Botricello (C.A.P. 88070) appartiene alla provincia di Catanzaro e dista 35 chilometri da Catanzaro, capoluogo della omonima provincia. Conta circa 5000 abitanti (Botricellesi) e ha una
superficie di 15,2 chilometri quadrati per una densità abitativa di
301,71 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 19 metri sopra il
livello del mare.
si estende per quasi quattro chilometri lungo la
costa jonica, dal fiume Crocchio al torrente Arango. Una lunga sequenza
di case e negozi si erge ai bordi della strada statale 106. una strada
che rappresenta un importante nodo di comunicazione, in quanto collega
due grossi centri: Catanzaro e Crotone. La scelta di costruire ai bordi
di una strada molto trafficata ha sicuramente decretato lo sviluppo di
un paese che altrimenti sarebbe rimasto nell’ombra. Anche se sarebbe
opportuno evidenziare il fatto che lo svolgersi della vita del paese
prevalentemente ai lati di un grosso snodo stradale è cagione di
innumerevoli incidenti in cui hanno perso la vita moltissime persone.
Sarebbe auspicabile la realizzazione di un’ulteriore strada, che,
costruita a ridosso del paese, possa snellire il traffico sulla strada
statale 106, facendolo quindi confluire in una zona meno frequentata dai
passanti.
Botricello oggi è una moderna e vivace cittadina,
un importante centro agricolo e turistico in cui si ha una vasta
produzione di mais, grano, orzo, barbabietola, frutta, uva, olive,
pomodori, finocchi, foraggi, grazie alla produttività di terre fertile
da sempre possedute da grandi famiglie quali i Traversa, i Jannone, i De
Riso, i De Grazia e i Coluccio, proprietari di terreni siti in Marina
di Bruni. La famiglia Jannone era oriunda di Stalettì e, grazie alla sua
intraprendenza economica, divenne proprietaria di grandi appezzamenti,
alcuni dei quali pervenuti ad essi dai De Riso nella zona Fondaco.
Furono proprie queste famiglie a curare a proprie spese fino agli anni
’40 la sistemazione della Chiesa di Botricello Superiore. Stessa fortuna
conobbe la famiglia Traversa, la quale negli anni ’30 si rese
promotrice del progetto di costruzione della Chiesa delle Madonna di
Pompei, situata sul terreno offerto dai De Riso. La famiglia Traversa
oggi vanta tra i suoi membri l’Assessore Regionale al
Turismo Michele traversa, che grazie ad un’oculata politica divulgativa
ha restituito alla Calabria il posto privilegiato che da sempre le
compete. I De Riso e i De Grazia furono i primi grandi proprietari
terrieri, pionieri dell’agricoltura botricellese: famiglie di
antichissima origine, grande contributo hanno dato e continuano a
offrire per lo sviluppo del comprensorio botricellese. Notizie a
proposito dei De Grazia si hanno a partire dall’anno mille o giù di lì,
anche se vengono definiti famiglia nobiliare con un privilegio di
assenso regio del 6 giugno 1625, quando Giovanni Filippo venne in
possesso della terra di Monte Spinello. Nel 1741 dalla terra di Crucoli i
baroni si trasferirono nella città di Strangoli. Gli ultimi viventi
baroni Vincenzo e Giuseppe De Grazia, discendenti diretti dell’antica
famiglia, attualmente sono residenti a Propani e a Botricello dove
continuano a svolgere l’attività agricola.Tale attività non è la sola praticata nel paese;
infatti una buona parte dell’economia di Botricello si basa sulla
vendita di prodotti caseari quali. pecorino, ricotta, giuncata,
mozzarella, senza dimenticare che la peculiarità del paese risiede nella
produzione del pane di grano e dei dolci tradizionali, tra cui troviamo
“pittinchiuse”, taralli, frese, biscotti secchi e di mandorla.
Altrettanto rinomati sono i suoi bar per gelati e granite. Un centro che
possiede una notevole importanza, sia per la quantità di impiego che
esso offre che per il servizio reso alla società e rappresentato dalle
due Case Famiglia e dalla Casa protetta “S.Anna” dirette da Don Alfonso
Velonà. Si tratta di strutture residenziali adibite le prime due
all’accoglienza di minori disadattati, mentre nella terza vivono anziani
non autosufficienti e nella maggior parte dei casi privi di un reddito.
Sia le Case Famiglia che la Casa protetta sono state realizzate a
partire dalle esigenze dei loro ospiti, offrendo loro servizi e
assistenza altamente qualificati.
Nel 1922 l’On. La russa avanzò alla Camera la
proposta di separazione della frazione di Botricello dal comune di
Andali. La risposta da parte dell’Amministrazione di Andali non si fece
attendere, dal momento in cui considerò dal momento in cui considerò
questa proposta assolutamente inattuabile per una serie di motivi che
potremmo definire legali e amministrativi. Gli Amministratori del Comune
di Andali giustificarono la loro opposizione alla proposta di La russa,
considerando assurda una separazione tra Botricello e il Comune del
quale faceva parte. In primo luogo Botricello veniva considerata “una
proprietà esclusivamente privata” con carattere di latifondo appartenuta
prima ai De Riso e successivamente ai Jannone. Inoltre si attribuisce
il demerito a Larussa di non avere seguito la procedura burocratica
prima di proporre la separazione di Botricello da Andali. Per finire,
gli Amministratori dichiararono di non essere in possesso di quegli
elementi necessari perché la frazione di Botricello potesse costituirsi
in Comune, ossia: “Non esiste un territorio, una riunione di famiglie e
una rappresentanza elettiva in grado di curare gli interessi locali”.Come c’era da aspettarsi la proposta del Larussa, malgrado fosse stata esaminata, in un secondo tempo venne rigettata.
Bisognerà attendere più di trent’anni perché Botricello acquisti la sua autonomia.
Intanto la vita spirituale del paese era curata da
Francesco Parisi negli anni che vanno dal 1944 al 1948. dal 1948 al 1952
venne nominato parroco Don Giovanni Jannone, botricellese, che, morto
prematuramente nel 1952, fu provvisoriamente sostituito. Nel 1955
divenne parroco Don Giovanni Marello, che nel 1964 fu poi trasferito a
Santa Severina.
Il 2 gennaio del 1957 la storia del sito
Botricellese conobbe una svolta determinante: il riconoscimento del
Comune di Botricello.
Da questo momento in poi il Comune appena venuto
alla luce affrontò una serie di problemi relativi all’amministrazione e
alla gestione dei suoi affari.