Nella seduta odierna del Consiglio Comunale sono stati trattati diversi punti all'o.d.g.
Prioritariamente si è discusso di bilancio di previsione 2015, ma è stato necessario approvare alcuni atti propedeutici.
Più nello specifico il consiglio comunale ha approvato il Piano economico-finanziario TARI e le relative rate di pagamento. Le aliquote TASI, IMU, Imposta pubblica sulle affissioni, TOSAP, Tariffe idriche, l'addizionale IRPEF. Si tratta di provvedimenti da adottare annualmente e l'Amministrazione ha avuto l'orientamento di mantenere invariate le tariffe rispetto all'anno scorso. Una scelta apprezzabile soprattutto in questi tempi di crisi in cui i contribuenti faticano ad arrivare alla fine del mese.
Tuttavia in consiglio abbiamo sottolineato come, a riguardo della TARI, sebbene si mantengano invariate le tariffe dobbiamo registrare che non c'è contenimento dei costi del servizio. Anche quest'anno in bilancio verranno iscritti 519.000€ a carico dei contribuenti: questo ci dimostra cheattualmente a Sersale, differenziata o meno, i rifiuti costano cari.
E senza una riduzione della TARI, il rischio di ingenerare nel cittadino la percezione di inutilità della differenziata è alto. Invece da sempre sosteniamo che l'avvio a riciclo del materiale differenziato potrebbe consentire al Comune di recuperare circa 100.000€ da utilizzare per calmierare la tariffa o potenziare il servizio. Allo stato attuale l'impegno dei cittadini che ha portato ad una percentuale di differenziata del 20% viene vanificato dal costo di conferimento in discarica dei singoli materiali: 90€/ton circa per l'umido, 70€ per la plastica e carta, 20€ per il vetro. Parliamo di costo e non di guadagno!
Il consiglio ha anche discusso le Tariffe Idriche e l'Approvazione della Carta dei Servizi Idrici. Con l'occasione abbiamo sottolineato i continui disagi legati agli stop dell'impianto di potabilizzazione dovuti ai frequenti temporali; abbiamo chiesto se l'Amministrazione Comunale abbia sollecitato SoRiCal ad interventi per ridurre i disagi, come la realizzazione di un invaso di riserva per sopperire alle carenze da blocco e maltempo. L'Amministrazione ha risposto che attualmente l'impianto è dotato di una vasca di sedimentazione che, sebbene non risolva il problema, quantomeno può aiutare nelle fasi di disservizio; tuttavia SoRiCal non ha ancora provveduto - da anni! - alla sua attivazione.
Inoltre, lungo il sentiero tracciato in questi anni dalle lotte popolari per la difesa dell'acqua come bene comuni abbiamo chiesto l'emendamento della carta: da un lato, ribadendo il diritto umano all'acqua; dall'altro, introducendo una rendicontazione annuale sullo stato delle acque e della rete da parte degli uffici. Tutto ciò per accrescere l'autocoscienza dei cittadini su un uso parsimonioso e intelligente della risorsa idrica.
Condividendo le finalità delle proposte dell'ufficio urbanistica, come minoranza abbiamo votato a favore del Regolamento per l'uso dei Parco giochi comunali, per la riduzione dei contributi di costruzione, per le sanzioni contro gli abusi edilizi, il Regolamento per il "baratto amministrativo".
Il Regolamento per l'uso dei Parco giochi comunali disciplina l'uso e il rispetto delle aree destinate ai bambini per accrescere il rispetto di spazi comuni di socializzazione e il senso civico.
Quello per la riduzione del contributo di costruzione riguarda gli immobili "dismessi o in via di dismissioni" per i quali è prevista una riduzione del 30% per gli interventi di ristrutturazione edilizia volti al recupero di immobili ubicati ad esempio nel centro storico.
Il Regolamento sul Baratto Amministrativo è stato introdotto recentemente dalla L 164/2014 e permette ad alcune fasce di contribuenti particolarmente svantaggiata di contribuire al pagamento delle tasse barattando l'importo con un monte ore di lavoro da destinarsi ad utilità pubblica.
