L'Ufficio elettorale centrale, presieduto dal giudice del Tribunale
Domenico Commodaro, ha proclamato sindaco il candidato del centrodestra
Sergio Abramo. I verbali sono stati già trasmessi al Comune tramite
protocollo informatico, per poi essere trasmessi in prefettura. Il
presidente Commodaro, al termine dello scrutinio della sezione 85 ha
verbalizzato le anomalie riscontrate - due schede in più rispetto al
numero dei votanti, tre schede votate ma non vidimate e voti multipli
con uno stesso certificato - decidendo, poi, di procedere alla
proclamazione visto che il quorum richiesto per l'elezione al primo
turno, vale a dire il 50 per cento più uno dei voti validi al candidato
sindaco (che corrisponde a 28.673 voti) è stato superato di 130 voti.
Abramo, infatti, ha totalizzato 28.803 voti, contro i 24.329 voti del
candidato del centrosinistra, Salvatore Scalzo. Abramo potrebbe essere
convocato dal segretario comunale, Sergio Petramala, per la firma della
nomina già venerdì mattina.
L'inchiesta sulla presunta compravendita di voti che coinvolge un
consigliere eletto nelle fila del centrodestra sembra vicina a una
svolta. Questa mattina, negli uffici della Questura di Catanzaro, sono
stati convocati alcuni rappresentanti di lista per essere ascoltati, in
qualità di persone informate sui fatti, dagli investigatori della Digos.
Secondo quanto trapelato, gli inquirenti hanno voluto ascoltare i
racconti dei rappresentanti impegnati nei seggi di Siano e Santa Maria.
L'inchiesta, coordinata dal pm Gerardo Dominijanni, è stata aperta sulla
base di un'informativa della Digos del capoluogo. Gli agenti, infatti, a
urne ancora aperte hanno fermato, nei pressi del seggio del quartiere
Siano, il candidato della lista
"Per Catanzaro", Francesco Leone,
assieme a un suo sostenitore. Secondo quanto si è appreso i due
sarebbero stati trovati in possesso di materiale elettorale e di una
imprecisata somma di denaro.
Il procuratore capo Vincenzo Antonio
Lombardo ha deciso, sulla base degli elementi raccolti dalla polizia, di
procedere all'iscrizione nel registro degli indagati del candidato e
della persona che lo accompagnava. A caccia di riscontri gli inquirenti
stanno procedendo agli interrogatori dei rappresentanti di lista. Oltre
al seggio di Siano, le verifiche sono state estese al quartiere Santa
Maria dove già nelle precedenti elezioni un elettore aveva fotografato
la scheda all'interno della cabina elettorale.
Nessun commento:
Posta un commento
SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico