"Sutta u mantu da Madonna" (seconda parte) Racconto inedito ambientato nell'antico borgo di Sellia
La piccola era più sorridente che mai, il suo visino da angelo fece commuovere il
prete che prendendola in braccio la strinse forte a se notò subito che non aveva
più la febbre, mentre i suoi occhi rossi contornati di un nero malaticcio erano
divenuti splendidi di una luce bella, nuova. Molti
senza pensarci due volte gridarono al miracolo, essendo certi che la piccola era guarita grazie alla intercessione
della Madonna. Dopo che il manto fu risistemato la processione ripartì, tutti
cantavano inni di lode verso la Madonna che vedevano nel fatto appena accaduto
come un qualcosa di inspiegabile, di Miracoloso.Un gesto d'amore della Madonna che voleva
ringraziare la forte tenacia della piccola bimba facendola guarire. La
processione fini verso le 23 non prima che l’Arciprete con il sorriso sulle
labbra volle che tutti i bambini, uno
alla volta si inserivano (letteralmente) sotto il manto
della Madonna, come un gesto di rifugio, di protezione, di integrità della loro
purezza, cercando soprattutto di preservarli dalle troppe, dalle tante morti che colpivano proprio i bambini ( infatti molto spesso “A campana
janca” ( la più piccola delle campane del campanile della chiesa ) annunciava con
il suo triste rintocco la morte di qualche bambino, morte il più delle volte
causata da malattie oggi ritenute banali come una semplice infezione, una
banale appendicite, ecc .. o come nel
caso della bambina la malaria; ora debellata ma all’epoca era una vera tragedia.
Questo particolare rito fu riproposto ogni anno l’ultimo giorno del mese di
maggio dove dopo la processione con la statua della Madonna sistemata ai piedi dell'altare principale, l’arciprete
avvolgeva ogni bambino sotto il manto della Madonna, benedicendolo affinché l’aiutasse
nel crescere forte non solo nel corpo ma anche nello spirito. La bambina guarì
del tutto conservando integro il ricordo
nel suo cuore di quel particolare episodio che cambiò la sua vita. Ricordo rimasto integro anche in molti anziani
che dopo molti ... decenni narravano questo particolare episodio commuovendosi, avendolo spesso vissuto in prima persona. Molti
di loro erano uno di quei tanti bambini in fila in quella serata ventosa dove il
manto della Madonna si depose su una di loro per guarirla miracolosamente, era la più fragile, la più malata, la
più bisognosa d’aiuto.
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso, con esplicito riferimento della fonte
una storia molto bella mi sono commossa
RispondiEliminaBELLISSIMA!!!!!!!
RispondiEliminaUn lavoro ben fatto di trascrizione dei vari avvenimenti sul nostro paesello che si è sempre contradistinto per la forte fede
RispondiEliminami piacciono molto questi racconti che leggo sempre con interesse sarebbe molto bello riproporli oppure poterli ritrovare sul sito in modo pù facile
RispondiEliminatotò
una degna fine per un racconto commovente e coinvolgente. Grazie. Rosanna Bergamo
RispondiEliminaRecupero storico delle nostre radici come popolo. Mi auguro che questo lavoro venga apprezzato ma soprattutto preservato a futura memoria.
RispondiEliminaComplimenti a selliaracconta per il bellissimo racconto
RispondiEliminasarebbe bello scriverli in dialetto!! a campana janca... è molto piu suggestivo e ci coinvolge ancora di più
RispondiEliminacomplimenti un bel racconto pur non essendo di sellia leggendolo sono stato trasportato emotivamente nell'epoca narrata
RispondiEliminacosco giuseppe