sabato 2 giugno 2012

Uno dei più importanti processi contro la ndrangheta del nord rischia la prescrizione perchè manca chi traduce dal dialetto Calabrese all'Italiano

Grossi problemi di interpretazione nel procedimento contro le cosche in Piemonte. E Minotauro perde colpi: restano da definire circa mille intercettazioni


Il rischio della prescrizione, secondo magistrati e legali, non c'è. Ma il problema dell'interpretazione si è posto in più di una circostanza. Già, perché la “traduzione” dal dialetto calabrese rallenta uno dei più importanti processi contro le cosche al Nord. Succede a Torino, e lo racconta l'edizione on line del quotidiano Torino Oggi. Nell'aula bunker si stanno svolgendo le udienze del procedimento sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Piemonte. Il guaio è che gli inquirenti del processo Minotauro stanno infatti incontrando diverse difficoltà per decifrare i messaggi della 'ndrangheta in dialetto calabrese: mancano le traduzioni di numerose intercettazioni telefoniche e ambientali - oltre mille - che formano l'impianto accusatorio. Il fatto è che si deve tradurre non dal dialetto calabrese, ma “dai dialetti”, che differiscono tra loro per via di infinite varianti e sfaccettature. E poi ci sono espressioni dello slang mafioso che sfuggono a ogni interpretazione, peggio di un linguaggio cifrato utilizzato tra boss e affiliati.

Così i tempi del processo si allungheranno: ci vorranno mesi per completare l'operazione di “traduzione”, anche se Procura e avvocati non sono preoccupati: «Tutto filerà liscio e il processo si concluderà prima della decorrenza dei termini che rischia di far tornare in libertà molti imputati», dicono dalle colonne virtuali di Torino Oggi.

2 commenti:

  1. una notizia veramente incredibile

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  2. sii vonnu cce vaiu eju sacciu parrara sullu u dialettu
    turicellu

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