«Abbiamo deciso di procedere con l'occupazione all'ingresso del Policlinico universitario e nello stesso momento abbiamo deciso di avviare una raccolta firme. Lanciamo il nostro ultimatum ai soci fondatori: vogliamo chiarezza sul futuro della Campanella. Il problema – aggiungono ancora i lavoratori che si sono riuniti nel Comitato di lotta in difesa del Polo oncologico – non è solo relativo al protocollo d'intesa che, anche dopo la firma, non risolverebbe completamente le criticità della Fondazione. È una vergogna che nessuno risponda».
E ancora: «Lanciamo un appello disperato a tutti i cittadini catanzaresi: la chiusura della Fondazione Campanella e – evidenziano dal Comitato - probabile chiusura dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, una situazione oramai degenerata e critica, per i cittadini, i malati, gli studenti e i docenti. I cittadini catanzaresi devono realmente prendere coscienza che l’attacco alla Fondazione Tommaso Campanella è un attacco all’Università Magna Graecia, ed
conseguenzialmente un attacco al capoluogo che subirebbe importanti conseguenze sotto l’aspetto economico». L'invito è ai cittadini che «invitiamo ad unirsi alla nostra protesta per salvare una fondamentale istituzione quale l’Università ed il suo centro oncologico e scongiurare quello che può essere un colpo letale per la vita culturale ed economica di Catanzaro, già ampiamente penalizzata».
fonte; Quotidiano della Calabria
Mi sarei aspettata di leggere qualche commento di sdegno verso i politici che stanno uccidendo l'unica cosa positiva che si era creata in calabria negli ultimi anni, invece niente! Questa la dice lunga sull'apatia del popolo calabrese catanzarese in particolare
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