Nello specifico viene istituito un fondo di 5000€ da utilizzare per coprire il supposto mancato pagamento delle tasse comunali da parte di cittadini particolarmente svantaggiati. Tali cittadini fanno richiesta all'ufficio tributi di usufruire di tale misura di compensazione dimostrando il possesso di alcuni indicatori tra i quali l'ISEE. A tali indicatori viene applicato un punteggio che da luogo ad un monte ore equivalente all'importo da pagare; il cittadino in questo modo "paga" il tributo barattando il proprio monte ore di lavoro con attività di pubblica utilità.
Infine il consiglio ha discusso gli atti inerenti il Bilancio di Previsione 2015. Sostanzialmente si tratta delle stesse voci e cifre del bilancio dello scorso esercizio finanziario, delle stesse tariffe, delle stesse opere pubbliche. Pertanto ci siamo chiesti come mai si giunga all'approvazione del bilancio oltre il termine fissato dal Ministero al 30 luglio.
Abbiamo osservato come già per l'Ipotesi di Bilancio Riequilibrato e per il Riaccertamento Straordinario dei Residui si sia proceduto ben oltre i tempi fissati dal TUEL. In entrambi i casi nessuna sanzione è intervenuta certificando come termini e scadenze valgano solo per i cittadini quando devono pagare le tasse, non certo per chi amministra!
Allo stesso modo anche questa violazione dei termini di legge verrà condonata dalla Prefettura o dal Ministero. Tuttavia a noi rimane una valutazione politica: abbiamo approvato il rendiconto a maggio e il riaccertamento dei residui a luglio, siamo oltre la metà dell'anno finanziario, eppure l'Amministrazione è in ritardo. Dovremmo supporre che il ritardo sia dovuto a importanti novità nel bilancio, invece costatiamo che è un pedissequo copia-incolla di quello dell'anno scorso.
A questo punto possiamo solo definire questo ritardo come assenza di programmazione della normale attività amministrativa.
A seguire si è discusso dell'ipotesi di Unione dei Comuni, un'ipotesi che ci vede cautamente favorevoli nel senso che è sicuramente obbiettivo - oltre che obbligo di legge - per i piccoli comuni aggregarsi per gestire comunemente alcuni servizi essenziali. Il Sindaco ha chiesto l'autorizzazione a procedere nel dialogo con altri amministratori per raggiungere uno studio di fattibilità della proposta. Prima ancora di stabilire chi ne faccia parte, dove debba essere la sede abbiamo sottolineato che bisogna stabilire cosa vogliamo gestire insieme agli altri: siamo disposti a cedere sovranità sul servizio rifiuti? vogliamo condividere i nostri tecnici e appalti? i nostri vigili, siamo in grado di coprire l'intero comprensorio? Tutte domande che.......
trovano risposte solo nella politica, e finora la politica di quella che fu la Comunità Montana è stata caratterizzata da una spiccata tendenza al mercatino delle scarse risorse piuttosto che dalla volontà di gestire e programmare servizi di ambito sovracomunale, per opportunismo e per campanilismo.
Infine al consiglio è stato chiesto di approvare una deroga al piano regolatore per autorizzare la costruzione di un impianto produttivo artigianale. Allo stesso modo che nelle altre occasioni e al di la dei privati coinvolti abbiamo ribadito di essere contrari alla deroga: innanzitutto perché ciò dimostra come il PSC sia di fatto obsoleto mentre è da 7 anni che attendiamo la proposta per un nuovo piano urbanistico; in secondo luogo perché la deroga è foriera di appetiti privatistici e, quando un'Amministrazione non riesce più a soddisfare le richieste di deroga, gli interessi privati diventano facile oggetto di amministrazione opportunistica o ad personam.
Quello che abbiamo spiegato anche in altre occasioni è che la deroga, sebbene assecondi interessi e aspettative legittime dei cittadini, si tramuta in un boomerang allorquando le regole - che servono per la coabitazione dei singoli interessi privati - si piegano, si modellano.
Pertanto prima di derogare riteniamo sia necessario arrivare all'approvazione di un nuovo Piano Strutturale Comunale.
riceviamo e pubblichiamo
Antonio Borelli
consigliere di minoranza del comune di Sersale CZ
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