Così
il capo brigante viene a conoscenza delle meraviglie che ci sono e pensa
- "Ora capisco perché quella donna vuole uccidere i ragazzi!
Altro che usurpare il trono! Sicuramente vuole per sé tutto e sono
sicuro che al momento che andrò a reclamare il resto pattuito, con
o senza prove, quella mi farà uccidere. Bisogna che mi fermi a pensare."
- Diede ordine di accamparsi per la notte, dicendo che l'attacco al mattino
era più sicuro. -Così poteva prendere tempo per cambiare
i suoi piani - Intanto che il brigante ragionava e pensava al da farsi,
Chiomadorata guarda l'anello e si accorge che cambia colore, chiama subito
i suoi fratelli e li avverte che c'è un pericolo in arrivo. Insieme
strofinano tre volte l'anello e dentro la pietra appare il viso della fata
che così parla - "Ragazzi, siete in pericolo ed anche se non posso
essere con voi di persona farò in modo di aiutarvi lo stesso." -
Detto questo si vede arrivare un corvo grande e nero che si posa sulla
spalla di Selenio e dice - "Ho il dono della parola per volere della
fata vostra nutrice e vi dico che dei briganti, fermi al fiume, sono stati
mandati dalla zia del re , gelosa, per uccidervi. Ho il compito di
stare sempre con voi ed essere vostro messaggero. Non posso fare altro!"
- " Fratelli " - dice Chiomadorata - " Dobbiamo contare sulle nostre
forze. Usiamo i nostri poteri e guardiamo di allontanare questo pericolo."
- Allora Selenio, fece spengere tutte le luci , spalancò gli
occhi che emanavano una luce capace di rischiarare per chilometri la notte,
più chiara e più potente di quella della luna piena e cominciò
a cercare. Vide la banda ferma al fiume e la riconobbe per tutte le armi
che avevano accanto. Descrive il posto ai fratelli e Marino dice - "Ora
é compito mio. Mentre io mi concentro, tu, Selenio, tieni gli occhi
su quella gente . Marino concentra i suoi poteri sulle acque
del cielo e del fiume dove sono i briganti e li comanda di crescere. Così,
inaspettatamente, i briganti sono sommersi da una pioggia torrenziale e
prima che possano rendersi conto di cosa succede il fiume cresce, straripa
e li travolge; senza risparmiare nessuno. Intanto alla reggia, miracolosamente
scampato ad un mare in tempesta, arriva il re di ritorno dalla guerra.
Ad aspettarlo c'é la zia che, sicura di aver sistemato i ragazzi,
ricorda al re che deve far giustiziare la moglie ingannatrice per dare
l'esempio. E poi pensare a prendere moglie un'altra volta. Perché
un regno non può restare senza eredi.
Il re la manda via dicendo che ci
penserà. Va a letto. Ma mentre sta per addormentarsi gli sembra
che un corvo entri nella stanza e svolazzando canticchi- "Una mamma piange
e prega per giustizia e tre figli aspettano notizia". La mattina
si alza con questo ritornello nella testa , va al balcone e vede, proprio
davanti, il palazzo delle meraviglie : tre volte più
bello della reggia. Subito chiama i dignitari e chiede spiegazioni. Questi
si mettono a raccontare delle grandi cose che si dicono su quel palazzo
e del fatto che nessuno conosca i proprietari che, si dice, abbiano poteri
fatati.
Il re ordina subito che vengano
portati al suo cospetto gli abitanti del palazzo e che tutta la corte sia
presente, non uno di meno. Intanto il corvo, che era stato mandato dalla
fata per informare il re e proteggere i ragazzi , li chiama e li avverte
che gli ambasciatori del re stavano arrivando per portarli a palazzo. Così
fu. Chiomadorata, Marino e Selenio arrivarono al palazzo con dietro di
loro un corvo che ripeteva "Una mamma piange e prega per giustizia e tre
figli aspettano notizia". Il re rimase di sasso nel riconoscere lo stornello
del corvo come quello che aveva sentito nella notte e nel vedere che i
ragazzi erano tale e quali a quelli che lui sognava quando, lontano,
pensava ai figli che avrebbe dovuto dargli Felicetta. Si girò allora
verso la zia come per chiedere spiegazioni e le vide diventare il viso
come la cenere e tutto il corpo percorso da un tremolio. Capì
che c'era qualcosa di poco chiaro. Ma fece finta di niente. Chiamò
i ragazzi e chiese loro se avessero qualcosa da chiedergli in dono come
regalo di buon vicinato e Selenio disse- "C'è una donna chiusa nel
buio della torre più alta del castello, ti chiediamo di riscattarla."
- Come fai a saperlo? - gli chiese il re - "Perché i miei occhi
vedono il buio." - "E come pensi di riscattarla?"- "Con l'oro dei capelli
di mia sorella."- E perchè io te la devo concedere? - "Perchè
mio fratello calmò la tempesta che ti sorprese in mare al tuo ritorno."
- "Chi mi dice che quello che dite é il vero?" - "Io, il corvo
che vedi . Venuto quì, per volere della fata che tutto sa, per smascherare
le malefatte di tua zia e renderti i tuoi figli e tua moglie.
La zia, a questo punto, si sentì
scoperta e cercò di scappare ma il re la fece fermare dalle
sue guardie e sotto le minacce raccontò tutta la verità.
Il re era pronto a tagliarle la testa ma non fece in tempo. La zia diventò
verde, gialla e di mille colori per la rabbia e schiattò.
Il re liberò subito Felicetta
chiedendo perdono a lei ed ai figli per aver creduto alle parole della
zia. La fece curare e rimettersi. Poi fece preparare una festa grandissima.
Vennero invitati tutti i sudditi ed i regnanti dei paesi vicini, perchè
tutti potessero vedere la sua fortuna di avere: un figlio che illuminava
il buio, uno che faceva danzare le acque delle fontane di tutti i giardini
ed una
bellissima figlia che era la sua ricchezza e quella di chi, un domani,
avrebbe avuto la fortuna di sposarla e soprattutto rendessero omaggio alla
sua sposa che, nonostante i torti subiti, era ancora bella
ed innamorata del suo re. Questo era scritto nell'invito.
Non c'era scritto che il cuore buono
del re e di sua moglie avevano fatto in modo che la figlia della zia gelosa
sposasse il più alto dignitario del regno, di cui era da sempre
innamorata di nascosto della madre, in modo che tutti potessero vivere
felici e contenti.
un bel racconto antico calabrese vorrei se possibile inviarne uno io molto bello che mi narravano durante l'infanzia magari se potete lo pubblicate
RispondiEliminaGiovanni M
Come al solito la mia buona domenica giunga a tutti voi ciaooo Sellia
RispondiEliminaMaria