Un’altra strana domenica si è consumata ieri davanti al “tempio” che tanto onore ha regalato a una regione intera negli anni passati e a una città che ancora oggi è conosciuta soprattutto per ciò che ha saputo esprimere a livello sportivo nel corso della sua storia.
Alle ore 14 il Blocco 1929 aveva dato appuntamento a quei tifosi che sperano un giorno si possa ritornare a parlare solo di pallone e che finalmente non ci si debba più vergognare di dire: "io tifo Catanzaro".
Alle ore 14,30 andava invece in scena, per pochi intimi e accreditati, la partitella della domenica, ovvero quell’atto vergognoso che si trascina sin da quando questa società è stata iscritta al campionato professionistico più scarso che la nostra memoria ricordi.
Una sciarpa al collo, una bandiera, un megafono e tanta voglia di urlare che l’Fc sarà anche morto, ma lo spirito di un intero popolo è ancora vivo. Questa è stata la “Giornata dell’Orgoglio Giallorosso”. Un momento di aggregazione testimoniato da 150 persone che hanno deciso di trascorrere un pomeriggio all’insegna di una nuova consapevolezza. Dell’esigenza di spostare l’attenzione sulla tifoseria. Della necessità di riappropriarsi della domenica intesa come “spazio vitale” di una comunità che vedeva in undici maglie giallorosse "una speranza schierata su un prato verde".
Dal fallimento della politica (per la cronaca uno striscione affisso dai New Eagles che metteva alla berlina i “politicanti” è stato prontamente rimosso dalla Digos) al disinteresse dell’imprenditoria che conta, passando per le divisioni tra tifosi. Tanti gli argomenti affrontati nel corso della manifestazione mentre nel “Ceravolo” andava in scena il derby contro la Vigor Lamezia, vinto forse anche per quelle urla che dall’esterno squarciavano il desolante vuoto dei seggiolini gialli e rossi del Tempio.
Di certo oggi, col Catanzaro spazzato via da un secondo fallimento tanto scandaloso quanto umiliante, non c’è alcun tipo di legame che il tifoso giallorosso possa sentire col mondo del calcio. Appare dunque fondamentale incontrarsi e sostenere una sorta di “assemblea permanente” per fare in modo che l’interesse del Catanzaro, e non di questo o quel personaggio, venga sempre al primo posto.
Fonte USCATANZARO NET
Fonte USCATANZARO NET
Mi si nvelena u figatu quannu leju si cosi
RispondiEliminaquesti 4 imprenditori sciancati di Catanzaro hanno fatto morire una società gloriosa canto dell'intera regione oggi ci dobbiamo nascondere
RispondiEliminaMassimo CZ
Un campionato più che mediocre con una discreta squadra sarammo stabilmente primo invece..........................siamo ultimi aspettando altre umilianti sconfitte e penalizzazioni
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