venerdì 23 dicembre 2011

23 dicembre 1961 a 50 anni della tragedia della fiumarella dove morirono 71 persone

“Le Ferrovie della Calabria a 50 anni dalla tragedia della Fiumarella.
Storia di una tratta in un territorio a sviluppo mancato”. E’ questo il tema che i dirigenti scolastici di Gimigliano, Cicala, San Pietro Apostolo, Serrastretta, Panettieri, Carlopoli, Decollatura e Soveria Mannelli, hanno scelto per  ricordare  i 50 anni dalla sciagura della Fiumarella del 23 dicembre 1961, quando alle porte di Catanzaro un vagone dell’allora Ferrovie Calabro Lucane precipitò sotto il viadotto portandosi dietro un carico umano per lo più  composta da studenti, causando la morte di 71 di loro. I dirigenti scolastici hanno coinvolto nel loro progetto anche  le rispettive amministrazioni comunali con l’intento di aprire un  dibattito, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, sul ruolo che le Ferrovie dovrebbero avere per lo sviluppo di questa vasta area interna della Calabria.  Numerose le iniziative messe in cantiere per ricordare quella tragedia,  tra le quali, una Santa messa  in suffragio delle vittime che è stata celebrata al santuario mariano di Porto il 16 dicembre; una mostra fotografica e di articoli di giornali riferiti alla tragedia che sarà allestita all’istituto di istruzione superiore di Decollatura; la realizzazione da parte delle scuole di un video; l’edizione di un numero monotematico di un giornalino “La voce dei banchi”; un concerto di musica sacra dell’orchestra stabile dell’istituto comprensivo scolastico di Gimigliano che si terrà che si terrà nella chiesa di San Bernardo di Decollatura.Esattamente cinquant’anni fa si consumava a Catanzaro una delle tragedie più pesanti che abbiano mai colpito il nostro territorio: era infatti il 23 dicembre del 1961 quando dal trenino AT2/123 della Calabro-Lucana si staccò il rimorchio che andò a precipitare per una quarantina di metri sotto una ripida scarpata. Quel giorno a bordo vi erano 99 persone provenienti dall’Alto Catanzarese, molti dei quali studenti, diretti nel capoluogo per le festività natalizie. Si contarono 28 feriti, ma purtroppo nel bilancio di quell’incidente si ebbero 71 morti che colpirono profondamente soprattutto le comunità di Decollatura (che ebbe il tristissimo primato di 31 vite spezzate) e di Soveria Mannelli. Una sciagura così pesante al punto da rimanere violentemente impressa nella memoria dei catanzaresi ma che, molto probabilmente, è sconosciuta alle giovani generazioni.

Per questo motivo riteniamo corretta e degna del miglior civismo l’idea di chi, come l’associazione “Petrusinu ogni minestra”, già molto tempo fa proponeva che la città capoluogo di regione potesse adeguatamente commemorare l’anniversario che quest’anno giunge al mezzo secolo; non solo, ma che si potesse anche realizzare un monumento o anche semplicemente una stele per ricordare quelle 71 vittime.
Questo tristissimo anniversario ci offre l’opportunità di manifestare la profonda e commossa vicinanza del nostro movimento alle famiglie ed alle comunità dei vari paesi del Catanzarese coinvolti in quella tragedia ferroviaria, nella certezza che tanto l’amministrazione comunale quanto quella provinciale abbiamo pensato di mettere in campo qualche iniziativa al riguardo.