domenica 15 aprile 2012

Storia del Miracoloso quadro di Gesù Misericordioso

LA STORIA
DELLE IMMAGINI DI GESÙ  MISERICORDIOSO
dipinte da Adolf Hyla a Cracovia – Lagiewniki (Polonia)
Nel 1943 – dieci anni dopo la realizzazione della prima immagine di Gesù Misericordioso a Vilnius (Lituania) e cinque anni dopo la morte di Suor Faustina a Cracovia (Polonia) – l’artista pittore Adolf Hy³a si presentò a Cracovia Lagiewniki. Parlò con le suore della Congregazione delle Suore della  Beata Vergine Maria della Misericordia svelando il suo desiderio di dipingere un quadro. Voleva fare un dono per la cappella della congregazione, offrendolo come ex-voto di ringraziamento a nome di tutta la sua famiglia salvata dalla guerra.
Le Suore gli proposero di dipingere un’immagine di Gesù Misericordioso. Come modello presentarono all’artista una riproduzione della prima immagine dipinta da Kazimirowski con la partecipazione di Suor Faustina. Allegarono anche la descrizione dell’immagine contenuta nel diario di Suor Faustina. L’artista eseguì quest’opera secondo la sua propria idea. Siccome le misure del quadro ricevuto in dono non andavano bene per l’altare della cappella delle Suore, Madre Irene Krzyzanowska ne ordinò un’altra. Questa immagine fu benedetta nel 1944 e collocata nella cappella della Congregazione a Cracovia, dove è venerata fino ad oggi.
L’effigie di Gesù Misericordioso era dipinta sullo sfondo di un prato e dei cespugli visibili in lontananza. Don Sopocko intervenne nel 1954 e lo sfondo dell’immagine fu dipinta con un colore scuro, e sotto i piedi del Signore Gesù fu dipinto un pavimento.
L’immagine offerta da Adolf Hyla come ex-voto fu collocata nella chiesa parrocchiale del Sacratissimo Cuore in Breslau (Wroclaw, Polonia). Questa chiesa collegato con la casa religiosa delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia (cfr. Note nel Diario di S. Faustina).



Finita la II Guerra Mondiale (1939-1945), la prima immagine di Gesù Misericordioso dipinta
da Eugeniusz Kazimirowski con la partecipazione di Suor Faustina a Vilnius, si trovò sul territorio dell’U.R.S.S., dove centinaia di migliaia di presone per decenni furono costrette a nascondere
la propria fede in Dio. Anche l’immagine doveva essere nascosta.
La diffusione di un’altra immagine in Polonia forse era provvidenziale. In tal modo “La Sacra Immagine” (come la chiamò Giovanni Paolo II durante la sua visita a Vilnius nel 1993) fu messa
in salvo. In quel tempo non esistevano altre possibilità reali di salvare l’immagine.
In più numerose conservazioni e interventi eseguiti durante questo tempo hanno contribuito
a peggiorare l’aspetto dell’immagine. Lo strato di cera sovrapposto dal conservatore causò
il cambiamento dei colori originali, anche se – in grande misura – salvo l’immagine dall’azione dannosa dell’umidità. Tutte queste operazioni per molti anni nascondevano i valori artistici
di quest’opera.
Dopo la conservazione profonda eseguita nel 2003, l’immagine riacquistò i suoi valori e il suo messaggio divenne più leggibile. Una bellissima figura del Salvatore Misericordiosissimo che appare sullo sfondo di uno spazio scuro concentra l’attenzione delle persone che pregano verso
la luce dei raggi della misericordia che escono dal Cuore aperto sulla Croce.
Vidi che dall’Ostia uscivano due raggi, come sono nell’immagine,
che si unirono strettamente fra di loro, ma non si confusero...” (Diario, 344).
“I due raggi  (sul quadro)  rappresentano il Sangue e l’Acqua. Il raggio pallido rappresenta l’Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. Entrambi i raggi uscirono dall’intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia” (Diario, 299).



L’immagine dipinta in presenza di Santa Faustina (Eugeniusz Kazimirowski,
Vilnius 1934)
 

L’immagine dipinta dopo la morte di Santa Faustina (Adolf Hyla, Cracovia 1994)

L’immagine dipinta da Adolf Hyla senz’altro contribuì in una grande misura alla difusione
del culto della Divina Misericordia. Lo confermano numerose grazie ricevute tramite questa immagine. Tuttavia, la sua popolarità non fa diminuire il valore della prima immagine,
dipinto a Vilnius – esattamente  secondo il modello trasmesso da Signore Gesù stesso.
Attualmente questa immagine è degnamente esposta nell’altare principale del Santuario
della Divina Misericordia a Vilnius, venerata  pubblicamente grazie allapreghiera incessante
delle Suore e dei pellegrini che affluiscono sempre più numerosi.


“Il Mio sguardo da quest’immagine è tale e quale al Mio squardo dalla croce” (Diario, 326).
„Oggi ho visto la gloria di Dio che si propaga da questa immagine. Molte anime ricevono grazie, benché non ne parlino ad alta voce. Sebbene le sue vicissitudini siano di vario genere, Iddio ottiene gloria per suo mezzo e gli sforzi di satana e degli uomini malvagi s’infrangeranno e verranno annientati. Nonostante la rabbia di satana, la divina Misericordia trionferà sul mondo intero ed avrà il culto di tutte le anime” (Diario, 1789).


La prima immagine di Gesù Misericordioso fu collcata, nel 1987, nella chiesa dello Spirito Santo
a Vilnius (Lituania) e non suscitava nessun interesse particolare dei pellegrini né delle autorità ecclesiastiche. La mancanza di codnizioni adatte per l’esposizione dell’immagine provocò
il deperimento progressivo e dei cambiamenti della sua materia. Soltanto a partire da luglio
del 2001, con il permesso di don Miroslaw Grabowski, parroco della chiesa Spirito Santo,
la Congregazione delle Suore di Gesù Misericordioso poteva prendersi cura di questa immagine unica e preziosissima. La Congragazione delle Suore di Gesù Misericordioso, già da alcuni decenni cerca di diffondere la prima immagine di Gesù Misericordioso, quella che nasceva in atmosfera di miracolo divino – con la preghiera e la sofferenza di Santa Faustina, in sua presenza e con la sua compartecipazione.
Grazie agli sforzi e alla generosità delle Suore in aprile del 2003 è stata eseguita la conservazione profonda dell’immagine, nella cappella della casa raligiosa delle Sorelle a Vilnius. Sono stati tolti tutti i ritocchi, aggiustati i danni, tolte le macchie comparse a causa dell’umidità e a causa dei tentativi malriusciti di toglierle con dei prodotti chimici. Il restauro ha restituito all’immagine
il suo aspetto iniziale.
tratto dal sito  http://www.festadelladivinamisericordia.com