lunedì 2 gennaio 2012

Petardi durante la notte di capodanno un uomo a Catanzaro perde un occhio mentre i feriti in tutta la regione sono stati ventidue. La prima nata in provincia di Catanzaro nel 2012 si chiama Giovanna Maria tre minuti dopo la mezzanotte all'ospedale Pugliese di Catanzaro

E’ di 7 feriti, di cui tre gravi, il bilancio degli incidenti causati dai tradizionali botti di Capodanno.  A Catanzaro, un uomo ha subito un grave danno al bulbo oculare mentre a Lamezia Terme è stato necessario amputare la mano  a un uomo al quale un grosso petardo è scoppiato prima di poterlo lanciare. Come sempre, si raccomanda di non avvicinarsi al materiale residuale che si trova per strada: potrebbero esserci petardi inesplosi potenzialmente molto pericolosi.
 Sono ventidue le persone rimaste ferite in Calabria durante i festeggiamenti per il nuovo anno a causa dei botti e di proiettili vaganti. A Crotone un ragazzo di 10 anni si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale perché è rimasto lievemente ferito ad una gamba da un proiettile vagante sparato durante i festeggiamenti di capodanno.
Il maggior numero di feriti sono stati registrati in provincia di Reggio Calabria (9 feriti) e Catanzaro (8 feriti).


Si chiama Giovanna Maria, ed è la prima nata in città nell'anno che è appena iniziato. La bimba è stata messa alla luce tre minuti dopo la mezzanotte, che è nata prematura, e che pesa meno di due chilogrammi ed è figlia di Benny e Margherita (nella foto). Il primo, giovane della provincia di Catanzaro, la seconda originaria di un centro del Casertano entrambi residenti a Bologna per motivi di lavoro, a Soverato in occasione del Capodanno.
Ma le ore a cavallo tra il 2011 e il 2012 sono state ricche di nuove nascite al reparto di Neonatologia del Pugliese di Catanzaro. Più tardi un articolo più ampio.