gita del ministro Tremonti sul treno che attraversa la Calabria Molti lo invitano a fare una gita anche sulla 106 oppure in treno sulla tratta Jonica , forse capirebbe in che situazione si trova la Calabria.

"Appena arrivato voglio dire una cosa: da Milano a Roma ci si impiega 3 ore; da Roma a Reggio molto di piu' e debbo dire che e' piu' complicato. Intanto abbiamo fatto un'esperienza". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, arrivato questa sera a Reggio a bordo del treno regionale 3675, partito da Lamezia Terme (Catanzaro) alle ore 17,10 e giunto a Reggio Calabriacentrale alle 18,50.
Tremonti in viaggio assieme a Bonanni e Angeletti
"Domani mattina abbiamo il pullmino" ha detto ancora riferendosi al viaggio di ritorno a Roma attraverso l'autostrada A/3. "I treni - ha aggiunto - ci sono. Dobbiamo solo migliorare le linee, perche' la cosa vera e' che da Milano a Roma si impiegano 3 ore, e da Roma a Reggio ci vuole molto di piu'". Tremonti, accompagnato dal segretario della Cisl Rafafele Bonanni e dal segretario dell'Uil Luigi Angeletti, e' stato accolto dal sindaco della citta' calabrese, Giuseppe Raffa, con il quale si e' intrattenuto brevemente a colloquio. 
Le regioni del Sud - e' la disanima del professore - non fanno sistema. Al Nord Piemonte e Lombardia si mettono assieme per fare le grandi opere, qui le cose si fanno nell'ottica di un ritorno elettorale''.
L'arrivo alla stazione di Reggio Calabria
Insomma, un gap che negli ultimi 15 anni e' cresciuto. Bonanni e Angeletti annuiscono e rincarano la dose: ''Da anni chiediamo un luogo di concertazione tra le regioni e il governo, ma alla fine prevalgono i localismi''. ''O le regioni si mettono assieme - e' il diktat di Tremonti - o e' opportuno per il Sud un nuovo centralismo, come ai tempi della Cassa del Mezzogiorno, che guarda un po', non e' stata la Lega a cancellare ma la classe dirigente del Meridione. Nessuno vuole il Paese diviso ma per l'Italia servono due ricette diverse''. Intanto la ricetta del ministro prevede piu' infrastrutture e piu' scuola, in attesa di quella Banca del Sud che dovrebbe risollevare il tessuto creditizio: ''Aspettiamo solo l'autorizzazione di Bankitalia''.''Auspico che il ministro Giulio Tremonti, il cui interesse verso la situazione dei trasporti nel Mezzogiorno sembra essersi improvvisamente manifestato, dopo la gita sul treno Freccia Rossa, dedichi una sua prossima missione ad una ricognizione sullo stato della ferrovia ionica, della strada statale 106 (la stessa arteria alla quale ha sottratto i fondi Fas) e della strada statale 18. Avrebbe modo di rendersi conto davvero dello stato di arretratezza del sistema viario calabrese, considerata anche la lentezza con cui si sta procedendo all'ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio''. Ad affermarlo e' Adriano Musi, senatore e commissario del Pd Calabria. ''Tremonti - spiega Musi - ne ricaverebbe la convizione che la sola ipotesi di introdurre un pedaggio sull'autostrada, se e quando sara' completata, e' un insulto per gli utenti in assenza di una viabilita' alternativa. Allo stesso tempo - continua Musi - immagino che il ritrovato interesse verso le regioni del Mezzogiorno induca il ministro, che ha inviato la Guardia di Finanza per vigilare sui conti della sanita', a mandare negli aeroporti e sui binari calabresi i voli ed i treni soppressi a discapito di quelle migliaia di pendolari che utilizzano quotidianamente quel che rimane dei servizi pubblici. E magari - conclude Musi - la noia del lungo viaggio potrebbe indurlo a riflettere sul danno subito dalle aree interne della regione a causa della revoca dei Fas, che ha privato le amministrazioni locali delle risorse occorrenti per il mantenimento della viabilita' secondaria''.

Ma il viaggio della 'strana comitiva' ha raccolto alla fine piu' critiche che elogi. A partire da quelle degli esclusi, come le sigle sindacali Cgil e Ugl. Per Susanna Camusso, leader della Cgil, il viaggio di Tremonti, Angeletti e Bonanni, ''fa molta tristezza'' mentre parla di ''mancanza di rispetto'', il leader dell'Ugl Giovanni Centrella. Per il Pd Tremonti e' come Agatha Christie sull'Orient Express, e anche il leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, non si spende in elogi limitandosi a dire di non essere stata invitata. Si schiera col ministro, invece, il premier Berlusconi che parla di iniziativa meritoria. Tremonti, che per primo aveva annunciato la crisi economica, aveva previsto anche questo: ''Che casino abbiamo fatto....'' esclama divertito verso i suoi compagni di viaggio vedendo le agenzie battere a raffica commenti al vetriolo. Il ministro non commenta neanche dopo aver incassato l'accusa di viaggio sovietico che viene dalla Cgil. Lungo il viaggio non sono mancati i siparietti. Il treno scelto e' un Intercity diretto a Siracusa. A bordo col ministro, per lo piu' studenti ed extracomunitari. Al momento di partire Tremonti riceve la telefonata di benvenuto a bordo dell'ad di Trenitalia, Mauro Moretti. ''Ho saputo che siete nostri clienti'', esordisce l'ad delle Ferrovie dello Stato. Ma il ministro lo gela: ''Bene? Mica tanto. Manca l'acqua in tutte e due i bagni della carrozza. Se ci fosse sarebbe meglio'', chiosa prima di passare il telefono a Bonanni. Ma finita la telefonata Tremonti esprime nel complesso un giudizio positivo: ''Temevo peggio. Tutto sommato e' un treno dignitoso''. Un iscritto alla Uil chiama Angeletti da Cesena:''Di' al ministro che non c'e' da scandalizzarsi''. Nei treni che vanno al Sud l'acqua non c'e mai''. Angeletti riferisce. Sul treno da Lamezia a Reggio copione invertito: il ministro trova l'acqua ma non il sapone per le mani. Benvenuti al Sud!.

2 commenti:

  1. ma non ci rendiamo conto come ci prendono in giro.

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  2. toglietemi una curiosità: ma per sapere in che condizioni da terzo mondo sono i servizi di trasporto in calabria, il ministro tremonti doveva farsi un viaggio sul treno?

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